[aha] R: Re: riconoscimento crediti

francesca innocenti frazljn a hotmail.it
Mer 23 Mar 2011 01:57:38 CET



non volevo intervenire per evitare il conflitto d'interesse..
inoltre a dir la verità sono al primo anno in accademia
e ancora il meccanismo crediti mi rimane oscuro..

anche a me la questione "formale/burocratica"
pare una discussione da "ufficio complicazioni affari semplici" :)
sopratutto a Carrara dove molti relatori sono anche insegnanti..

però la lettura e le riflessioni di lobo sono molto interessanti, le condivido
e credo che meritino di essere approfondite
quindi intanto cercherò di riportarle all'assemblea 
che (con fatica) stiamo riuscendo a mettere in piedi per venerdì,
poi spero di trovare il tempo per riparlarne di persona all'ahack

magari coinvolgendo almeno su questo qualche studente :)))
perchè c'è anche da dire che mediamente 
non è che siano molto reattivi o partecipi o almeno curiosi..


comunque ora che il nodo mi pare sciolto e per quanto sia triste da dire
spero che si possa usare questo "strumento" dei crediti per attirarne qlcuno,
che magari viene per il motivo sbagliato..ma poi coglie qualche stimolo lo stesso!
il lavoro da fare è tanto :) 
quindi aspetto la mail in lista studenti in tempo utile a smuoverne qlcuno

bnit
:)f



 

> Date: Wed, 23 Mar 2011 00:23:01 +0100
> From: lo_bo a autistici.org
> To: aha a lists.ecn.org
> Subject: Re: [aha] R: Re:  riconoscimento crediti
> 
> 
> premesso: per la conferenza io dico che è una cosa bella...
> per i crediti invece:
> 
> ma sono solo io? non capisco...
> 
> scusatemi se insisto e mi dilungo ma trovo un po' eccessiva tutta sta 
> insistenza sulla burocrazia, soprattutto perchè in antitesi con quella 
> che è stata l'esperienza che ho fatto insieme ad altre persone in 
> accademia. e anche perchè credo sia posta in termini davvero difficili 
> da collegare con le tematiche di questa lista. so che sembro molto 
> polemica, non ho intenzione di scatenare flame, ma mi sento di dover 
> puntualizzare alcune cose, altrimenti sembra per chi non conosce bene la 
> lista che ci occupiamo di come far "figurare" la cosa a livello 
> istituzionale.
> 
> On 22/03/2011 20.10, Tommaso Tozzi wrote:
>  > inizio dal fondo: forse mi sono espresso male. Intendevo dire che mi
>  > sembrava che la lista voleva essere il soggetto che organizzava l'evento
>  > e dunque nell'ipotesi che dei docenti figurassero (ai fini del
>  > riconoscimento crediti) come organizzatori di quell'attivita' poteva
>  > esserci un'incongruenza.
> 
> forse non ci troviamo sui termini: "figurare" nel senso di? se è 
> comparire su carte ed essere riconosciuti dalle istituzioni o dagli 
> storici che studieranno sui documenti ufficiali, non credo che sia 
> questo l'obiettivo, ma fare l'ahacktitude insieme e nel modo più 
> collaborativo possibile quello si, altrimenti non avrebbe senso 
> chiamarlo ahacktitude. a me pare che sia più difficile quest'ultima di 
> cosa non le carte.
> 
>  > Il fatto che gli studenti stessi possano validare e giudicare
>  > l'attivita' dello studente e' un concetto interessante ma che vedo fuori
>  > da ogni plausibilita' istituzionale.
>  > Il problema e' che qualcuno deve certificare sul curricula finale dello
>  > studente i 6 crediti ottenuti firmandolo su un verbale e sul libretto
>  > dello studente. Non credo che nel caso di Brera sia stato uno studnte a
>  > firmare il libretto all'altro studente (sarei molto curioso se cio'
>  > fosse invece avvenuto).
>  > Presumo piu' plausibile che
> cio' si sia svolto all'interno di un corso
>  > tenuto da qualche docente che ha dato spazio agli studenti per tenere
>  > delle lezioni, ma poi e' stato il docente stesso a firmare il libretto.
> 
> 
> il punto è che nell'autoformazione nessuno giudica nessuno e nessuno 
> firma niente a nessuno, certo le carte si devono firmare ma quelli che 
> hanno l'autorità per firmarle hanno anche le mani e quindi se si è 
> determinati a far valere la cosa il modo si trova, ma quella è la parte 
> più noiosa e cmq risolvibile. sempre secondo me è una scelta che deve 
> fare la comunità di persone che mette in atto questa scelta... quindi 
> forse più che chiedere alla lista si dovrebbe chiedere prima di tutto 
> agli studenti che ricevono i crediti e ai professori che spero li diano 
> non con un fare paternalistico ma come se stessero costruendo e 
> ricercando insieme agli studenti qualcosa che ha valore formativo non 
> secondo le tabelle del processo di bologna ma ha valore formativo per se 
> stessi e per gli altri, e dovrebbe essere sempre così, ma questo è tra i 
> miei desiderata.
> 
> penso che sia forse una questione di prospettive.
> 
> in questi tre anni ho fatto parte del collettivo autart, un gruppo di 
> più o meno 12 studenti. abbiamo deciso noi di organizzare le attività. 
> all'inizio le presentavamo ad un professore che ci dava la sua 
> disponibilità a mettereci una firma. dico mettere una firma non per 
> sminuire il ruolo del professore anzi lo consideravamo uno del gruppo,e 
> quindi più nel senso che non avevamo voglia che la nostra attività 
> venisse giudicata e approvata ma che il rapporto si svolgesse in un 
> ottica paritaria.
> nell'ultimo anno è mezzo abbiamo presentato i progetti in consiglio 
> accademico o al comitato scientifico della scuola.
> sceglievamo quando, dove e perchè chiamare gente a fare lezioni. molti 
> di questa lista sono stati invitati. tutto era autogestito dagli 
> studenti e chi aveva l'autorità per firmare quasi sempre non partecipava 
> nemmeno alle lezioni, non perchè si fidava ma perchè abbiamo lottato 
> parecchio per ottenere questa autonomia.
> 
> compilavamo noi i moduli per far pagare le lezioni e prendevamo noi le 
> presenze e in base a queste, cioè al numero di ore, venivano assegnati 
> dei crediti senza la firma sul libretto, inutile dire che le presenze le 
> davamo noi che non ci crediamo per niente all'obbligo di frequenza. così 
> è successo anche per il warm up di ahacktitude, chi ha fatto le lezioni 
> ha compilato i suoi moduli noi li abbiamo consegnati all'amministrazione 
> e abbiamo dato in segreteria i fogli di presenza, il direttore della 
> scuola e dell'accademia, in un solo caso, ha messo la firma sul progetto 
> all'inizio. soprattutto i professori non mandano giù che ci possa essere 
> una didattica fatta dagli studenti per gli studenti, ma dipende molto 
> dall'idea che si ha di insegnamento, di apprendimento e di condivisione.
> 
> detto questo non credo che a carrara ci sia nessun problema nè di 
> autorità nè di capacità  nè di buona fede nel mettere firme. tutta 
> questa attenzione sull'aspetto burocratico mi snerva un po'. sembra che 
> sia la questione principale ma proprio non lo è. creare zone autonome ha 
> le sue difficoltà, se vuoi ti relazioni con le carte se non vuoi non lo 
> fai. ma ripeto le questioni ufficiali non riguardano la lista. a me 
> piacerebbe che la discussione fosse altra, del tipo, ridefinire la 
> propria posizione nell'ambito educativo che sia quella di professore, 
> direttore o studente. ridefinire il concetto di crediti e non 
> presentarli come una realtà burocratica di fatto ma più come una misera 
> costruzione fatta sulla base di un sistema economico e di un immaginario 
> di progresso e sviluppo che si arricchisce prevalentemente sullo 
> sfruttamento. un immaginario da decostruire...riappropriandosene  o 
> distruggendolo? le modalità secondo me le decide chi lo subisce  di 
> volta in volta.
> 
> messa solo nei termini: ci sono le carte da firmare, questa e la 
> procedura, voi come volete comparire. a me fa molto innervosire.
> 
> inoltre da quello che ho vissuto io a brera negli anni da studenti 
> abbiamo ottenuto che ci fossero dei fondi per progetti presentati dagli 
> studenti, nei regolamenti abbiamo inserito e fatto riconoscere la libera 
> associazione tra studenti che vengono considerati alla stregua di enti e 
> quei 6 crediti che si hanno a disposizione ce li siamo presi facendo 
> quello che ci pareva, e secondo me è stato anche poco bisognerebbe fare 
> molto di più. io credo che sia plausibile, auspicabile e desiderabile 
> oltre ogni sforzo. lo stanno facendo diversi collettivi universitari, 
> per esempio il gruppo gay statale di milano pochi mesi fa, o il gruppo 
> lapsus di milano… ma ce ne sono in tutta italia. e ripeto su questo le 
> posizioni politiche possono essere diverse, e su quello vale la pena di 
> discutere in lista. poi si può anche scegliere di fermarsi a quello che 
> le istituzioni prevedono, si può anche scegliere di buttarsi in mano 
> alla tirannide, tutto è possibile ma a me non interessa e credo che non 
> sia gli argomenti della lista.
> 
>  > Fatemi dunque sapere se non avete niente in contrario al fatto che si
>  > adotti al procedura (B), altrimenti come dicevo nell'altro messaggio, il
>  > docente dovra' valutare l'attivita' svolta dallo studente come
>  > un'esercitazione all'interno del suo corso.
> 
> mi pare che non ci sia niente in contrario se lo studente  e il 
> professore non hanno niente in contrario. conoscendo molti dei 
> professori di carrara credo che la cosa non si risolva in pura 
> burocrazia, e se decidono di farlo credo che lo facciano attraverso la 
> condivisone etc. conosco meno gli studenti, ma spero che siano il più 
> attivi possibile altrimenti perchè dovrebbero volere dei crediti per 
> fare l'ahacktitude? magari preferirebbero fare uno stage in qualche 
> super multinazionale perseguendo l'illusione di un inserimento 
> lavorativo... spero di essere stata chiara, nel senso ma di che stiamo 
> parlando?
> 
> ok sono stata anche un po' dura ma quel d..p..c.!!! dai!!!
> 
> ciauz
> lo
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