[Redditolavoro] no a nuovo cie a s.vito dei normanni

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Tue Sep 27 09:07:11 CEST 2011




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Amati e Fratoianni:
«Mai un nuovo Cie
nella ex base Usaf»
Viaggio nella città fantasma
Foto esclusive della base



BARI - «Tenteremo in ogni modo di fulminare e asfaltare l'ipotesi»: così, in
una dichiarazione congiunta, gli assessori regionali della Puglia alle
Politiche per l'immigrazione, Nicola Fratoianni, e alla Protezione civile,
Fabiano Amati, bocciano l'ipotesi di realizzare un Centro di identificazione
ed espulsione (Cie) per immigrati nell'ex base Usaf di San Vito dei Normanni
(Brindisi). La notizia della realizzazione di un nuovo Cie è stata diffusa
nelle ultime ore dai sindacati di polizia, e pubblicata da alcuni quotidiani
locali, che lo avrebbero appreso dal ministero dell'Interno. «In termini di
credibilità - proseguono gli assessori regionali - avevamo in passato dato
la disponibilità in quel sito solo ad un hub umanitario gestito dalla
Protezione civile, con l'impegno a restituire al territorio la struttura con
la fine dell'emergenza. Ora salta fuori questa ipotesi che - ribadiscono gli
assessori - a prescindere dalla verifiche che faremo nei prossimi giorni, è
ipotesi insostenibile e insopportabile perché rappresenta, come al solito,
la via alla gestione di una emergenza umanitaria come se fosse una questione
di ordine pubblico».

Amati e Fratoianni concludono sottolineando che la posizione della Regione
Puglia si attesta «sul ragionevole punto di vista del Dipartimento nazionale
di Protezione civile e del Prefetto Gabrielli, che più di una volta ha
sostenuto solo la via umanitaria per la gestione di questa emergenza».
«L'unica possibilità che la Puglia torni ad affrontare la questione Cie, è
quella in cui si parli della loro definitiva e immediata chiusura: fino a
quel momento, lo ribadiamo per l'ennesima volta, l'argomento non ci riguarda
affatto». È il commento del capogruppo Pd alla Regione Puglia, Antonio
Decaro «Probabilmente - rileva Decaro - la Puglia non è stata abbastanza
chiara nello spiegare al governo che da noi i migranti non vengono
considerate persone da recludere in carcere prima di essere rispedite nei
Paesi da cui fuggono».

«La nostra regione - sottolinea - guarda ai migranti come risorse per 
l'arricchimento
della propria cultura e della propria società, e si adopera in ogni modo per
aiutare coloro che scappano da guerre, fame, miseria e crimini orribili
contro l'umanità». «In passato - aggiunge Decaro - abbiamo già sottolineato
la nostra contrarietà all'attuale gestione dell'emergenza umanitaria da
parte del governo nazionale, davvero poco in sintonia con il rispetto delle
convenzioni internazionali per la tutela dei diritti umani. E abbiamo anche
proposto strumenti alternativi come la concessione temporanea dei permessi
di soggiorno, che avrebbero evitato anche recenti e gravi disordini». «Per
questo - conclude il capogruppo Pd - non saremo mai complici di politiche
che abbiamo bocciato in partenza».


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