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<DIV>STRAGE DI VIAREGGIO: I CITTADINI INCONTRANO I MAGISTRATI<BR><BR></DIV><!-- -->
<P><SPAN style="COLOR: #009900"><SPAN
style="FONT-FAMILY: Arial"><EM><BIG><BIG><BIG><STRONG>
ancora</STRONG></BIG></BIG></BIG></EM></SPAN></SPAN></P>
<DIV><SPAN style="COLOR: #009900"><SMALL><SMALL><BIG><SPAN
style="FONT-FAMILY: Arial"><STRONG><BIG><BIG><BIG><BIG><EM>IN MARCIA
!</EM></BIG></BIG></BIG></BIG></STRONG></SPAN></BIG><BR></SMALL></SMALL></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN style="COLOR: #009900"><BIG><SPAN
style="FONT-FAMILY: Arial"><SMALL><STRONG><SMALL><SPAN
style="COLOR: #009900">GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO
SINDACALE, DAL
1908</SPAN><BR>-----------------------------------------------------------------<BR></SMALL></STRONG></SMALL></SPAN></BIG></SPAN><SPAN
style="COLOR: #009900"><BIG><SMALL><STRONG><SPAN
style="COLOR: #ff0000"><BIG><SMALL><SMALL><SPAN
style="COLOR: #000000"><BR></SPAN></SMALL></SMALL></BIG></SPAN></STRONG></SMALL></BIG></SPAN>
<DIV><SPAN style="COLOR: #009900"><BIG><SMALL><STRONG><SPAN
style="COLOR: #ff0000"><BIG><SMALL><SMALL><SPAN style="COLOR: #000000">STRAGE DI
VIAREGGIO: I CITTADINI INCONTRANO I
MAGISTRATI<BR><BR><BR></SPAN></SMALL></SMALL></BIG></SPAN></STRONG></SMALL></BIG></SPAN></DIV><SPAN
style="COLOR: #009900"><BIG><SPAN
style="FONT-FAMILY: Arial"><SMALL><STRONG><SPAN style="COLOR: #ff0000"><BIG>I
CITTADINI DI VIAREGGIO E I FAMILIARI DELLE VITTIME HANNO<BR> INCONTRATO I
MAGISTRATI CHE INDAGANO SULLA STRAGE<BR><BR>DOPO QUASI SETTE MESI SENZA ALCUN
INDAGATO, LA PRESSIONE<BR> DELL'OPINIONE PUBBLICA HA INDOTTO I RESPONSABILI
DELLE INDAGINI <BR>A "RISPONDERE" PUBBLICAMENTE DEL RITARDO CON CUI PROCEDE LA
GIUSTIZIA<BR><BR>DAL RESOCONTO CHE SEGUE SI DEDUCE CHE LA SICUREZZA <BR>DEI
TRASPORTI FERROVIARI DI MERCI PERICOLOSE E' "TERRA DI NESSUNO"<BR><BR>LEGGI E
REGOLAMENTI FATTI APPOSTA PER CONSENTIRE AI RESPONSABILI<BR> DI
</BIG></SPAN></STRONG></SMALL></SPAN></BIG></SPAN><SPAN
style="COLOR: #009900"><BIG><SPAN
style="FONT-FAMILY: Arial"><SMALL><STRONG><SPAN
style="COLOR: #ff0000"><BIG>NASCONDERSI DIETRO UNA CORTINA FUMOGENA FATTA DI
BUROCRAZIA E CAVILLI<BR><BR>NORME CHE, DI FATTO, ANTEPONGONO ALLA SICUREZZA
<BR>IL MITO DELLA LIBERA CIRCOLAZIONE DI MERCI E IMPRESE
<BR><BR> DOBBIAMO LAVORARE TUTTI AFFINCHE' IL SACRIFICIO DI 32 INNOCENTI,
<BR>ANCHE ATTRAVERSO </BIG></SPAN></STRONG></SMALL></SPAN></BIG></SPAN><SPAN
style="COLOR: #009900"><BIG><SPAN
style="FONT-FAMILY: Arial"><SMALL><STRONG><SPAN
style="COLOR: #ff0000"><BIG>QUESTO
PROCESSO, </BIG></SPAN></STRONG></SMALL></SPAN></BIG></SPAN><SPAN
style="COLOR: #009900"><BIG><SPAN
style="FONT-FAMILY: Arial"><SMALL><STRONG><SPAN
style="COLOR: #ff0000"><BIG>IMPONGA UNA MODIFICA DELLE <BR>REGOLE E IL
MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA FERROVIARIA IN
EUROPA<BR></BIG></SPAN></STRONG></SMALL></SPAN></BIG></SPAN><SPAN
style="COLOR: #009900"><BIG><SPAN
style="FONT-FAMILY: Arial"><SMALL><STRONG><SPAN
style="COLOR: #ff0000"><BIG><BR></BIG></SPAN></STRONG></SMALL></SPAN></BIG></SPAN><IMG
alt="" src="cid:part1.08050702.04030906@ancorainmarcia.it" width=201
height=150><BR><SMALL><STRONG> Cicala</STRONG></SMALL><SMALL><STRONG> e
Deidda<BR></STRONG></SMALL>
<DIV><BIG>Resoconto incontro con procuratore Generale di Firenze, Beniamino
Deidda e il Procuratore di Lucca Aldo Cicala del <STRONG>16 Gennaio
2010<BR></STRONG>a cura di Antonella Bertolucci, "Assemblea 29
giugno"<BR><BR>Apertura informale del Sindaco.
<BR> Interventi: <BR> <STRONG>DEIDDA:</STRONG> Il mio
intervento non deve essere considerato un segno di disponibilità, ma un dovere.
La magistratura deve rendere conto del suo operato all'opinione pubblica,
secondo le regole della democrazia per le quali è necessario rendere pubblici i
fatti. C'è un riserbo doveroso dei magistrati, ma è importante che questo non
corrisponda ad un rifiuto a rendere conto e dunque alla separazione dalla
società.<BR>La strage di Viareggio di così grandi dimensioni è un motivo
importante per dover rendere conto all'opinione pubblica. Si tratta di
un'indagine penale molto complessa,come poche altre. Nel corso dei mesi ci sono
state sollecitazioni anche molto precoci (subito dopo un mese ), qualcuno ha
anche affermato che c'era inerzia da parte dei magistrati e c'è stata
sollecitazione a far presto. Questa era ed è un'esigenza dei familiari delle
vittime per i quali ho molta comprensione, in quanto credo che abbiano ragione a
chiedere giustizia. Sono ragioni riconosciute da tutte che mi spingono ,come
procuratore, a dover rendere conto circa l'indagine. Questa è molto complessa
per la difficoltà degli accertamenti. Diversi sono gli elementi che ne
determinano la complessità:<BR>1) Il tragico incidente chiama in causa una
materia specialistica che segue la normativa per la sicurezza dei trasporti, che
ha norme speciali che riguardano il particolare settore dei trasporti. Sono in
pratica due specialità in una,cioè una specializzazione nella specializzazione.
E' una materia tanto complessa che non esiste un magistrato che sia
specializzato nel settore ,ossia nella sicurezza del trasporto.<BR>2)
L'esistenza di una normativa secondaria che contiene regolamenti, discipline
etc. relative al settore del trasporto di merci, la quale normativa è così
complessa che solo una mente perversa la può aver concepita. Manca completamente
un ordine che rende dunque il compito molto complesso.<BR>3) Le società
costruttrici o possessori,così come gli organismi preposti al collaudo non sono
tutti italiani e questo comporta lunghe indagini anche in altri paesi.<BR>4)
Difficoltà negli accertamenti tecnici: questo è l'elemento più complesso. Il
quesito tecnico implica l'intervento di tecnici e periti.<BR>Questi elementi
diventano un muro per la questura di Lucca, il cui operato seguo personalmente
passo, passo e posso dare l'assicurazione formale che il lavoro dei magistrati è
stato tantissimo, eseguito, fino ad ora, con tenacia e dedizione e ci fa sperare
che gli accertamenti non siano lontano dalla realtà. Lavorano con tecnici e
periti di straordinaria bravura: si può ben dire che siamo di fronte ad una
squadra su cui fare enorme affidamento. Ciò, comunque, non lenisce il dolore e
l'ansia di giustizia. E' bene sapere i motivi per cui ci sono tempi lunghi, e
non per cattiva volontà. Ci sono casi in cui tutto è più complesso, ma questo
non è un buon motivo per scoraggiarsi.<BR> <BR><STRONG>CICALA:</STRONG>
Ringrazio dell'invito del Sindaco. HO personalmente verificato l'entità della
tragedia, la notte stessa. Ringrazio Deidda, esperto della materia. Abbiamo più
che una squadra, un vero e proprio pull, costituito da soggetti che conoscono la
materia. In Italia ci sono solo due tecnici che conoscono la materia e non è
molto opportuno e soprattutto troppo laborioso rivolgerci a tecnici
stranieri. Vi assicuro che non è tralasciato nessun aspetto della grossa mole di
leggi. Il fatto che ci siano o non ci siano indagati non ci deve indurre a
temere che non ci sarà
giustizia.<BR> <BR><STRONG>DIBATTITO</STRONG><BR> <BR><STRONG>DANIELA
ROMBI </STRONG>( madre Manuela ) Vi ringrazio perché è bene vederci in faccia,
essendo noi ignoranti in materia, persone normali, che viviamo la nostra vita.
Dico tutti, perché parlo a nome di tutti. Eravamo cinque a Cisanello e i nostri
congiunti sono morti tutti. Ho tante domande:<BR>1) Che cosa significa essere
iscritto nel registro degli indagati: “sto facendo le indagini, poi accerto la
verità”. Quel treno era in casa di Ferrovie. Io ho la polizza assicurativa per
casa mia e quando qualcuno si fa male lo pago e poi mi rifaccio su altri. Non ci
vedo niente di male se qualcuno viene iscritto, se poi il cargo l'hanno
affittato a noi non interessa, per noi la responsabilità è di Ferrovie, poi se
avremo sbagliato chiederemo le scuse. Fa una chiara e diretta critica a Moretti.
Siamo consapevoli della difficoltà e siamo contenti della vostra disponibilità,
ma il nostro dolore resta ed è ancora più grande perché ci rendiamo conto
di picchiare contro un muro. Ribadisce ancora che Ferrovie avrebbero dovute
essere iscritte nel registro dal giorno dopo.<BR>2) Perché le Ferrovie hanno
potuto ripristinare i binari dopo due giorni e ciò che è rimasto lì, magari
importante per le indagini non è stato protetto, come la locomotiva che rimasta
sotto la pioggia, senza nemmeno una pensilina come protezione ?<BR>3) Se
accettassimo il risarcimento di Ferrovie e Gatx saremmo costretti ad uscire dal
processo civile ? Questo è un ricatto e la politica deve intervenire per
evitarlo. Lo Stato deve tutelare i cittadini, per cui il Sindaco in primis deve
rifarsi su Provincia e Regione e conseguentemente risalire allo Stato. Noi
vorremmo tutto, ma non vogliamo cedere a ricatti. La politica deve aiutarci.
Vogliamo vedere i responsabili in galera. La giustizia deve andare avanti. Ci
dovete dire come fare (ribadisce con più forza ) per non dovere cedere a questo
ricatto.<BR> <BR> <STRONG> DEIDDA:</STRONG> Quando sento
un intervento come questo, qualunque risposta diventa banale e le argomentazioni
giuridiche perdono di senso. Ma faccio questo mestiere e devo, se pur di
malavoglia, dare delle risposte. Circa il problema delle responsabilità: è vero
che la responsabilità è delle ferrovie, ma il responsabile è una persona fisica
ed è colui che ha commesso il reato. Ho molta difficoltà emotiva a parlare in
queste circostanze di diritto, purtroppo il fatto è che bisogna trovare la
persona fisica che ha sbagliato. Per la causa civile ritenere responsabili le
Ferrovie va bene, ma non per quella penale. Le Ferrovie sono scatole cinesi e
spesso compaiono nomi falsi, i dipartimenti sono sbagliati, forse appositamente
per stornare le indagini ? Non si deve iscrivere uno a caso, ma chi è veramente
responsabile e capire tutte le cause del disastro. La giustizia non si fa con la
genericità delle indicazioni. Bisogna iscrivere i veri responsabili. Non voglio
entrare nelle scelte di indagine, di cui non è giusto parlare. Chiedete agli
avvocati le spiegazioni tecniche. Circa l'ultimo punto relativo alle
responsabilità civili e penali: sappiamo che il giudizio civile serve per il
risarcimento e qualora lo si accetti siamo tagliati fuori dal giudizio penale.
Chiaramente il tentativo sarà quello di eliminare dal penale la parte civile.
L'unica possibilità è quella di non accettare il risarcimento, non ci sono
scorciatoie. Se si pretende a pienissimo diritto di continuare la propria
funzione non si deve accettare il risarcimento.
<BR> <BR><STRONG>BETTI</STRONG> (zio di Battistini): E' possibile che ci si
stia scontrando con un muro di gomma (lo Stato), che ha i suoi interessi
in quanto le scatole cinesi sono fatte ad Hoc per sistemare alcuni
amministratori.<BR> <BR><STRONG>MADRE di BATTISTINI</STRONG>: Sono
d'accordo con la mamma di Manuela nell'individuare in Moretti un responsabile,
proprio in lui che tanto si vanta di avere risanato le ferrovie. Dalle
testimonianze sappiamo che il treno aveva problemi già prima di arrivare alla
stazione, ma alle stazioni non c'è più nessuno, perché hanno tagliato il
personale. Moretti che incassa fior di soldi è il responsabile e deve pagare.
Due mesi fa a Grosseto stava per succedere la stessa cosa che a Viareggio. Una
domanda su parte penale e civile: “può solo un familiare su quattro non
accettare il risarcimento e continuare con il procedimento penale
?”<BR> <BR><STRONG>DEIDDA:</STRONG> Abbiamo bisogno di sapere chi è il
titolare non chi ha violato una norma. Non ho pregiudizi, ma bisogna capire a
chi si deve attribuire la responsabilità della strage.<BR> <BR><STRONG>DAL
PUBBLICO:</STRONG> Ci auguriamo che non sia l'ultimo operaio di una
ditta.<BR> <BR><STRONG>DEIDDA:</STRONG> Bisogna conoscere la persona giusta
che deve fare la galera, che rappresenta un atto di civiltà. Non è detto che chi
viola la norma civile violi anche quella penale.
<BR> <BR><STRONG>BALDINI, AVIF:</STRONG> Questione deL
sequestro preventivo, che non stato fatto, al contrario delle abitazioni.
Anche se è una domanda tecnica, è una cosa da capire bene, ce la spieghi,
eventualmente ci sono gli avvocati che ci potranno delucidare. Anche se la
risposta esigerà del tempo, ce la dia, siamo qui per questo. Eviti, la risposta
che l'Italia non si poteva dividere in due bloccando dei binari, perché sappiamo
che non è così.<BR> <BR><STRONG>DEIDDA: </STRONG>Non credo che sia corretto
esaminare gli elementi del processo in sede non sua, non siamo a Porta a Porta,
che disdegno. Non parlerò dei motivi tecnici.<BR> <BR><STRONG>CICALA:
</STRONG>Sono stati individuati tutti gli elementi possibili e quello ritenuto
importante è stato sequestrato. Ciò che è rimasto è stato elemento di scelta
tecnica. Il sequestro della zona abitata è stato dettato da motivi di ordine
pubblico (per evitare lo
sciacallaggio).<BR> <BR><STRONG>MONTEMAGNI:</STRONG> Assume responsabilità
dell'incontro, richiedendolo all'autorità pubblica. Comprensione per i
procuratori compressi tra l'ansia di avere giustizia, delle famiglie delle
vittime e le procedure giudiziarie. Il problema del ricatto circa i risarcimenti
è un problema oggettivo e chiama tutta la politica a dare una risposta e a
chiedere una legge per ovviare a questo (vedi Linate). La procedura civile
è un dovere morale. Ci auguriamo ci siano al più presto verità e giustizia. A
Viareggio sentiamo nel tessuto civile questa strage, infatti ogni 29 del mese
c'è un soprassalto di attenzione e tensione. Il 29 Dicembre addirittura è stato
fatto un blocco simbolico di due treni. Ci auguriamo che si vada nella direzione
di Deidda e Cicala, nel senso della
verità.<BR> <BR><STRONG>FRANCESCONI, GIORNALISTA:</STRONG>
Ribadisce l'importanza di conoscere i tempi delle indagini. L'indomani della
tragedia lei (Deidda) affermò: “Questa strage ha dei colpevoli “. Li
troviamo ?<BR> <BR><STRONG>DEIDDA:</STRONG> Sottolinea il fatto che i
giornalisti erano assenti quando lui ha risposto ai suddetti quesiti. Emergono
le incongruenze dell'amministrazione circa l'organizzazione
dell'incontro. Deidda riprende: “Ho detto che questa strage era frutto della
storia dell'uomo”.<BR> <BR>Momento di tensione, i familiari si alzano per
andarsene ritenendo la seduta scaduta in una conferenza stampa. Deidda li
trattiene e ribadisce i concetti espressi sulle responsabilità e le difficoltà
delle indagini.<BR> <BR><STRONG>DANIELA:</STRONG> Ringrazio Montemagni,
perché per noi il problema è politico. Mi devo scusare per il modo in cui ho
espresso le nostre ragioni. Dovete lavorare bene, noi confidiamo in voi, ora vi
abbiamo visto. Abbiamo bisogno di voi e dei politici per non uccidere una
seconda volta i nostri cari. Fa poi riferimento ad una lettera pubblicata sul
Tirreno di una certa Antonella Brillante, che recita:” Torna il sorriso su tutti
i treni “, riferendosi al Carnevale. E' una lettera che merita una risposta,
perché è un insulto.<BR> <BR><STRONG>MOGLIE di FARNOCCHIA:</STRONG>
Chiede se potrà dare a sua figlia una risposta sulla morte del padre, almeno
quando avrà diciotto anni (oggi ne ha dieci).<BR> <BR><STRONG>DEIDDA:
</STRONG>Non si possono fare pronostici, ma otto anni sono tempi infiniti. Non
voglio pensare in questi termini. Qui c'è una urgenza a cui è stata data una
priorità.<BR> <BR><STRONG>MAZZONI: </STRONG>Nel 2003, holetto che la
Svizzera ha messo in sicurezza i suoi trasporti. I mezzi per fare questo
evidentemente ci sono, basta spendere in sicurezza. E' vero che Moretti non si
può accusare in generale, ma un amministratore che non fa nulla e pianifica che
è più conveniente dare risarcimenti nel caso di una disgrazia piuttosto che
mettere in sicurezza, non commette un reato anticostituzionale ? Un ministro dei
trasporti che non sorveglia, un'Agenzia strapagata e un Amministratore Delegato
che non adempiono al loro dovere, tutte queste persone non hanno commesso forti
inadempienze in un Paese che tenta di avere un minimo di diritto
?<BR> <BR><STRONG>DEIDDA:</STRONG> Non voglio scendere nei dettagli delle
indagini. Il tema: ”se c'erano i mezzi tecnici per mettere in sicurezza“, è uno
dei punti all'indagine degli inquirenti. Occorre valutare al di là dell'impatto
economico, se ciò che si può fare è un dovere farlo. E' vagliato l'obbligo
giuridico e le responsabilità vanno accertate.<BR> <BR><STRONG>QUALCUNO DAL
PUBBLICO</STRONG>: I dispositivi per la sicurezza sono messi sull'Alta
Velocità.<BR> <BR><STRONG>CICALA:</STRONG> Esiste il reato di colpa
generica e colpa specifica. L'articolo 2087 del codice civile prevede l'adozione
di controlli per non arrecare danno alle persone. Tutto ciò che si deve
verificare lo stiamo verificando.<BR> <BR>Deidda ripete ancora i soliti
concetti già più volte espressi ad alcuni giornalisti
.<BR> <BR><STRONG>BALDINI:</STRONG> Chiede delucidazioni sul
comunicato Ansa circa le prove irripetibili
sull'assile.<BR> <BR><STRONG>CICALA: </STRONG>Gli elementi che ha citato
sono essenziali per le indagini, ma le prove saranno fatte dopo che si
conosceranno i nomi degli indagati.<BR> <BR><STRONG>GIORNALISTA ANSA
FIRENZE: </STRONG> Io ho dato la notizia, ma ho detto solo che ci sarebbe
stato da fare un incidente probatorio su quell'assile, senza fare alcun
riferimento alla tempistica.<BR> <BR><STRONG>ALTRA
GIORNALISTA:</STRONG> Il ventaglio dei possibili indagati è ampio; alla luce dei
fatti potete affermare di averlo ristretto ? Non sono richiesti nomi ma se è
stata fatta una selezione. Avete idea se ci sarà effettivamente qualcuno che
verrà indicato come colpevole, o le norme sono così ben scritte da evitare di
poter trovare un responsabile ?<BR> <BR><STRONG>DEIDDA:</STRONG> Le
indagini servono a scremare e ogni passaggio stringe il cerchio. Oggi non siamo
in grado di quantificare, ma siamo in grado di restringere il campo delle
possibili ipotesi, altrimenti l'indagine sarebbe ferma, ma non è
così.<BR> <BR><STRONG>CICALA: </STRONG>Aggiunge che l'ipotesi di reato si
fa sulla base degli elementi di colpa.<BR> <BR><STRONG>ALTRI
GIORNALISTI</STRONG> che ripropongono più o meno le stesse domande. La
giornalista del Corriere della Versilia chiede quale può essere l'influenza del
processo breve su questa inchiesta.<BR> <BR><STRONG>CICALA:</STRONG> Per
ora non si può dire niente. Forse il fatto che non ci siano ancora indagati
potrà allungare un po' i tempi.<BR> <BR><STRONG>DEIDDA:</STRONG> I tempi
dipendono da tutta una serie di questioni. Ci auguriamo che un processo come
questo non vada in estinzione per questi motivi.<BR> <BR>Ultimo problema
sollevato è sempre quello dei risarcimenti visto, però, nell'ottica di chi
ne ha effettivamente bisogno, come potrebbero essere i figli di
Elisabeth.<BR> <BR><STRONG>DEIDDA: </STRONG>A ciò non si può rispondere.
<BR> <BR><STRONG>DANIELA:</STRONG> E' il Sindaco che deve agire per
spingere a fare una legge ad hoc. Questo è importante e bisogna evitare la
divisione tra chi ha più possibilità e chi ne ha meno, i familiari devono
restare tutti uniti. Il responsabile deve avere tutti i diti puntati,
tutti, è l'unica strada. Abbiamo un diritto e ce lo devono dare senza
ricattarci.<BR><BR>Viareggio, 16 gernnaio 2010 <BR>
</BIG></DIV></DIV>
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