[Redditolavoro] CONTRO LE MISURE LACRIME E SANGUE "LACRIME ESANGUE" DEL GOVERNO DEI BANCHIERI

matilde matilde at inventati.org
Mon Dec 5 09:02:58 CET 2011


quote: " lavoratori, pensionati e giovani non accetteranno di pagare i costi della crisi del capitalismo. "

il problema è che i lavoratori non si fanno da loro la busta paga e l'accredito, idem i pensionati, e moltissimi giovani non se la aspettano nemmeno. 

Sulla mobilitazione immediata sono assolutamente d'accordo ma con parole d'ordine diverse: reddito minimo garantito per chi non lavora e per raggiungere un livello decente di sostegno di contrasto alla povertà e all'imbarbarimento del lavoro sottopagato e irregolare. 

Dato che questo concetto è ormai assodato, e dichiarata l'intenzione, si dovrebbe premere sull'acceleratore in questo senso, per dare così fiato all'economia. 
Le giuste osservazioni sul persistere di privilegi (pensioni e liquidazioni esagerate ad es.) certamente vanno sostenute perchè vengano trasferite queste risorse a vantaggio del Fondo di solidarietà per i più poveri. 
Il contro mi sembra inapplicabile, lottare per è urgentissimo: non si può aspettare, come Bonanni dice. 
Ciò che temo è una posizione contraria al reddito minimo perchè di  contrasto a posizioni di rendita all'interno degli stessi sindacati maggioritari. Nel momento in cui CISL scelse di chiamare associazione e non sindacato l'ALAI (i sindacati non vanno più, si diceva, meglio chiamarsi associazione per attirare iscrizioni) iniziò l'assalto al mercato della precarietà da parte di numerose sigle e ora l'unica uscita di sopravvivenza per queste è che siano proprio le agenzie a gestire le assunzioni e il ricollocamento specializzandosi sempre più per settori, sostituendo il generalismo abbastanza inconcludente dei centri per l'impiego. 
Questo è il loro sbocco futuro, e se leggete bene il testo Ichino ve ne accorgerete. 
Personalmente ho sperimentato co.co.pro. e sonmministrazione e devo dire che con il secondo tipo di impiego sono stata molto più garantita, ma il problema rimaneva l'ansia da rinnovo e il rischio di non raggiungere le 52 settimane: se il reddito minimo garantito mi fosse stato garantito in ogni caso, sarei stata molto più serena nella ricerca di altro lavoro. Parola d'ordine secondo me dovrebbe essere anche il recupero della serenità di copertura, che poi significa anche copertura delle rate di debito verso banche e altri creditori per le spese necessarie, cosa vista favorevolmente dai banchieri. Su questo punto saranno naturalmente nostri alleati. 
Reddito minimo garantito per tutti quindi, la rivendicazione proponibile e necessaria per uscire dalla crisi.

Matilde 
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