[Redditolavoro] ELEZIONI FRANCESI: REALTA ED ILLUSIONI

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Mon Apr 23 14:54:17 CEST 2012


ELEZIONI FRANCESI: REALTA ED ILLUSIONI

*(23 Aprile 2012) *


La sconfitta di Sarkosy e del suo governo reazionario è un fatto positivo,
e va completata senza incertezze al secondo turno. Ma la soluzione della
crisi sociale della Francia non verrà da Hollande, né da un nuovo
Bertinotti alla Melanchon: ma solo da una sollevazione anticapitalista
della classe operaia e delle masse sfruttate, capace di rovesciare la
dittatura dei capitalisti e dei banchieri e di imporre in Francia un
governo dei lavoratori, quale unica vera alternativa.
Più tarderà a maturare questa soluzione, più aumenterà il rischio che
settori sempre maggiori delle masse popolari francesi, colpite dalla crisi,
cerchino l'”alternativa” nel partito fascista di Le Pen: la cui avanzata
minacciosa, nel bacino sociale delle classi subalterne, è la misura del
drammatico fallimento delle direzioni tradizionali della sinistra francese.

La classe operaia francese, negli ultimi dieci anni, ha espresso tentativi
ripetuti di ribellione sociale: dalla grande rivolta contro il governo
Yuppè del 1995 a difesa della previdenza pubblica, alla straordinaria
mobilitazione contro le leggi di precarizzazione del lavoro del governo
Villepin nel 2005( che costrinse il governo alla ritirata), sino alla
dinamica prolungata della lotta di massa della primavera 2010 contro la
“riforma” delle pensioni voluta da Sarkosy. Ma tutti gli atti di ribellione
di massa, di piazza e di strada, sono stati traditi, sabotati o non
raccolti dalle direzioni politiche e sindacali del movimento operaio
francese, per responsabilità decisiva del PS e del PCF. Il risultato è
stato la disillusione, la demoralizzazione, il ripiegamento di ampie fasce
popolari, anche operaie, nella disperazione sociale passiva e atomizzata.
Brodo di coltura ideale per ogni forma di populismo reazionario, anche
fascista.

Per questo la costruzione del partito della rivoluzione francese, della
“sinistra che non tradisce”, è in ultima analisi, l'unica risposta reale e
progressiva alla crisi sociale e politica della Francia.
Sta ai marxisti rivoluzionari francesi cimentarsi seriamente con questa
sfida, superando ogni vecchio conservatorismo settario ( Lutte ouvriere) ed
ogni eterna illusione “movimentista” ( NPA): che hanno disperso negli anni
potenzialità enormi, come emerge dai loro stessi risultati elettorali.
Nonostante tutto, le centinaia di migliaia di voti proletari e giovanili
indirizzati alle liste “trotskiste” sono la prima base di partenza della
costruzione del partito rivoluzionario: che dovrà mirare a coinvolgere i
più ampi settori di classe raggruppati attorno al polo riformista del
Fronte de Gauche, le cui contraddizioni interne non tarderanno ad
esplodere, tanto più a fronte di un eventuale governo Hollande.

I Vendola e i Ferrero di casa nostra esultino pure, rispettivamente, per le
effimere affermazioni di Hollande e Melanchon, come esultarono ieri
all'unisono per Prodi, Zapatero e Bertinotti. Ma la realtà non tarderà a
presentare il conto ad ogni illusione, in Francia come in Italia, come
sempre è avvenuto. Quanto a noi, lavoreremo, assieme alle altre sezioni del
Coordinamento per la Rifondazione della Quarta Internazionale, per lo
sviluppo del partito della rivoluzione in Francia, come in Italia. L'unica
risposta vera alla crisi del movimento operaio.

*PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
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*SEZ. PROV. DI BOLOGNA*

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