[Redditolavoro] fiat 3

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Wed Jan 25 13:05:27 CET 2012


Il nuovo Contratto Fiat firmato il 13 dicembre tra fim, uilm fismic, ugl e 
Fiat, chiamato Contratto Collettivo Specifico CCSL e che estende dal 1.1.12 
a tutti gli stabilimenti Fiat il contratto di Pomigliano del 29.12.10, è 
basato su una logica corporativa, fascista.
Il nuovo Contratto considera interessi aziendali e interessi degli operai 
sullo stesso piano, nel senso che l'interesse operaio è l'interesse 
padronale. In questo quadro i sindacati partecipano al coinvolgimento dei 
lavoratori per la tutela della competitività dell'azienda. "Di conseguenza - 
si scrive che azienda e sindacati partecipativi - assumono la prevenzione 
del conflitto come un reciproco impegno su cui si fonda il sistema 
partecipativo". Quindi direzione sindacale e rappresentanze dei lavoratori 
lavorano uniti principalmente per conseguire e realizzare questo compito.
In questo quadro il sindacato diventa ufficialmente un agente aziendale, che 
collabora con la Fiat nella gestione degli operai; vengono costituite 6 
commissioni miste con l'azienda che interverranno su materie quali la 
conciliazione e arbitrato, l'assenteismo, l'organizzazione del lavoro, le 
pari opportunità, la salute e sicurezza, i servizi.
Tra queste commissioni quella che la Fiat considera più importante è la 
commissione su "conciliazione e arbitrato", dove vengono esaminate 
situazioni che "concretizzino il mancato rispetto degli impegni assunti 
dalle OO.SS. firmatarie"; essa non è neanche una sede di conciliazione 
rispetto a problematiche operaie, ma un'arma dell'azienda per imporre il 
rispetto delle clausole contrattuali e in caso contrario procedere con le 
sanzioni previste dalla "clausola di responsabilità". A ulteriore 
dimostrazione che trattasi di una commissione unicamente di tutela dell'interesse 
aziendale, non solo i rappresentanti della parte Fiat dovranno essere di 
pari numero a quelli designati, ma il compito di Segretario della 
Commissione è affidato a un componente dell'azienda.

In questo quadro per cui l'interesse operaio è l'interesse Fiat, l'obiettivo 
degli operai deve essere che l'azienda faccia profitti affinchè possano 
avere una parte del salario, fino alla "partecipazione agli utili 
aziendali" - tanto che il CCSL prevede  "commissioni in fabbrica per 
regolare le modalità dei premi individuali collegati alle proposte di 
miglioramento continuo e si vaglieranno, inoltre, ulteriori opzioni compresa 
la partecipazione agli utili aziendali".
Una parte del salario quindi diventa formalmente con questo contratto una 
variabile dipendente dai profitti fiat; esso non è più il pagamento del 
tempo di lavoro dell'operaio destinato alla riproduzione della sua forza 
lavoro - che comunque costituisce una parte sempre più piccola del tempo di 
lavoro che gli operai lavorano gratis per l'azienda e da cui il capitalista 
trae il plusvalore per realizzare i sui profitti - ma una concessione della 
Fiat detratta dai suoi utili. Messa così Marchionne appare un gran 
benefattore che si toglie un pò del pane dalla bocca per remunerare l'operaio 
e l'operaio è uno schiavo che consuma i beni del suo padrone.

Nel merito i punti fondamentali dell'accordo sono già stati sostanzialmente 
affrontati nei due speciali Fiat contro il fascismo padronale, sia nell'analisi 
dell'accordo Pomigliano, sia dell'accordo Mirafiori - questi speciali 
riprodotti ad latere di questo blog possono essere letti e scaricati.
Li riprenderemo, però, nei prossimi giorni, perché oggi questo contratto e 
tutte le sue clausole fasciste diventano il punto di riferimento dell'intero 
padronato e trovano l'appoggio e presto la loro ratifica legale da parte del 
governo Monti, che porterà ancora più avanti l'art. 8.

19.12.11
slai cobas per il sindacato di classe
ccordinamento nazionale




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