[Ezln-it] Previsioni per il 2012
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Mon Nov 21 11:33:05 CET 2011
Los de
Abajo
Previsioni
per il 2012
Gloria Muñoz Ramírez
Un esempio di cosa
potrebbe succedere nel 2012 è accaduto domenica scorsa nella comunità purépecha
di Cherán, durante le elezioni per governatore, sindaci e deputati locali dello
stato di Michoacán. L'intera comunità ha deciso in assemblea di non partecipare
al voto, perché, hanno detto in un comunicato, ci siamo resi conto che i
partiti politici non fanno altro che creare divisioni nella società e dare
briciole a simpatizzanti e militanti; e che questi riempiono le loro tasche per
recuperare molto più del denaro spese nelle campagne elettorali, perché molte
volte superano il limite autorizzato dagli organismi elettorali.
Dal 15 aprile scorso Cherán
rappresenta una delle resistenze più emblematiche contro il crimine organizzato
e, soprattutto, contro le istituzioni dei tre livelli di governo che, per
omissione o coinvolgimento, hanno agito in complicità con la delinquenza che
opera impunemente in questa regione della meseta purépecha. Non è poco quello
che hanno ottenuto in questa comunità in questi sette mesi, perché anche se i
governi statale e federale non hanno risposto alla loro richiesta di garantire
la sicurezza della popolazione ed impedire il disboscamento clandestino dei
suoi boschi, le ed i comuneros lavorano alla ricostituzione dell'organizzazione comunitaria, affrontando di
giorno in giorno la sfide di decidere il proprio destino.
Mentre i tre principali partiti:
PAN, PRI e PRD litigano per il risultato elettorale che ha relegato all'ultimo posto
il PRD, che dal 2001 era al governo da uno dei suoi principali bastioni, la
comunità di Cherán si è trincerata nel suo territorio e non ha permesso
l'ingresso della macchina elettorale perché, ha denunciato "i partiti
politici corrotti lavorano solo a beneficio dei ricchi, mentre a noi, i poveri,
ci porta… la crisi".
Bisogna dire che il Tribunale
Elettorale Giudiziario della Federazione aveva dato parere favorevole a che la
popolazione eleggesse il suo sindaco col metodo dei suoi usi e costumi; ma la scelta
di deputati e governatore doveva passare per la via elettorale. Questo è stato
respinto dall'assemblea che ha deciso, al posto delle elezioni, di rafforzare
la sicurezza della comunità e continuare la procedura di elezione delle sue
autorità secondo le proprie regole.
Al terminare della giornata, accompagnata da una brigata dell'Altra
Campagna e dai mezzi di comunicazione alternativi che hanno realizzato una
copertura eccezionale, i comuneros di
Cherán hanno dichiarato che non abbasseranno la guardia né si daranno per
vinti, perché "crediamo che la nostra lotta è giusta e soprattutto
necessaria, perché non potevamo continuare a vivere con la paura”. http://www.jornada.unam.mx/2011/11/19/opinion/017o1pol
losylasdeabajo at yahoo.com.mx - http://desinformemonos.org
(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)
Gloria Muñoz Ramírez
Un esempio di cosa
potrebbe succedere nel 2012 è accaduto domenica scorsa nella comunità purépecha
di Cherán, durante le elezioni per governatore, sindaci e deputati locali dello
stato di Michoacán. L'intera comunità ha deciso in assemblea di non partecipare
al voto, perché, hanno detto in un comunicato, ci siamo resi conto che i
partiti politici non fanno altro che creare divisioni nella società e dare
briciole a simpatizzanti e militanti; e che questi riempiono le loro tasche per
recuperare molto più del denaro spese nelle campagne elettorali, perché molte
volte superano il limite autorizzato dagli organismi elettorali.
Dal 15 aprile scorso Cherán
rappresenta una delle resistenze più emblematiche contro il crimine organizzato
e, soprattutto, contro le istituzioni dei tre livelli di governo che, per
omissione o coinvolgimento, hanno agito in complicità con la delinquenza che
opera impunemente in questa regione della meseta purépecha. Non è poco quello
che hanno ottenuto in questa comunità in questi sette mesi, perché anche se i
governi statale e federale non hanno risposto alla loro richiesta di garantire
la sicurezza della popolazione ed impedire il disboscamento clandestino dei
suoi boschi, le ed i comuneros lavorano alla ricostituzione dell'organizzazione comunitaria, affrontando di
giorno in giorno la sfide di decidere il proprio destino.
Mentre i tre principali partiti:
PAN, PRI e PRD litigano per il risultato elettorale che ha relegato all'ultimo posto
il PRD, che dal 2001 era al governo da uno dei suoi principali bastioni, la
comunità di Cherán si è trincerata nel suo territorio e non ha permesso
l'ingresso della macchina elettorale perché, ha denunciato "i partiti
politici corrotti lavorano solo a beneficio dei ricchi, mentre a noi, i poveri,
ci porta… la crisi".
Bisogna dire che il Tribunale
Elettorale Giudiziario della Federazione aveva dato parere favorevole a che la
popolazione eleggesse il suo sindaco col metodo dei suoi usi e costumi; ma la scelta
di deputati e governatore doveva passare per la via elettorale. Questo è stato
respinto dall'assemblea che ha deciso, al posto delle elezioni, di rafforzare
la sicurezza della comunità e continuare la procedura di elezione delle sue
autorità secondo le proprie regole.
Al terminare della giornata, accompagnata da una brigata dell'Altra
Campagna e dai mezzi di comunicazione alternativi che hanno realizzato una
copertura eccezionale, i comuneros di
Cherán hanno dichiarato che non abbasseranno la guardia né si daranno per
vinti, perché "crediamo che la nostra lotta è giusta e soprattutto
necessaria, perché non potevamo continuare a vivere con la paura”. http://www.jornada.unam.mx/2011/11/19/opinion/017o1pol
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(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)
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