[Redditolavoro] Fw: intorno allo "Sciopero delle donne"

cobasta cobasta at libero.it
Thu Mar 10 16:48:56 CET 2011


----- Original Message ----- 
From: "MFPR" <mfpr at libero.it>
Sent: Thursday, March 10, 2011 4:46 PM
Subject: intorno allo "Sciopero delle donne"


Sono circolati su internet soprattutto l'8 marzo, e non solo alcuni articoli
e messaggi dai quali viene fuori in alcune forme  che almeno l'idea dello
"sciopero delle donne" , da noi lanciato,
inizia a passare... !

Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario


http://www.lombardianews.it/milano/articolo/uno-sciopero-donne-farci-sentire-
58673.html

Milano: "Uno sciopero delle donne per farci sentire"

 «Il problema è che se le donne si fermassero per un’intera giornata, uno
sciopero di tutta la popolazione femminile di questo paese, allora si che 
forse la nostra importanza verrebbe
riconosciuta» commenta Lella Costa, attrice, volto televisivo e icona delle
rivendicazioni sociali in materia, ai margini della tavola rotonda “Uguali e
diverse: una prospettiva per lo sviluppo”, organizzata dall’ISMO a Milano
proprio in occasione della festa della donna.
«Madri, mogli, figlie: sono loro oggi a portare sulle proprie spalle quasi
tutto ciò che ruota intorno, oggi, alla famiglia,
dai piccoli da portare a scuola agli anziani da accudire, sopperendo a tutte
le mancanze dello Stato» continua Lella Costa, «ci siamo posti degli
standard molto alti, forse troppo, e per mantenerli corriamo tutto il giorno 
da una
parte all’altra»....

Fonte: Redazione
Martedì 8/03/2011


http://www.corriere.it/cronache/10_marzo_07/Propongo-lo-sciopero-delle-mogli-
caterina-soffici_02dd2a34-29c1-11df-8fa3-00144f02aabe.shtml


Riprendiamoci le mimose
LA PROVOCAZIONE

Propongo lo sciopero delle mogli

E se le donne incrociassero le braccia? Immaginate uno sciopero delle donne
invisibili, quelle che ogni giorno fanno andare avanti l’Italia, ma nessuno
se ne accorge. Immaginate che decidessero di non eseguire lavori domestici,
di cura di bambini e anziani, di disabili e malati. Immaginate che le donne 
si
astenessero insomma da quelle attività non retribuite che svolgono
quotidianamente. Ore di lavoro invisibile, che non entra nel Prodotto
Interno Lordo, e quindi non è monetizzato né riconosciuto. Se anche gli
immigrati hanno manifestato per rivendicare il proprio ruolo nella tenuta 
delle nostra
società, sarebbe interessante vedere quanto velocemente si arriverebbe alla
paralisi nazionale senza il lavoro delle donne invisibili.

... Uno sciopero del genere avrebbe conseguenze più
devastanti di qualsiasi altra protesta mai vista in Italia. I disagi
provocati dai taxisti? Gli agricoltori contro le quote latte? Le aquile
selvagge di Alitalia? I treni fermi sotto Natale? I camalli di Genova? Il 
caos quando
non vanno i mezzi pubblici? Niente al confronto con quello che accadrebbe se
le donne non lavorassero più quei milioni di ore che ogni italiana svolge
gratis, all’interno della famiglia e della società, per amore, per dedizione
o semplicemente perché non può farne a meno, in assenza di servizi o altre
persone a cui delegare. Quintali di biancheria sporca si accumulerebbero
dentro le lavatrici, i frigoriferi rimarrebbero vuoti e le dispense
agonizzanti, si consumerebbero decine di migliaia di cene a base di pizzette 
surgelate,
hamburger e patatine fritte take away (con buona pace di Veronesi e dei
nutrizionisti), frotte di bambini sarebbero abbandonati ai servizi sociali.
E poi ancora centinaia di migliaia di letti da rifare, camicie non stirate e
frigoriferi vuoti, dispense agonizzanti, case invase dai topi e dalle
formiche, un esercito di anziani e disabili ricoverati in ospedale. Uno
scenario da Day After, dove alla fine i sopravvissuti direbbero: ah, non ci 
eravamo
accorti, ma siete fondamentali. Non ci eravamo accorti che ogni giorno una 
donna
italiana lavora un’ora, venti minuti e mezzo più di un uomo (dati Ocse
2009). Che in un anno fanno 444 ore, ossia 55,5 giornate lavorative di otto 
ore. In breve,
ogni uomo italiano è come se avesse due mesi di ferie in più rispetto a una
donna...

Caterina Soffici
07 marzo 2010
__________

http://news.search.ch/inland/2011-03-08/appello-per-uno-sciopero-delle-donne.
mobile

Testo della notizia - Nazionale
Appello per uno sciopero delle donne 8.3.2011 17:06

Le disparità salariali fra i sessi sono ancora una realtà, 30 anni dopo
l'adozione dell'articolo costituzionale sull'uguaglianza ed è per questa
ragione che martedì, giornata internazionale della donna, i sindacati hanno
lanciato un appello in favore di una giornata di azione e di sciopero, il 14
giugno. Tra le rivendicazioni figurano l'aumento degli stipendi minimi, più
asili nido e il congedo paternità. La retorica domanda è: "Perché le donne
dovrebbero accettare di guadagnare, in media, il 9,4% in meno se hanno
identiche formazione, funzione, posizione ed esperienza professionale?"

__________


http://it-it.facebook.com/group.php?gid=389249171728

SCIOPERO GENERALE DELLE DONNE
...Oggi in Italia le donne continuano ad essere discriminate, maltrattate,
emarginate sul lavoro , nella società e soprattutto in politica. Nessuno ci
rappresenta. E io voglio dire BASTA con uno sciopero generale che ci unisca 
e ci ridia
forza e determinazione per cambiare la condizione delle donne oggi in 
Italia. Per
dire che non ci siamo FERMATE ma che crediamo ancora nei nostri diritti,
quelli acquisiti e quelli ancora da acquisire. Per ribadire che non siamo 
merce di
scambio, non siamo oggetti sessuali, non siamo disposte a subire
l'indifferenza e la superficialità con cui ci tratta questo governo!
SCIOPERO GENERALE per dire che le donne in Italia sono forti e URLANO il 
loro stato di diritto. il
2 GIUGNO (ma è già festa) il giorno in cui le 1946 le donne votarono in
Italia per la prima volta. o il 17 Maggio data del referendum per l'aborto.
COSTRUIAMO UNA CATENA DI DONNE ITALIANE che non vogliono arrendersi. LA
CATENA ROSA!

Informazioni di contatto E-mail:chiaragnello at yahoo.it






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