[Redditolavoro] no a nuovo cie a s.vito dei normanni

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un nuovo Cie nella ex base Usa...
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Amati e Fratoianni:
«Mai un nuovo Cie
nella ex base Usaf»
Viaggio nella città fantasma
Foto esclusive della base



BARI - «Tenteremo in ogni modo di fulminare e asfaltare l'ipotesi»: così, in 
una dichiarazione congiunta, gli assessori regionali della Puglia alle 
Politiche per l'immigrazione, Nicola Fratoianni, e alla Protezione civile, 
Fabiano Amati, bocciano l'ipotesi di realizzare un Centro di identificazione 
ed espulsione (Cie) per immigrati nell'ex base Usaf di San Vito dei Normanni 
(Brindisi). La notizia della realizzazione di un nuovo Cie è stata diffusa 
nelle ultime ore dai sindacati di polizia, e pubblicata da alcuni quotidiani 
locali, che lo avrebbero appreso dal ministero dell'Interno. «In termini di 
credibilità - proseguono gli assessori regionali - avevamo in passato dato 
la disponibilità in quel sito solo ad un hub umanitario gestito dalla 
Protezione civile, con l'impegno a restituire al territorio la struttura con 
la fine dell'emergenza. Ora salta fuori questa ipotesi che - ribadiscono gli 
assessori - a prescindere dalla verifiche che faremo nei prossimi giorni, è 
ipotesi insostenibile e insopportabile perché rappresenta, come al solito, 
la via alla gestione di una emergenza umanitaria come se fosse una questione 
di ordine pubblico».

Amati e Fratoianni concludono sottolineando che la posizione della Regione 
Puglia si attesta «sul ragionevole punto di vista del Dipartimento nazionale 
di Protezione civile e del Prefetto Gabrielli, che più di una volta ha 
sostenuto solo la via umanitaria per la gestione di questa emergenza». 
«L'unica possibilità che la Puglia torni ad affrontare la questione Cie, è 
quella in cui si parli della loro definitiva e immediata chiusura: fino a 
quel momento, lo ribadiamo per l'ennesima volta, l'argomento non ci riguarda 
affatto». È il commento del capogruppo Pd alla Regione Puglia, Antonio 
Decaro «Probabilmente - rileva Decaro - la Puglia non è stata abbastanza 
chiara nello spiegare al governo che da noi i migranti non vengono 
considerate persone da recludere in carcere prima di essere rispedite nei 
Paesi da cui fuggono».

«La nostra regione - sottolinea - guarda ai migranti come risorse per l'arricchimento 
della propria cultura e della propria società, e si adopera in ogni modo per 
aiutare coloro che scappano da guerre, fame, miseria e crimini orribili 
contro l'umanità». «In passato - aggiunge Decaro - abbiamo già sottolineato 
la nostra contrarietà all'attuale gestione dell'emergenza umanitaria da 
parte del governo nazionale, davvero poco in sintonia con il rispetto delle 
convenzioni internazionali per la tutela dei diritti umani. E abbiamo anche 
proposto strumenti alternativi come la concessione temporanea dei permessi 
di soggiorno, che avrebbero evitato anche recenti e gravi disordini». «Per 
questo - conclude il capogruppo Pd - non saremo mai complici di politiche 
che abbiamo bocciato in partenza».




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