[Redditolavoro] CONTRO OGNI SOLUZIONE BORGHESE DELLA CRISI POLITICA
Partito Comunista dei Lavoratori
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Wed Nov 9 13:56:16 CET 2011
CONTRO OGNI SOLUZIONE BORGHESE DELLA CRISI POLITICA
PER UNA MOBILITAZIONE INDIPENDENTE DEL MOVIMENTO OPERAIO CONTRO LA NUOVA
ANNUNCIATA MACELLERIA
PER IMPORRE UNA SOLUZIONE ANTICAPITALISTA DELLA CRISI SOCIALE
(9 Novembre 2011)
Un Presidente del Consiglio ormai privo di maggioranza parlamentare ottiene
dal Presidente della Repubblica il permesso non solo di andare avanti, ma
di gestire la nuova macelleria sociale commissionata dai banchieri europei.
Mentre le “opposizioni” parlamentari non solo assicurano preventivamente il
loro lasciapassare alla “legge di stabilità” e al suo ulteriore
appesantimento, ma si candidano a continuare l'opera in nuovo governo di
“unità nazionale” quale supremo garante delle banche, della Commissione
Europea, del FMI.
La verità è che si cerca di ridurre la fine annunciata di Berlusconi ad un
passaggio di testimone tra ceti dirigenti e comitati d'affari dei poteri
forti. In un clima di trasformismo maleodorante, compravendite
parlamentari, compromissioni istituzionali. In cui persino le regole
borghesi del parlamentarismo vengono sacrificate all'urgenza dei “mercati”
e della crisi, pur di continuare a colpire il lavoro, le pensioni, i
servizi sociali. Calpestando la stessa volontà del referendum di Giugno.
Non sappiamo se l'operazione in corso, sotto la regia di Napolitano, avrà
successo, o se sfocerà in elezioni anticipate. Ma certo è un'operazione
contro i lavoratori, i giovani, i movimenti di lotta di questi anni. Chi si
è mobilitato per cacciare Berlusconi, non l'ha fatto nel nome di Draghi, di
Monti, della BCE. Quella stessa parte di popolo di sinistra accorso ad
applaudire Bersani il 5 Novembre non lo ha fatto per ritrovarsi in un
governo d'emergenza con il PDL o suoi settori, né per inchinarsi ai
banchieri. Quale che sia lo sbocco della crisi politica, si conferma una
volta di più la natura liberale del PD quale carta di ricambio della
borghesia contro il movimento operaio e contro tutte le ragioni sociali
dell'opposizione.
Tanto più oggi, le sinistre politiche e sindacali non possono stare a
guardare. Né limitarsi a chiedere elezioni per cercare di essere imbarcate
dal PD in un nuovo vecchio centrosinistra ( confindustriale), come fanno in
forme diverse i gruppi dirigenti di SEL e FDS. O per essere recuperate
stabilmente al tavolo di concertazione con Confindustria, come fanno i
vertici della CGIL. E' ora di finirla con vecchie compromissioni senza
futuro. E' l'ora di una mobilitazione unitaria e radicale contro ogni
soluzione borghese della crisi politica, per affermare un punto di vista
indipendente del movimento operaio, per fermare la nuova macelleria in
gestazione, per trasformare la crisi del berlusconismo nella cacciata delle
classi dirigenti bancarottiere della seconda Repubblica, e di tutti i loro
partiti. Solo un governo dei lavoratori può liberare l'Italia dalla
dittatura del capitalismo e aprire davvero una pagina nuova per la giovane
generazione.
*PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
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*SEZ. PROV. DI BOLOGNA*
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