[Redditolavoro] processo eternit .. un sindaco corrotto

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Tue Jun 7 16:21:51 CEST 2011


Eternit, Schmidheiny versa 2 milioni
Cavagnolo ritira la parte civileIl Comune, il cui sindaco arrestato per il 
recente scandalo sanitario si è dimesso il 28 maggio, ha accettato l'assegno 
del miliardario svizzero: "Equivale a un anno di bilancio, finanzieremo la 
bonifica dall'amianto"di LORENZA PLEUTERI

 Raffaele Guariniello, pm del processo Eternit
 Rimasta senza il sindaco dimissionario Franco Sampò, agli arresti 
domiciliari perché coinvolto nell'ultima inchiesta sulla sanità, 
l'amministrazione comunale di Cavagnolo ha accettato l'offerta arrivata dai 
legali che difendono il multimiliardario svizzero Stephan Schmidheiny, a 
processo per la strage dell'Eternit assieme al barone belga Louis De 
Cartier: un assegno da due milioni di euro, ritirato ieri dal vicesindaco 
Massimo Fiorindo e depositato in tesoreria, in cambio della revoca della 
costituzione di parte civile. Il Comune resta parte civile contro il 
coimputato, così come i familiari dei 106 morti contati nel piccolo paese, i 
56 malati, le decine di persone che chiedono di vedersi riconoscere il 
"danno di pericolo", lo stesso che hanno subito gli scampati della Thyssen.

"La proposta ci è arrivata qualche settimana fa  -  racconta il vicesindaco 
Fiorindo  -  e aveva una scadenza. Avremmo dovuto decidere entro il 14 
giugno, quando il processo riprenderà con l'inizio della discussione da 
parte della pubblica accusa. Prendere o lasciare, insomma. Ci siamo 
consultati con il legale scelto dalla precedente amministrazione, Sergio 
Bonetto, e abbiamo deciso di accettare. Questi soldi, pari al nostro 
bilancio di un anno, ci sono sembrati un risultato concreto e tangibile. 
Verranno utilizzati per la bonifica. E la nostra revoca di parte civile, per 
un solo imputato, non incide per nulla sui diritti e sulle scelte dei 
singoli abitanti in giudizio".

La popolazione, per stessa ammissione del "reggente", non è stata 
consultata. L'arresto del primo cittadino, accusato di aver truccato un asta 
per favorire il re delle cliniche private Piero Camerlengo, ha solo 
rimandato l'ok. Sampò ha dato le dimissioni il 28 maggio, innescando il 
conto alla rovescia che porterà al commissariamento del comune. La giunta 
orfana del sindaco  -  "nel pieno possesso delle sue funzioni", garantisce 
il vice  -  si è riunita due giorni dopo e ha deliberato per l'accettazione 
del "risarcimento" e il passo indietro al processo. "Siamo vicini alla cifra 
che verosimilmente avremmo potuto ottenere in sentenza  -  aggiunge 
l'avvocato Bonetto  -  e non è poco, se consideriamo che per la strage della 
Thyssen al Comune di Torino è stato riconosciuto un milione e mezzo. Il 
denaro nel nostro caso c'è già, è pronto per essere investito a favore della 
collettività".

Soddisfatto è anche il legale che coordina il pool schierato a difesa di 
Schmidheiny, il professore Astolfo Di Amato di Roma, venuto a Torino per 
consegnare personalmente l'assegno al vicesindaco Fiorindo, arrivato in 
studio con un vigile urbano come scorta. "Il nostro cliente  -  prova a 
convincere il principe del foro  -  ha ritenuto semplicemente di fare un 
gesto giusto. No, il suo non è stato un calcolo cinico  -  respinge 
l'obiezione, visto che chi risarcisce i danni ha un'attenuante, in caso di 
condanna  -  L'obiettivo è la realizzazione di interventi di carattere 
sociale".

A Cavagnolo in pochi hanno accettato la somma offerta dall'imputato 
svizzero, mai personalmente, a familiari delle vittime e malati. In 300 
hanno invece sottoscritto una petizione di sostegno al sindaco arrestato e 
dimissionario, che per colpa dell'amianto ha perso il padre, la madre e un 
fratello. "Raccoglievano le firme dal giornalaio  -  racconta il 
predecessore Remigio Lazzaro, dal '73 al '90 al timone del comune, 2.408 
anime censite all'anagrafe  -  e ci ho aggiunto anche la mia".




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