[Redditolavoro] STRAGE DI VIAREGGIO: I CITTADINI INCONTRANO I MAGISTRATI

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Tue Jan 19 07:52:52 CET 2010


STRAGE DI VIAREGGIO: I CITTADINI INCONTRANO I MAGISTRATI


                                          ancora

IN MARCIA !

GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
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STRAGE DI VIAREGGIO: I CITTADINI INCONTRANO I MAGISTRATI



I CITTADINI DI VIAREGGIO E I FAMILIARI DELLE VITTIME HANNO
 INCONTRATO I MAGISTRATI CHE INDAGANO SULLA STRAGE

DOPO QUASI SETTE MESI SENZA ALCUN INDAGATO, LA PRESSIONE
 DELL'OPINIONE PUBBLICA HA INDOTTO I RESPONSABILI DELLE INDAGINI 
A "RISPONDERE" PUBBLICAMENTE DEL RITARDO CON CUI PROCEDE LA GIUSTIZIA

DAL RESOCONTO CHE SEGUE SI DEDUCE CHE LA SICUREZZA 
DEI TRASPORTI FERROVIARI DI MERCI PERICOLOSE E' "TERRA DI NESSUNO"

LEGGI E REGOLAMENTI FATTI APPOSTA PER CONSENTIRE AI RESPONSABILI
 DI NASCONDERSI DIETRO UNA CORTINA FUMOGENA FATTA DI BUROCRAZIA E CAVILLI

NORME CHE, DI FATTO, ANTEPONGONO ALLA SICUREZZA 
IL MITO DELLA LIBERA CIRCOLAZIONE DI MERCI E  IMPRESE 

 DOBBIAMO LAVORARE TUTTI AFFINCHE' IL SACRIFICIO DI 32 INNOCENTI, 
ANCHE ATTRAVERSO QUESTO PROCESSO, IMPONGA UNA MODIFICA DELLE 
REGOLE E IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA FERROVIARIA IN EUROPA


 Cicala e Deidda

Resoconto incontro con procuratore Generale di Firenze, Beniamino Deidda e il Procuratore di Lucca Aldo Cicala del 16 Gennaio 2010
a cura di Antonella Bertolucci, "Assemblea 29 giugno"

Apertura informale del Sindaco. 
 Interventi: 
  DEIDDA:  Il mio intervento non deve essere considerato un segno di disponibilità, ma un dovere. La magistratura deve rendere conto del suo operato all'opinione pubblica, secondo le regole della democrazia per le quali è necessario rendere pubblici i fatti. C'è un riserbo doveroso dei magistrati, ma è importante che questo non corrisponda  ad un rifiuto a rendere conto e dunque alla separazione dalla società.
La strage di Viareggio di così grandi dimensioni è un motivo importante per dover rendere conto all'opinione pubblica. Si tratta di un'indagine penale molto complessa,come poche altre. Nel corso dei mesi ci sono state sollecitazioni anche molto precoci (subito dopo un mese ), qualcuno ha anche affermato che c'era inerzia da parte dei magistrati e c'è stata sollecitazione a far presto. Questa era ed è un'esigenza dei familiari delle vittime per i quali ho molta comprensione, in quanto credo che abbiano ragione a chiedere giustizia. Sono ragioni riconosciute da tutte che mi spingono ,come procuratore, a dover rendere conto circa l'indagine. Questa è molto complessa per la difficoltà degli accertamenti. Diversi sono gli elementi che ne determinano la complessità:
1) Il tragico incidente chiama in causa una materia specialistica che segue la normativa per la sicurezza dei trasporti, che ha norme speciali che riguardano il particolare settore dei trasporti. Sono in pratica due specialità in una,cioè una specializzazione nella specializzazione. E' una materia tanto complessa che non esiste un magistrato che sia specializzato nel settore ,ossia nella sicurezza del trasporto.
2) L'esistenza di una normativa secondaria che contiene regolamenti, discipline etc. relative al settore del trasporto di merci, la quale normativa è così complessa che solo una mente perversa la può aver concepita. Manca completamente un ordine che rende dunque il compito molto complesso.
3) Le società costruttrici o possessori,così come gli organismi preposti al collaudo non sono tutti italiani e questo comporta lunghe indagini anche in altri paesi.
4) Difficoltà negli accertamenti tecnici: questo è l'elemento più complesso. Il quesito tecnico implica l'intervento di tecnici e periti.
Questi elementi diventano un muro per la questura di Lucca, il cui operato seguo personalmente passo, passo e posso dare l'assicurazione formale che il lavoro dei magistrati è stato tantissimo, eseguito, fino ad ora, con tenacia e dedizione e ci fa sperare che gli accertamenti non siano lontano dalla realtà. Lavorano con tecnici e periti di straordinaria bravura: si può ben dire che siamo di fronte ad una squadra su cui fare enorme affidamento. Ciò, comunque, non lenisce il dolore e l'ansia di giustizia. E' bene sapere i motivi per cui ci sono tempi lunghi, e non per cattiva volontà. Ci sono casi in cui tutto è più complesso, ma questo non è un buon motivo per scoraggiarsi.
 
CICALA: Ringrazio dell'invito del Sindaco. HO personalmente verificato l'entità della tragedia, la notte stessa. Ringrazio Deidda, esperto della materia. Abbiamo più che una squadra, un vero e proprio pull, costituito da soggetti che conoscono la materia. In Italia ci sono solo due tecnici che conoscono la materia e non è molto opportuno  e soprattutto troppo laborioso rivolgerci a tecnici stranieri. Vi assicuro che non è tralasciato nessun aspetto della grossa mole di leggi. Il fatto che ci siano o non ci siano indagati non ci deve indurre a temere che non ci sarà giustizia.
 
DIBATTITO
 
DANIELA ROMBI ( madre Manuela ) Vi ringrazio perché è bene vederci in faccia, essendo noi ignoranti in materia, persone normali, che viviamo la nostra vita. Dico tutti, perché parlo a nome di tutti. Eravamo cinque a Cisanello e i nostri congiunti sono morti tutti. Ho tante domande:
1) Che cosa significa essere iscritto nel registro degli indagati: “sto facendo le indagini, poi accerto la verità”. Quel treno era in casa di Ferrovie. Io ho la polizza assicurativa per casa mia e quando qualcuno si fa male lo pago e poi mi rifaccio su altri. Non ci vedo niente di male se qualcuno viene iscritto, se poi il cargo l'hanno affittato a noi non interessa, per noi la responsabilità è di Ferrovie, poi se avremo sbagliato chiederemo le scuse. Fa una chiara e diretta critica a Moretti. Siamo consapevoli della difficoltà e siamo contenti della vostra disponibilità, ma il nostro dolore resta ed è  ancora più grande perché ci rendiamo conto di picchiare contro un muro. Ribadisce ancora che Ferrovie avrebbero dovute essere iscritte nel registro dal giorno dopo.
2) Perché le Ferrovie hanno potuto ripristinare i binari dopo due giorni e ciò che è rimasto lì, magari importante per le indagini non è stato protetto, come la locomotiva che rimasta sotto la pioggia, senza nemmeno una pensilina come protezione ?
3) Se accettassimo il risarcimento di Ferrovie e Gatx saremmo costretti ad uscire dal processo civile ? Questo è un ricatto e la politica deve intervenire per evitarlo. Lo Stato deve tutelare i cittadini, per cui il Sindaco in primis deve rifarsi su Provincia e Regione e conseguentemente risalire allo Stato. Noi vorremmo tutto, ma non vogliamo cedere a ricatti. La politica deve aiutarci. Vogliamo vedere i responsabili in galera. La giustizia deve andare avanti. Ci dovete dire come fare (ribadisce con più forza ) per non dovere cedere a questo ricatto.
 
    DEIDDA: Quando sento un intervento come questo, qualunque risposta diventa banale e le argomentazioni giuridiche perdono di senso. Ma faccio questo mestiere e devo, se pur di malavoglia, dare delle risposte. Circa il problema delle responsabilità: è vero che la responsabilità è delle ferrovie, ma il responsabile è una persona fisica ed è colui che ha commesso il reato. Ho molta difficoltà emotiva a parlare in queste circostanze di diritto, purtroppo il fatto è che bisogna trovare la persona fisica che ha sbagliato. Per la causa civile ritenere responsabili le Ferrovie va bene, ma non per quella penale. Le Ferrovie sono scatole cinesi e spesso compaiono nomi falsi, i dipartimenti sono sbagliati, forse appositamente per stornare le indagini ? Non si deve iscrivere uno a caso, ma chi è veramente responsabile e capire tutte le cause del disastro. La giustizia non si fa con la genericità delle indicazioni. Bisogna iscrivere i veri responsabili. Non voglio entrare nelle scelte di indagine, di cui non è giusto parlare. Chiedete agli avvocati le spiegazioni tecniche. Circa l'ultimo punto relativo alle responsabilità civili e penali: sappiamo che il giudizio civile serve per il risarcimento e qualora lo si accetti siamo tagliati fuori dal giudizio penale. Chiaramente il tentativo sarà quello di eliminare dal penale la parte civile. L'unica possibilità è quella di non accettare il risarcimento, non ci sono scorciatoie. Se si pretende a pienissimo diritto di continuare la propria funzione non si deve accettare il risarcimento. 
 
BETTI (zio di Battistini): E' possibile che ci si stia scontrando con un muro di gomma (lo Stato), che ha i suoi interessi  in quanto le scatole cinesi sono fatte ad Hoc per sistemare alcuni amministratori.
 
MADRE di BATTISTINI: Sono d'accordo con la mamma di Manuela nell'individuare in Moretti un responsabile, proprio in lui che tanto si vanta di avere risanato le ferrovie. Dalle  testimonianze sappiamo che il treno aveva problemi già prima di arrivare alla stazione, ma alle stazioni non c'è più nessuno, perché hanno tagliato il personale. Moretti che incassa fior di soldi è il responsabile e deve pagare. Due mesi fa a Grosseto stava per succedere la stessa cosa che a Viareggio. Una domanda su parte penale e civile: “può solo un familiare su quattro non accettare il risarcimento e continuare con il procedimento penale ?”
 
DEIDDA: Abbiamo bisogno di sapere chi è il titolare non chi ha violato una norma. Non ho pregiudizi, ma bisogna capire a chi si deve attribuire la responsabilità della strage.
 
DAL PUBBLICO: Ci auguriamo che non sia l'ultimo operaio di una ditta.
 
DEIDDA: Bisogna conoscere la persona giusta che deve fare la galera, che rappresenta un atto di civiltà. Non è detto che chi viola la norma civile violi anche quella penale. 
  
BALDINI, AVIF: Questione deL sequestro  preventivo, che non stato fatto, al contrario delle abitazioni. Anche se è una domanda tecnica, è una cosa da capire bene, ce la spieghi, eventualmente ci sono gli avvocati che ci potranno delucidare. Anche se la risposta esigerà del tempo, ce la dia, siamo qui per questo. Eviti, la risposta che l'Italia non si poteva dividere in due bloccando dei binari, perché sappiamo che non è così.
 
DEIDDA: Non credo che sia corretto esaminare gli elementi del processo in sede non sua, non siamo a Porta a Porta, che disdegno. Non parlerò dei motivi tecnici.
 
CICALA: Sono stati individuati tutti gli elementi possibili e quello ritenuto importante è stato sequestrato. Ciò che è rimasto è stato elemento di scelta tecnica. Il sequestro della zona abitata è stato dettato da motivi di ordine pubblico (per evitare lo sciacallaggio).
 
MONTEMAGNI: Assume responsabilità dell'incontro, richiedendolo all'autorità pubblica. Comprensione per i procuratori compressi tra l'ansia di avere giustizia, delle famiglie delle vittime e le procedure giudiziarie. Il problema del ricatto circa i risarcimenti è un problema oggettivo e chiama tutta la politica a dare una risposta e a chiedere una legge per ovviare a questo (vedi Linate). La  procedura civile è un dovere morale. Ci auguriamo ci siano al più presto verità e giustizia. A Viareggio sentiamo nel tessuto civile questa strage, infatti ogni 29 del mese c'è un soprassalto di attenzione e tensione. Il 29 Dicembre addirittura è stato fatto un blocco simbolico di due treni. Ci auguriamo che si vada nella direzione di Deidda e Cicala, nel senso della verità.
  
FRANCESCONI, GIORNALISTA:  Ribadisce l'importanza di conoscere i tempi delle indagini. L'indomani della tragedia lei (Deidda) affermò: “Questa strage  ha dei colpevoli “. Li troviamo ?
 
DEIDDA: Sottolinea il fatto che i giornalisti erano assenti quando lui ha risposto ai suddetti quesiti. Emergono le incongruenze  dell'amministrazione  circa l'organizzazione dell'incontro. Deidda riprende: “Ho detto che questa strage era frutto della storia dell'uomo”.
 
Momento di tensione, i familiari si alzano per andarsene ritenendo la seduta scaduta in una conferenza stampa. Deidda li trattiene e ribadisce i concetti espressi sulle responsabilità e le difficoltà delle indagini.
 
DANIELA: Ringrazio Montemagni, perché per noi il problema è politico. Mi devo scusare per il modo in cui ho espresso le nostre ragioni. Dovete lavorare bene, noi confidiamo in voi, ora vi abbiamo visto. Abbiamo bisogno di voi e dei politici per non uccidere una seconda volta i nostri cari. Fa poi riferimento ad una lettera pubblicata sul Tirreno di una certa Antonella Brillante, che recita:” Torna il sorriso su tutti i treni “, riferendosi al Carnevale. E' una lettera che merita una risposta, perché è un insulto.
   
MOGLIE di FARNOCCHIA: Chiede se potrà dare a sua figlia una risposta sulla morte del padre, almeno quando avrà diciotto anni (oggi ne ha dieci).
 
DEIDDA: Non si possono fare pronostici, ma otto anni sono tempi infiniti. Non voglio pensare in questi termini. Qui c'è una urgenza a cui è stata data una priorità.
 
MAZZONI: Nel 2003, holetto che la Svizzera ha messo in sicurezza i suoi trasporti. I mezzi per fare questo evidentemente ci sono, basta spendere in sicurezza. E' vero che Moretti non si può accusare in generale, ma un amministratore che non fa nulla e pianifica che è più conveniente dare risarcimenti nel caso di una disgrazia piuttosto che mettere in sicurezza, non commette un reato anticostituzionale ? Un ministro dei trasporti che non sorveglia, un'Agenzia strapagata e un Amministratore Delegato che non adempiono al loro dovere, tutte queste persone non hanno commesso forti inadempienze in un Paese che tenta di avere un minimo di diritto ?
 
DEIDDA: Non voglio scendere nei dettagli delle indagini. Il tema: ”se c'erano i mezzi tecnici per mettere in sicurezza“, è uno dei punti all'indagine degli inquirenti. Occorre valutare al di là dell'impatto economico, se ciò che si può fare è un dovere farlo. E' vagliato l'obbligo giuridico e le responsabilità vanno accertate.
 
QUALCUNO DAL PUBBLICO: I dispositivi per la sicurezza sono messi sull'Alta Velocità.
 
CICALA: Esiste il reato di colpa generica e colpa specifica. L'articolo 2087 del codice civile prevede l'adozione di controlli per non arrecare danno alle persone. Tutto ciò che si deve verificare lo stiamo verificando.
 
Deidda ripete ancora i soliti concetti già più volte espressi ad alcuni giornalisti .
  
BALDINI: Chiede delucidazioni sul comunicato Ansa circa le prove irripetibili sull'assile.
 
CICALA: Gli elementi che ha citato sono essenziali per le indagini, ma le prove saranno fatte dopo che si conosceranno i nomi degli indagati.
 
GIORNALISTA ANSA FIRENZE:  Io ho dato la notizia, ma ho detto solo che ci sarebbe stato da fare un incidente probatorio su quell'assile, senza fare alcun riferimento alla tempistica.
  
ALTRA GIORNALISTA: Il ventaglio dei possibili indagati è ampio; alla luce dei fatti potete affermare di averlo ristretto ? Non sono richiesti nomi ma se è stata fatta una selezione. Avete idea se ci sarà effettivamente qualcuno che verrà indicato come colpevole, o le norme sono così ben scritte da evitare di poter trovare un  responsabile ?
 
DEIDDA: Le indagini servono a scremare e ogni passaggio stringe il cerchio. Oggi non siamo in grado di quantificare, ma siamo in grado di restringere il campo delle possibili ipotesi, altrimenti l'indagine sarebbe ferma, ma non è così.
 
CICALA: Aggiunge che l'ipotesi di reato si fa sulla base degli elementi di colpa.
 
ALTRI GIORNALISTI che ripropongono più o meno le  stesse domande. La giornalista del Corriere della Versilia chiede quale può essere l'influenza del processo breve su questa inchiesta.
 
CICALA: Per ora non si può dire niente. Forse il fatto che non ci siano ancora indagati potrà allungare un po' i tempi.
 
DEIDDA: I tempi dipendono da tutta una serie di questioni. Ci auguriamo che un processo come questo non vada in estinzione per questi motivi.
 
Ultimo problema sollevato è sempre quello dei risarcimenti  visto, però, nell'ottica di chi ne ha effettivamente bisogno, come potrebbero essere i figli di Elisabeth.
 
DEIDDA: A ciò non si può rispondere. 
 
DANIELA: E' il Sindaco che deve agire per spingere a fare una legge ad hoc. Questo è importante e bisogna evitare la divisione tra chi ha più possibilità e chi ne ha meno, i familiari devono restare tutti uniti. Il responsabile deve avere  tutti i diti puntati, tutti, è l'unica strada. Abbiamo un diritto e ce lo devono dare senza ricattarci.

Viareggio, 16 gernnaio 2010 
  





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