[Redditolavoro] W BRUNETTA!

Vittoria OLIVA huambos at virgilio.it
Sun Jan 3 10:01:44 CET 2010


W BRUNETTA!
E abbasso l'articolo 1 della Costituzione!
Spero che tanti lo imitino e dalla costituzione americana sia tolto "il diritto alla felicità".

Intanto mi rattristo perché: da ci debbo sentire un attacco a questo stramaledetto articolo 1? da Brunetta!!
I "rivoluzionari" tutti a difendere la costituzione e in specie l'articolo 1 e dietro l'articolo 1 tutte le garanzie...concesse dalla carta costituzionale.
Eppure dovrebbe essere chiaro che l'articolo 1 garantisce soltanto il diritto allo sfruttamento.
Bene, grazie Brunetta, non credo che il tuo suggerimento sia preso sul serio, purtroppo.
Perché trovandosi privi di questo "scudo" di cartone il lavoratori potrebbero prendere coscienza che nessuna garanzia è concessa, peccato! Peccato sopratutto che hanno bisogno che si discuta sull'articolo 1 per capire, più o meno una cosa così semplice da capire in finale.
Ok un altra discussione sul nulla, una più una meno!
In ogni caso un ringraziamento di cuore da parte mia.
Non andrà in porto, ma ti ringrazio tanto, e si sarebbe troppo bello non sentire i lavoratori che... "E' garantito dalla Costituzione il diritto al lavoro!!!!".
Ma io ringrazio sempre quelli che... "il re è nudo", quelli che mettono in evidenza la verità, da qualsiasi parte provenga questa...illuminazione.
Spero soltanto che i lavoratori delle braccia e "cognitari" non salgano sui tetti per "lottare" in difesa di un articolo che garantisce lo sfruttamento salariato!
Per Marx sarebbe il colmo!

"La produzione capitalistica non è unicamente produzione di merce, è in sostanza produzione di plusvalore. E' produttivo soltanto quell'operaio che produce plusvalore per conto del capitalista, ossia che contribuisce all'autovalorizzazione del capitale. Prendiamo un esempio che sia fuori della sfera della produzione materiale: un maestro di scuola è lavoratore produttivo non perché egli dà una forma alle menti dei bambini, ma perché s'ammazza di lavoro per arricchire il proprietario della scuola. E non fa alcuna differenza nel loro rapporto il fatto che quest'ultimo abbia investito il suo capitale in una fabbrica d'istruzione piuttosto che in una fabbrica di salami. Quindi il concetto di lavoratore produttivo non comporta per niente solo una relazione tra attività e risultato raggiunto, tra il lavoratore e il prodotto del lavoro, ma comporta per giunta un rapporto di produzione ben specifico, storicamente determinato, che bolla il lavoratore come strumento immediato della valorizzazione del capitale.
Dunque il tipo di merce in cui si sostanza il lavoro non conta; quel che importa è il rapporto di produzione in cui il lavoratore è inserito (nella fattispecie quello lavoro salariato-capitale). Nella sua Storia delle dottrine economiche Marx ritorna sull'argomento con vari esempi, tra i quali il seguente:

"La stessa specie di lavoro può essere produttiva o improduttiva. Una cantante che vende il suo canto di propria iniziativa, è una lavoratrice improduttiva. Ma la stessa cantante, ingaggiata da un imprenditore che la faccia cantare per far denaro è una lavoratrice produttiva, poiché produce capitale. 
Karl Marx

vittoria 
L'avamposto degli Incompatibili
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pag non lavoro


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