[Redditolavoro] Brindisi: no sala intitolata al fascista Manco
procomta
ro.red at libero.it
Mon Dec 5 08:56:49 CET 2011
Brindisi: no sala intitolata al fascista Manco
L’ANPI Provinciale di Brindisi si fa promotrice del seguente appello col
quale si richiede che il Commissario Prefettizio Pezzuto receda dalla sua
decisione di intitolare la sala di rappresentanza comunale a Clemente Manco.
Con questo appello intendiamo coinvolgere l’intera società civile in una
raccolta di firme e a tutte le iniziative atte a respingere un atto che,
violando le dialettiche del confronto democratico e della condivisione
sulle scelte riguardanti la nostra città, cancella lo stesso suo passato di
aver dato i natali ad uomini che tanto hanno sacrificato per la democrazia e
la libertà del nostro paese. Chiediamo a partiti, sindacati, associazioni e
semplici cittadini di firmare e far proprio quest’appello facendolo
circolare.
Comitato provinciale ANPI Brindisi
Via Umbria 24 , 72100 Brindisi
anpibrindisi at libero.it http://www.anpibrindisi.it/
APPELLO
NO ALLA SALA MANCO
Appello ai cittadini di Brindisi, a tutti i partiti e le forze politiche
democratiche, ai sindacati, alle associazioni e alla società civile di
questa città,
Non è rispettoso dei condivisi principi di democrazia e di vivere civile,
contenuti nella Costituzione che è legge da cui trae fondamento la nostra
Repubblica, intitolare la sala di rappresentanza comunale nella sede di
Palazzo Nervegna, ad una persona quale Clemente Manco che sempre si è
considerata fascista, in incoerenza con la sua adesione alla repubblica di
Salò e al governo “fantoccio” creato dagli occupanti nazisti, pieno di
assassini, avventurieri e criminali di guerra.
Non è corretto titolare una sala del nostro Comune ad un uomo che si è
sempre schierato contro tali principi fondamentali e condivisi e che, anzi,
negli anni successivi alla caduta del regime fascista, spesso per ragioni di
ordine politico ne ha fatto apologia, avendo in spregio i valori della
Costituzione democratica e antifascista e della Repubblica.
Non è stato riguardoso dei brindisini e della tradizione di procedure
democratiche trasparenti, il metodo del sindaco uscente Domenico Mennitti
che, senza nessuna vera consultazione democratica, ha formulato la
“intitolazione” , condizionando la susseguente delibera del commissario e
mostrando di non essersi mai del tutto allontanato dalla formazione politica
di provenienza ( la stessa di Manco).
Non si può paragonare la storia politica di Manco a quella, per esempio,
del partigiano Vincenzo Gigante o delle tante personalità democratiche
locali che contribuirono nel primo dopoguerra alla ricostruzione politica,
economica e sociale della città, quali Francesco Lazzaro, Vittorio
Palermo, Guglielmo Cafiero,Donato Ruggiero, Pietro Sala, Giovanni
Stefanelli, Felice Assennato, Arturo Sardelli, Beniamino Andriani , Antonio
Caiulo e che, avendo contribuito all’onore e all’orgoglio di Brindisi,
sarebbero degne che gli si intitoli quella sala o altri luoghi pubblici.
A nome di tutta la città di Brindisi, si chiede che il Commissario
prefettizio receda dalla sua decisione.
( Segue firma e/o sigla di organizzazione,incarico, ecc )
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Nota: per invio firme tramite mail, inviarle a anpibrindisi at libero.it
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