[Redditolavoro] PER LA RIVOLUZIONE IN TUNISIA

Partito Comunista dei Lavoratori pclavoratoribologna at gmail.com
Mon Jan 17 15:07:56 CET 2011


 Il Partito Comunista dei Lavoratori
al fianco dei lavoratori e giovani di Tunisia
e Algeria, per la vittoria rivoluzionaria della loro lotta.

(16 Gennaio 2011)

Riportiamo qui di seguito il comunicato emesso il 12 gennaio dal nostro
partito sugli avvenimenti in corso in Tunisia. Due giorni dopo il dittatore
Ben Alì era costretto dalla mobilitazione delle masse a fuggire
precipitosamente.
La rivoluzione tunisina ha conosciuto la sua prima vittoria. Ora è
necessario che non si arresti, continui fino allo smantellamento di tutte le
istituzioni della dittatura, alla convocazione di una vera assemblea
costituente. Ma è al contempo necessario che si sviluppino strutture di
potere operaio e popolare. La liberazione del popolo tunisino dalla fame e
dallo sfruttamento è infatti possibile solo con uno sviluppo senza
interruzione della rivoluzione, dagli obbiettivi democratici a quelli
sociali di liberazione dal capitale imperialistico e dal suo partner minore,
la borghesia tunisina, che la dittatura di Ben Alì rappresentava.
Una Tunisia realmente libera può essere solo una Tunisia rossa in cui il
potere sia nelle mani dei consigli (o comitati)di lavoratori, contadini e
masse povere delle città e delle campagne e di un governo espressione di
essi.
Il successo iniziale della rivoluzione in Tunisia conforta in ogni modo le
nostre prospettive rivoluzionarie e contrasta con il pessimismo del falso
“realismo” riformista. Pochi, o forse nessuno, avrebbe potuto pensare, anche
un solo mese fa,che l’apparentemente stabile dittatura tunisina sarebbe
crollata come un castello di carte sotto la pressione di una mobilitazione
rivoluzionaria di massa. La lezione che ne viene ha valenza internazionale.
Di fronte alle contraddizioni lancinanti del capitalismo ci possono essere
sconfitte e arretramenti, ma
anche improvvise esplosione rivoluzionarie. E’ a queste che si devono
preparare i marxisti e l’avanguardia di classe, senza facilonerie ottimiste,
ma in piena coscienza e… sapendo osare.

FG 15 gennaio 2011

Il Partito Comunista dei Lavoratori al fianco dei lavoratori e giovani di
Tunisia
e Algeria, per la vittoria rivoluzionaria della loro lotta.

I lavoratori e i giovani e l’insieme delle masse popolari di Tunisia e
Algeria sono oggi in lotta contro le drammatiche conseguenze della crisi
mondiale del sistema capitalistico nei loro paesi; conseguenze aggravate
dalla disastrosa politica dei loro governi corrotti e proimperialisti.
Il Partito Comunista dei Lavoratori saluta, sostiene e partecipa pienamente
alla eroica battaglia del proletariato e della gioventù del Magreb.
In Tunisia lo scontro ha ormai raggiunto il livello di una situazione
rivoluzionaria. Il criminale regime fantoccio del bonaparte sanguinario Ben
Alì è posto in questione.
Questo è evidenziato -oltre che dalla reazione stragista del regime- dalla
preoccupazione con cui seguono lo sviluppo degli avvenimenti le potenze
imperialistiche; in primo luogo l’imperialismo italiano di cui Ben Alì è
stato storicamente uno strumento, a partire dalla sua presa del potere nel
1987 con un colpo di stato, organizzato in diretto collegamento con i
servizi segreti italiani e l’allora Primo ministro Craxi, il famigerato
delinquente politico morto latitante in Tunisia per sfuggire alle condanne
emesse contro di lui dalla magistratura italiana.
I prossimi giorni possono essere quelli decisivi. La lotta va portata avanti
fino alla cacciata di Ben Alì. Ma l’unica soluzione per uscire dalla
situazione di fame e disastro economico è che il movimento di massa non si
limiti a ciò, dando il potere ad un qualche “governo democratico” o
“demo-islamico”, legato ancora all’imperialiasmo e alle forze reazionarie
del mondo arabo.
Quello che è necessario è che il movimento di massa si autoorganizzi in
comitati e consigli nei luoghi di lavoro, di studio e nei quartieri e che
sulla loro base nasca, con il rovesciamento rivoluzionario del regime, un
governo operaio e popolare, che rompa con l’imperialismo, espropri senza
indennizzi le sue proprietà e quelle della parassitaria borghesia tunisina
e, in congiunzione con gli sviluppi della lotta in Algeria contro il regime
di Butflika, inizi la transizione al socialismo.
Un tale sviluppo avrebbe rapide e importanti ripercussioni, non solo in
tutto il Nord Africa, ma nel mondo e in particolare nell’Europa meridionale.


Viva l’eroica lotta dei lavoratori e giovani di Tunisia e Algeria.
Abbattere il regime sanguinario del dittatore Ben Alì
Per una Assemblea Costituente Democratica
Processare e punire i boia e i corrotti del regime
Espropriare senza indennizzo le proprietà imperialiste e quelle della
borghesia tunisina
Per un governo operaio e popolare, basato sui consigli di lavoratori,
studenti e popolo
Per gli stati uniti socialisti del Magreb.

Partito Comunista dei Lavoratori (per la Quarta Internazionale)

http://www.pclavoratori.it

info a pclavoratori.it
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