[Redditolavoro] Sulla donna nigeriana trovata bruciata a Foggia - Comunicato di NoConfini

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Mon Dec 12 11:41:55 CET 2016


/*(Comunicato dell'assemblea di Napoli di NoConfini)*/

Sabato 10 dicembre, i media hanno riportato la notizia del ritrovamento 
del corpo carbonizzato di una donna nigeriana nei pressi del CARA di 
Borgo Mezzanone (FG). Questo femminicidio avviene a pochi giorni di 
distanza dall’internamento nel CIE di Ponte Galeria di un’altra donna 
nigeriana, che da anni viveva e lavorava anche lei a Borgo Mezzanone, in 
seguito a un controllo delle forze dell’ordine.

Due casi emblematici della violenza che le donne sono costrette a subire 
per mano dell’apparato di controllo e repressione determinato dal regime 
dei confini: ricatti, sfruttamento, privazione della libertà sono il 
risultato di politiche che non permettono alle persone di avere 
riconosciute garanzie e tutele minime. Nonostante i proclami contro 
tratta, caporalato e ghetti, le istituzioni ignorano le richieste dei 
lavoratrici e lavoratori che abitano negli slum creati dallo stato: 
documenti, casa e lavoro a condizioni accettabili.

È più di un anno che gli abitanti della pista adiacente al CARA di Borgo 
Mezzanone, insieme ai lavoratori e alle lavoratrici che vivono in altri 
ghetti della provincia di Foggia e non solo, chiedono risposte concrete 
e adeguate ad una situazione sempre più insostenibile. Sono le 
istituzioni, con il loro silenzio e con la repressione, a determinare il 
degrado e la violenza che caratterizzano questi luoghi. Nella scorsa 
settimana, due incendi hanno distrutto le baraccopoli del Gran Ghetto e 
di Tressanti, dove è morto un ragazzo di vent’anni, e un terzo la 
tendopoli di San Ferdinando (RC).

A queste tragedie annunciate, le istituzioni rispondono esclusivamente 
con un aumento del controllo poliziesco. Non accettiamo che la violenza 
di cui sono responsabili, e in particolare quella che si accanisce sulle 
donne, venga strumentalizzata dalle stesse istituzioni per giustificare 
interventi repressivi che puniscono chi già paga il prezzo più alto per 
queste politiche. No alla violenza sulle donne, contro tutte le forme di 
sfruttamento e discriminazione.

11.12.16





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