[Ezln-it] L.H. Navarro: Da Zapata a Zapata

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Thu Apr 18 13:36:25 CEST 2019


Da Zapata a Zapata

LuisHernández Navarro

L'indigena Teresa Castellanos ha dedicato gli ultimi sei anni della suavita a difendere la terra della sua gente. È portavoce dell'AssembleaPermanente dei Popoli di Morelos (APPM). Coordina il comitato Huexca inresistenza che difende le vittime del Progetto Integrale Morelos (PIM) e dellacentrale termoelettrica.  

In riconoscimento al suo lavoro le è stato conferito questo anno ilpremio di diritti umani Sergio Méndez Arceo. Nel 2018, insieme ad AuroraValdepeña, ha ottenuto il premio alla Creatività 2018 della Donna dellaFondazione dal Forum Mondiale delle Donne. Nel 2015 è stata finalista per ilPremio Internazionale dei Diritti Umani Front Line Defenders. A causa delleminacce subite, lei e le sue due figlie sono state incluse nel Meccanismo diProtezione per Giornalisti e Difensori de Diritti Umani.

La sua lottapoggia sulla tradizione zapatista ed il movimento jaramillista, profondamenteradicati nell'immaginario popolare di questa regione. Da un Emiliano Zapata chepoco ha a che vedere con le cerimonie ufficiali in suo onore o con lanarrazione di storiografi accademici. Si tratta di uon zapatismo che haresistito sia alla strumentalizzazione dell'agrarismo delle centrali sindacalicampesine, sia ai tentativi dei diversi governi di presentarsi come la suaincarnazione.

Teresa èl'espressione dello zapatismo in carne ed ossa, lontano da quello di carta deibiglietti della Lotteria Nazionale. Intervistata dalla giornalista DaliriOropeza, ha spiegato le radici e le ragioni della sua lotta. È l'ideale che cisi porta dentro. L'essere nata in terra zapatista è un orgoglio. Ma non soloper avere sangue zapatista, ma per portarne gli ideali. Sapere che ci sonostate tante persone che hanno lottato per il bene delle comunità, come ilgenerale Zapata, per terra, acqua, monti, per la libertà. A 100 anni dal suoassassinio, il suo ideale quanè ancora vivo. Continuiamo a resistere. Si èresistito per tutti questi 100 anni, ha detto. Ed ha aggiunto: Ho ammiratomoltissimo il generale Emiliano Zapata. Per tutta la mia vita, da quando andavoalle medie, ho ricordato e letto del generale Emiliano Zapata (https://bit.ly/2IfIRAU).

È questo lascitoquello che ha fatto dire a Teresa nell'evento di Chinameca, il 10 aprilescorso, dove centinaia di contadini e indigeni hanno commemorato, al marginedel governo federale, il 100° anniversario luttuoso dell'assassinio di EmilianoZapata: Siamo contro AMLO perché lui è contro di noi. Volevamo parlare con lui.Lui si è rifiutato.

La durezza dellesue parole (condivise dai partecipanti all'evento) ha una storia dietro. Amaggio del 2014, a Yecapixtla, Morelos, López Obrador durante un incontrodisse: Non vogliamo la costruzione del gasdotto o della centrale termoelettricao le miniere, perché distruggono il territorio ed inquinano le acque. Edaggiunse: Il Messico non è territorio di conquista, né perché vengono glistranieri ad appropriarsi di tutto. Pensate che vogliono costruire una centraletermoelettrica ad Anenecuilco, la terra dove è nato il migliore dirigentesociale che ci sia mai stato nella storia del Messico, Emiliano Zapata. È comese andassero a Gerusalemme e costruissero una discarica di rifiuti tossici ouna centrale nucleare.

Tuttavia, leparole di López Obrador sono svanite quando è entrato nel Palazzo Nazionale. Il10 febbraio a Cuautla, il Presidente ha ritrattato la sua parola. Glioppositori al PIM gli hanno risposto gridando: "Agua sì, termos no!". López Obrador si è rivolto a lorodicendo: Sentite, radicali di sinistra, per me non sono altro che conservatori,ed ha annunciato la realizzazione di una consultazione, impugnata dallecomunità indigene.

Dieci giorni dopo,l'attivista Samir Flores, figura chiave nella lotta contro la termoelettrica enell'organizzazione delle comunità di Morelos, viene assassinato a colpi d'armada fuoco sulla porta di casa. Il mandatario, invece di sospendere laconsultazione, è andato avanti.

"L'assassiniodel generale fu molto doloroso per tutti, come lo è ora l'omicidio del compagnoSamir Flores - ha detto Teresa a Daliri Oropeza -; non so se sia un caso, ma a100 anni dall'assassinio del generale Emiliano Zapata uccidono un compagno cheaveva lo stesso ideale. Anche se non aveva il sangue del generale, né fosse suoparente, egli portava avanti lo stesso ideale e pensava e parlava come lui, elottava per la libertà dei popoli, e perché questo cambiasse".

L'11 febbraio, ungiorno dopo averli accusati di essere conservatori, la APPM ha inviato unalettera al Presidente in cui gli ha detto: Lei ci ha offeso, ha dedicato granparte del suo discorso democratico a lanciarci epiteti senza conoscerci oconoscendoci, non sappiamo. Ed ha dichiarato: se non si cancella la centraletermoelettrica a Morelos, non ci saranno omaggi ufficiali a Zapata da parte delgoverno.

Da Zapata aZapata. Quasi due mesi dopo la missiva, le cronache giornalistiche riferivanoche, a Chinameca, mentre centinaia di contadini ricordavano il generalissimoprotestando contro il PIM, il palco ufficiale dell'evento per i 100 anni dalsuo crimine era vuoto. Andrés Manuel López Obrador ha dovuto realizzare l'eventoa Cuernavaca, a 86 chilometri di distanza da dove fu assassinato il Caudillodel Sud.

Twitter: @lhan55

Traduzione “Maribel” - Bergamo

Testooriginale: https://www.jornada.com.mx/2019/04/16/opinion/018a2pol

 

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