[Redditolavoro] denunciano la mancanza di sicurezza

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Thu Mar 10 17:40:25 CET 2011


Conferenza stampa Pisa 9 marzo 2011 ore 16:00
Con la sicurezza e la salute dei lavoratori non si scherza

Sulle Lotte intraprese dai ferrovieri in difesa della sicurezza dei 
lavoratori e dei cittadini sono stati prodotti numerosi materiali, perfino 
film (un dvd è acquistabile anche attraverso il sito 
www.quandocombattonoglielefanti.com).

La conferenza stampa di oggi si prefigge due obiettivi:

denunciare quanto accade in ferrovia alla opinione pubblica perché è in 
gioco la sicurezza di milioni di utenti che ogni giorno salgono sui treni

rilanciare le iniziative per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro 
portandole dai luoghi di lavoro alla società civile perché si amplifichi l'eco 
della denuncia e sia intrapresa una mobilitazione ampia, sindacale, sociale, 
politica e civile

Pochi sanno che in ferrovia , e ormai in molti altri luoghi di lavoro, non 
viene neppure rispettato il diritto di sciopero sancito dalla Costituzione, 
infatti n occasione degli scioperi , con un comportamento a dir poco 
antisindacale, i treni sono mossi da quadri aziendali in sostituzione dei 
ferrovieri che aderiscono alla protesta.
Il ministro Matteoli, dal canto suo, ha recentemente "giustificato" l'uso 
dell'esercito con la concomitanza di uno sciopero indetto nel trasporto 
aereo e con la tutela del diritto costituzionale alla mobilità dei 
cittadini, strano che a dirlo sia l'esponente di una maggioranza Governativa 
impegnata ogni giorno nella cancellazione delle parti più avanzate della 
Carta Costituzionale . E sul diritto di sciopero è ferma in Parlamento una 
proposta di legge Governativa finalizzata a cancellare lo sciopero prima nel 
settore dei trasporti per poi allargarsi ad altri settori.
Così, sono stati così licenziati ferrovieri per avere pubblicamente 
denunciato la mancanza di sicurezza sui treni o per essersi rifiutati di 
salire su mezzi non idonei. La formula usata da Trenitalia è stata "il venir 
meno del rapporto di fiducia"
A sostegno di tutti i licenziati in Ferrovia è nata la Cassa di solidarietà 
tra i Ferrovieri (per maggiori informazioni www.casofs.org)

La conferenza stampa di oggi offre alla opinione pubblica alcuni elementi di 
analisi e di valutazione

Pochi sanno cosa sia l'ANSF, Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria. 
Istituita sulla base dell'articolo 4 del Decreto legislativo 10 agosto 2007, 
n. 162, l'Agenzia è preposta alla sicurezza del sistema ferroviario 
nazionale e svolge i compiti e le funzioni per essa previsti dalla direttiva 
2004/49/CE con competenza per l'intero sistema ferroviario nazionale, 
insomma ha un compito rilevante come "definire l'intero quadro normativo in 
materia di sicurezza\circolazione ferroviaria" con cui le Imprese 
ferroviarie debbono addestrare il personale al rispetto delle stesse. Queste 
regole sul trasporto ferroviario sono paragonabili al codice della strada 
per il trasporto su gomma
Trenitalia emana abitualmente disposizioni interne con la dicitura che esse 
"integrano" le istruzioni dell'ANSF, cosa del tutto illegittima e non 
possibile secondo quanto stabilito dalle norme vigenti. Il personale 
interessato va in confusione e non sa se privilegiare l'obbedienza alle 
istruzioni o alle disposizioni interne dell'Impresa, giacché questa ha sui 
dipendenti il potere disciplinare e le sanzioni, anche pesanti (si veda il 
licenziamento del capotreno Sandro Giuliani), sono frequenti.
Nell'emanare la disposizione DEIF 23.0 del 06.05.2010 non è chiaro se, 
volontariamente o involontariamente, Trenitalia confonda l'affidamento dei 
treni con l'affidamento dei mezzi di trazione (locomotive) che rappresentano 
situazioni molto diverse con regole diverse. Se l'errore è volontario se ne 
deduce che l'obiettivo può solo essere quello di costringere il capotreno ad 
abbandonare una postazione con obblighi di sicurezza per anteporre a questi 
i propri interessi commerciali; se invece è involontario la cosa preoccupa 
ancora di più perché significa che le disposizioni di Trenitalia sono 
affidate a gente che è la prima a non capire il contenuto delle istruzioni 
ANSF a cui deve scrupolosamente attenersi nonché vigilare affinché vengano 
osservate dal proprio personale.
Qualunque possa essere il caso, appare chiaro che Trenitalia confonda le 
regole destinate al personale di sicurezza (che ha giurato fedeltà alla 
nazione secondo l'art.54 della Costituzione e non all'amministratore 
delegato) allo scopo di costringerlo ai comportamenti desiderati solamente 
in virtù del proprio potere sanzionatorio. Nel caso del licenziamento del 
capotreno Sandro Giuliani, la Procura della Repubblica non ha ancora 
valutato l'imputazione di turbativa di pubblico servizio, sebbene Trenitalia 
gliela abbia invece subito addebitata nella contestazione.
A livello nazionale, un anno fa, sono stati licenziati 12 colleghi in 
apprendistato professionalizzante. Assunti con contratti favorevoli solo a 
Trenitalia e formati per il loro lavoro sono stati messi alla porta per aver 
maturato troppe giornate di infortunio (anche in seguito ad aggressione) o 
di malattia o per aver preteso, come il capotreno di Pisa Fabrizio Citi, il 
rispetto delle norme di sicurezza o dell'orario di lavoro.

Nel nostro paese sono troppi gli infortuni sul lavoro soprattutto negli 
appalti e nelle regioni meridionali. C'è poco da stare allegri di fronte ai 
dati dell'Inail (relativi al 2010 e resi noti solo pochi giorni or sono) su 
morti e infortuni sul lavoro. Se da un lato esiste una flessione dell'1,9% 
degli infortuni in complesso rispetto al 2009 (da 790 mila casi a 775 mila 
casi) e del 6,9% degli infortuni mortali (da 1053 a 980) , dobbiamo 
registrare un considerevole calo dell'occupazione e delle ore effettivamente 
lavorate a cui si aggiungono le ore di cassa integrazione fino al blocco 
degli straordinari. Lavorando meno ore e diminuendo gli organici, il numero 
degli infortuni e dei morti statisticamente non può che diminuire, anche se 
rimane altissima l'incidenza sul numero effettivo della forza lavoro, come 
numerosi sono gli infortuni non denunciati che sfuggono ad ogni statistica.
Presenti:
Sandro Giuliani - Licenziato FS
OrSA - Organizzazione Sindacati Autonomi e di Base TOSCANA
RLS - Rappresentanti alla sicurezza CoBAS -



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