[Redditolavoro] Fuori la polizia dalle Università

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Tue Jan 18 19:57:46 CET 2011


Fuori la polizia dalle Università
Il gravissimo atto repressivo perpetrato dal rettore dell'Università della
Calabria, in collaborazione con accondiscendenti apparati dello Stato, ai
danni della comunità universitaria e del movimento studentesco, merita una
dura condanna.

(18 Gennaio 2011)

Il gravissimo atto repressivo perpetrato dal rettore dell'Università della
Calabria, in collaborazione con accondiscendenti apparati dello Stato, ai
danni della comunità universitaria e del movimento studentesco, merita una
dura condanna.
Impedire lo svolgimento di un'assemblea pubblica convocata dagli studenti
nella loro aula magna, attraverso un cordone di forze dell'ordine, è
esemplificativo delle condizioni di agibilità democratica all'interno
dell'ateneo ed in generale rispecchia a pieno la deriva autoritaria che
contagia da tempo le istituzioni di questo paese, a tutti i livelli.
Non esistono motivazioni plausibili per giustificare lo schieramento del
reparto celere della polizia di stato, affiancato da carabinieri e digos,
all'interno del campus universitario.
È inammissibile impedire lo svolgimento di una discussione tra studenti,
ricercatori e docenti all'interno dell'ateneo che essi vivono
quotidianamente e di cui sono la linfa vitale.
Non si tratta di un caso isolato.
Già il 15 gennaio di due anni fa, in occasione dell'inaugurazione dell'anno
accademico, il nostro "longevo" rettore-padrone ebbe modo di riempire
l'ateneo di forze dell'ordine, tramutandolo di fatto in un campo di
battaglia con tanto di cecchini sui tetti. Una militarizzazione che aveva lo
scopo di svilire l'università, ridotta a vetrina del consueto carosello
politico-istituzionale (alla presenza eccezionale dal presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano), e di oscurare l'opposizione al governo e la
forte mobilitazione presente all'Unical.
Ma il dispiegamento delle forze dello stato all'interno di un campus non
rappresenta certo una vicenda circoscritta al solo contesto calabrese e
universitario.
Dall'Università ai rifiuti, dalle fabbriche alle zone terremotate, la spinta
di opposizione e resistenza sociale, proveniente da ampie fasce di
popolazione, sta inducendo le istituzioni italiane ad una netta
capitolazione autoritaria tesa a preservare i privilegi della casta
economica del paese e dell'intero occidente.
Lo smantellamento progressivo e sistematico dello stato sociale, la
distruzione del diritto al sapere e l'asservimento della libera conoscenza
al mercato del lavoro, la precarietà e la ricattabilità sistemica di cui
sono vittime intere generazioni, rendono la situazione ormai insostenibile.
Il Partito Comunista dei Lavoratori appoggia e sostiene l'autodeterminazione
e l'autodifesa degli studenti nei confronti degli attacchi di un governo
reazionario e dei suoi apparati repressivi: solo una mobilitazione ad
oltranza, che riesca ad unire le ragioni degli studenti alle istanze di
lotta dei movimenti territoriali e di tutto il mondo del lavoro, permetterà
il riscatto sociale necessario ad impedire la riproposizione di simili,
deprecabili, episodi.

Partito Comunista dei Lavoratori - Sezione di Cosenza

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