[Redditolavoro] Rif: W BRUNETTA!

matilde matilde at inventati.org
Sun Jan 3 12:09:37 CET 2010


vediamo un po' .... 
 
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sullo scambio solidale" 
 
  è questa la direzione giusta, Brunetta o non Brunetta? 
 laura 
 
-------Messaggio originale------- 
 
Da: Vittoria OLIVA 
Data: 03.01.2010 10:02:36 
A: redditolavoro at lists.ecn.org 
Oggetto: [Redditolavoro] W BRUNETTA! 
 
W BRUNETTA! 
E abbasso l'articolo 1 della Costituzione! 
Spero che tanti lo imitino e dalla costituzione americana sia tolto "il
diritto alla felicità". 
 
Intanto mi rattristo perché: da ci debbo sentire un attacco a questo
stramaledetto articolo 1? da Brunetta!! 
I "rivoluzionari" tutti a difendere la costituzione e in specie l'articolo 1
e dietro l'articolo 1 tutte le garanzie...concesse dalla carta
costituzionale. 
Eppure dovrebbe essere chiaro che l'articolo 1 garantisce soltanto il
diritto allo sfruttamento. 
Bene, grazie Brunetta, non credo che il tuo suggerimento sia preso sul serio
 purtroppo. 
Perché trovandosi privi di questo "scudo" di cartone il lavoratori
potrebbero prendere coscienza che nessuna garanzia è concessa, peccato!
Peccato sopratutto che hanno bisogno che si discuta sull'articolo 1 per
capire, più o meno una cosa così semplice da capire in finale. 
Ok un altra discussione sul nulla, una più una meno! 
In ogni caso un ringraziamento di cuore da parte mia. 
Non andrà in porto, ma ti ringrazio tanto, e si sarebbe troppo bello non
sentire i lavoratori che... "E' garantito dalla Costituzione il diritto al
lavoro!!!!". 
Ma io ringrazio sempre quelli che... "il re è nudo", quelli che mettono in
evidenza la verità, da qualsiasi parte provenga questa...illuminazione. 
Spero soltanto che i lavoratori delle braccia e "cognitari" non salgano sui
tetti per "lottare" in difesa di un articolo che garantisce lo sfruttamento
salariato! 
Per Marx sarebbe il colmo! 
 
“La produzione capitalistica non è unicamente produzione di merce, è in
sostanza produzione di plusvalore. E’ produttivo soltanto quell’operaio che
produce plusvalore per conto del capitalista, ossia che contribuisce
all’autovalorizzazione del capitale. Prendiamo un esempio che sia fuori
della sfera della produzione materiale: un maestro di scuola è lavoratore
produttivo non perché egli dà una forma alle menti dei bambini, ma perché
s’ammazza di lavoro per arricchire il proprietario della scuola. E non fa
alcuna differenza nel loro rapporto il fatto che quest’ultimo abbia
investito il suo capitale in una fabbrica d’istruzione piuttosto che in una
fabbrica di salami. Quindi il concetto di lavoratore produttivo non comporta
per niente solo una relazione tra attività e risultato raggiunto, tra il
lavoratore e il prodotto del lavoro, ma comporta per giunta un rapporto di
produzione ben specifico, storicamente determinato, che bolla il lavoratore
come strumento immediato della valorizzazione del capitale. 
Dunque il tipo di merce in cui si sostanza il lavoro non conta; quel che
importa è il rapporto di produzione in cui il lavoratore è inserito (nella
fattispecie quello lavoro salariato-capitale). Nella sua Storia delle
dottrine economiche Marx ritorna sull’argomento con vari esempi, tra i quali
il seguente: 
 
“La stessa specie di lavoro può essere produttiva o improduttiva. Una
cantante che vende il suo canto di propria iniziativa, è una lavoratrice
improduttiva. Ma la stessa cantante, ingaggiata da un imprenditore che la
faccia cantare per far denaro è una lavoratrice produttiva, poiché produce
capitale. 
Karl Marx 
 
vittoria 
L'avamposto degli Incompatibili 
http://controappunto.splinder.com/ 
pag non lavoro 
 
 
http://www.youtube.com/watch?v=KWY77rqoBoI 
 
http://www.youtube.com/watch?v=7_zHszu0Aio&feature=related 
 
 
 


More information about the Redditolavoro mailing list