[Redditolavoro] Morì in banchina..A giudizio la Culmv
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Tue Jun 7 16:28:29 CEST 2011
Morì in banchina
la morte di un operaio in porto tre anni fa, rinviato a giudizio per
omicidio colposo il rappresentante della Compagnia responsabile di non aver
applicato le misure di sicurezzadi MARCO PREVE
Oggi il gip Massimo Cusatti ha rinviato a giudizio il console della Culmv
Antonio Benvenuti per omicidio colposo. La Procura -pm Biasgio Mazzeo e
Piercarlo Degennaro - lo ritiene responsabile della morte di un camallo,
socio della Compagnia, precipitato per 20 metri sulla banchina dal ponte
della Mol Renaissance, una portacontainer con bandiera liberiana ormeggiata
in porto il 29 febbraio 2008. "Non sono state applicate tutte le misure di
sicurezza imposte dalla legge", sostiene il pm Di Gennaro.
Fabrizio Cannonero, 40 anni, era figlio di un camallo a sua volta morto sul
lavoro. Come accertato subito dagli ispettori dell'Ufficio prevenzione della
Asl, sulla nave non erano state applicate tutte le necessarie misure di
sicurezza. La squadra stava procedendo al derizzaggio (sbloccare i fermi)
dei container impilati.
Sul ponte a poppa Cannonero e un compagno stavano sganciando la "rizza"
ovvero una lunga e pesante asta di ferro che assicura i contenitori.
Cannonero, spostato sullo spigolo esterno, stava liberando l'ultimo fermo
dell'asta quando ha probabilmente perso l'equilibrio. Se lungo il parapetto
fossero state collocate tutte le ringhiere rimovibili, e non solo una, lui
non sarebbe volato. Per l'incidente era stato iscritto nel registro degli
indagati anche il console della Culmv, Paride Batini, responsabile della
sicurezza della Compagnia.
Solo di recente, e dopo una dura lettera d'accusa spediat a Repubblica, la
moglie e il figlio Alessio di 7 anni del camallo hanno ricevuto un
risarcimento dalla compagnia assicuratrice della Culmv. Si parla di circa
mezzo milione di euro.
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