[Ezln-it] Preoccupante la situazione di violenza a Mitziton, Jotola e Bachajon

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Mon Nov 23 12:16:23 CET 2009


La Jornada – Domenica 22 novembre 2009
 
La Brigata della Rete contro la Repressione dell’Altra Campagna ha concluso la sua visita in Chiapas e definisce preoccupante la situazione di violenza a Mitzitón, Jotolá e Bachajón
 
Hermann Bellinghausen, inviato. San Cristóbal de las Casas, Chis., 21 novembre. Esiste una logica "comune e ricorrente" che tinge di violenza gli ejidos di Mitzitón, Jotolá e San Sebastián Bachajon, ha concluso la Brigata di Osservazione della Rete contro la Repressione e per la Solidarietà dell'Altra Campagna, dopo aver visitato per cinque giorni questi ejidos che stanno vivendo una "costante pressione della polizia statale e dei gruppi paramilitari Ejército de Dios e Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic): vessazioni, aggressioni fisiche e psicologiche, minacce di detenzione, morte e violenza".
In questi tre villaggi - ora emblematici della resistenza indigena all'autostrada San Cristóbal-Palenque e in generale ai progetti turistici e di privatizzazione del territorio che li minacciano - l'impunità garantita agli aggressori dai governi statale, municipali e federale "permette la continuità della violenza".
Secondo la Brigata, queste comunità resistono alla "sottrazione e sgombero della terra e del territorio che va contro l'autonomia e la libera determinazione dei popoli indigeni basata su legislazioni e trattati riconosciuti nel nostro paese (come il Trattato 169 della Organizzazione Mondiale del Lavoro)".
Gli osservatori ritengono "preoccupante la situazione di violenza" che hanno constatato "per il fatto che un gruppo di 60 compagni indigeni hanno dovuto accompagnarci nel nostro viaggio" per motivi di sicurezza. Inoltre "sono stati documentati casi di violenza sessuale sulle donne e l'incarceramento di compagni aderenti in altre regioni".
La problematica più recente e grave è a Jotolá, dove le minacce di esproprio di terre da parte del gruppo paramilitare Opddic sono state impunemente scatenate "contro i coloni dell'Altra Campagna dell'ejido tzeltal", ha sottolineato la Brigata durante la conferenza stampa di oggi. "L'escalation di violenza è iniziata con l'arresto ingiustificato del professor Manuel Aguilar Gómez, dirigente della comunità, il 20 novembre 2008. Il 18 settembre 2009 in un'imboscata di membri della Opddic è stato aggredito Ricardo Lagunes, del Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas mentre è stata ferita da una pallottola Carmen Aguilar Gómez e brutalmente picchiata Rosa Díaz Gómez".
Per questi fatti erano stati catturati quattro degli aggressori: Juan, Rogelio e Guadalupe Cruz Méndez ed Agustín Hernández Santiz. Dopo tre giorni di carcere sono stati liberati dal giudice del tribunale penale a El Amate, Carlos Alberto Bello Avendaño, lo stesso che ha condannato i fratelli Gerónimo e Antonio Gómez Saragos, ejidatarios dell'Altra Campagna di San Sebastián Bachajón; scarcerato gli aggressori di Jotolá e dato consulenza ad Antonio Moreno López, sindaco priista di Chilón, ed al delegato di Governo, César Santiago.
Ora, donne e bambine di Jotolá "sono oggetto di costanti minacce di violenza da parte dei soggetti rilasciati e dei loro famigliari" che hanno anche minacciato di bruciare le case degli ejidatarios dell'Altra Campagna. Il governo statale si è dichiarato "non d'accordo" con la decisione del giudice ed ha tiepidamente annunciato ricorso. Doveva presentarlo questo venerdì, ma non c'è conferma che lo abbia fatto. http://www.jornada.unam.mx/2009/11/22/index.php?section=politica&article=015n1pol
(Traduzione “Maribel” – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com )


      
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