[Redditolavoro] «Mandateci tra i terremotati, non a marciare nella sfilata» L'INTERVISTA DE IL MANIFESTO 31/05/2012

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Fri Jun 1 10:36:56 CEST 2012


1 Giugno 2012)

*PARLA ANTONIO JIRITANO, VIGILE DEL FUOCO, SINDACALISTA USB E MILITANTE PCL
DELLA SEZIONE DI CATANZARO*


«Mandateci tra i terremotati, non a marciare nella sfilata»

INTERVISTA - FRANCESCO PICCIONI

Antonio Jiritano è il vigile del fuoco che ha lanciato l'appello al governo
«mandateci tra i terremotati, non alla parata militare». È in servizio
attivo, anche se è coordinatore nazionale del sindacato Usb.
Avete fatto rumore. Com'è nata l'iniziativa?
Abbiamo contestato la parata in più occasioni; ma nel momento attuale ci
sembra davvero inopportuna. Noi abbiamo dovuto raddoppiare i turni di
servizio lavorando 24 ore su 24 per fare fronte alle emergenze del
terremoto. E poi ci mandano a marciare... Noi siamo un corpo sociale, non
militare; non abbiamo bisogno di mostrare che esistiamo. Noi siamo gente
che sta in mezzo alla gente, siamo il braccio operativo del cittadino
comune. Dove non può arrivare il cittadino, ci siamo noi. Non si capisce
perché dovremmo sfilare con chi deve mostrare di avere i carri armati.
Sarete impegnati in molti?
Dovrebbero sfilare 100 pompieri, più altri impegnati comunque a fare il
gruppo. Cosa dovranno dimostrare? Di saper marciare? È l'unica cosa, perché
di mezzi non ne abbiamo più, quindi non li possiamo sfoggiare. Sono 5 o 6
anni che non se ne comprano di nuovi. Stiamo lavorando con quelli che
ripariamo noi stessi, senza collaudo, ecc, per andare a fare il soccorso.
Se si rompono, li dobbiamo lasciare per strada, com'è successo per il
terremoto in Abruzzo. Tutti fermi sull'autostrada perché i mezzi erano così
vetusti, con così tanti chilometri, che li abbiamo dovuti lasciare. Li
abbiamo recuperati dopo mesi.
Quanti pompieri sono impegnati in Emilia?
3.500 su un totale nazionale di 27.500, ma quest'ultima cifra va divisa su
quattro turni.
C'è anche un problema di fasce di età?
Diciamo che c'è anche un problema generazionale. Ci sono vigili del fuoco
che non sono più andati in pensione a causa della riforma Fornero e quindi
sono là a fare l'emergenza. Quando invece ci sono tanti ragazzi che
aspettano di essere assunti.
Ma che fa un pompiere di 60 anni, guida?
Ma che guida... Dovrebbe dirigere una squadra, ma non lo fa mica da
seduto... Noi siamo un'organizzazione che lavora in gruppo. Io non posso
dirigere, se sto fermo. Devo essere là, al lavoro. Avete visto nelle foto o
nei filmati quei vigili buttati a terra che stavano cercando il ferito
sotto le macerie? Quella è gente di 50-60 anni. Perché poi quando c'è una
responsabilità da assumere, mica mandi un ragazzino che ha appena finito il
corso. Questo è il problema dei vigili del fuoco.
Hanno tagliato i fondi anche a voi?
Non mi soffermo sui salari o le questioni pensionistiche... Parliamo
dell'operatività dei vigili del fuoco. Dal 2008 fino ad oggi abbiamo subito
tagli incomprensibili: il 32% delle risorse. Il ministro Cancellieri
stamattina (ieri, ndr) ha convocato i sindacati per il 5 giugno per
illustrare nuovi tagli.
C'è stata riduzione del personale?
Non ci sono assunzioni. I precari dovrebbero essere assunti tramite
concorsi. Ma non c'è stata neppure la copertura del turnover.
L'amministrazione stessa dichiara che mancano 15 mila pompieri. Non ne
assumiamo uno. Quando sentiamo che «ce lo chiede l'Europa»... Per adeguarci
agli standard europei, dovremmo avere un vigile del fuoco ogni mille
abitanti. In italia siamo a uno ogni 3.100. È stato dimostrato in questi
giorni, con il terremoto: non siamo riusciti a fare la sicurezza nei luoghi
di lavoro perché manca il personale.
Perché non ci siete riusciti?
Non riusciamo a fare verifiche preventive, sopralluoghi, ecc. O facciamo
gli interventi che ci vengono richiesti giornalmente, le emergenze, oppure
ci occupiamo della sicurezza. A suo tempo avevamo criticato Matteoli, l'ex
ministro, che diceva che la sicurezza poteva essere messa da parte, perché
i controlli impedivano alle attività commerciali di esprimersi al meglio.
Che rapporti avete con la protezione civile?
C'è un dualismo senza paragoni altrove. Siamo l'unico paese che ha due
dipartimenti che si occupano della stessa cosa. Quindi, se vogliono
tagliare le spese, avrebbero dove tagliare... Là c'è una «cabina di regia»
- quella di Bertolaso, oggi di Gabrielli. Ma la «manovalanza», in effetti,
la facciamo noi.

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