[Redditolavoro] RIVOLTA DEL CARA BARI: DIVIDERE PER MEGLIO REPRIMERE

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Sun Aug 7 11:14:37 CEST 2011


 RIVOLTA DEL CARA BARI: DIVIDERE PER MEGLIO REPRIMERE
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> Mentre in termini burocratici dal vice questore Bellomo vengono
> comunicati agli immigranti del Cara di Bari i punti delle micro
> decisioni prese dal vertice di mercoledì, in un clima che a piccole
> concessioni (la carotina) si uniscono maxi minacce (il bastone) ove gli
> immigrati osassero riprendere la loro ribellione, le Istituzioni
> nazionali e locali sono impegnate nella repressione e rappresaglia.
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> Sono cominciati gli interrogatori, ma la novità è la divisione degli
> immigrati tra il carcere di Trani, dove sono rinchiusi 15 e quello di
> Bari, 13. Questa divisione rispecchia più o meno esattamente la nuova
> manovra repressiva che gli immigrati devono fronteggiare, quella della
> divisione tra presunti organizzatori e altri immigrati che sarebbero
> stati costretti con la forza a partecipare alla rivolta. Gli
> “organizzatori” sarebbero quelli del Mali, Costa d'Avorio e Ghana, i
> “costretti”, indiani, pachistani, del Bangladesh.
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> Si tratta di una linea da respingere risolutamente, anche legalmente, e
> che trova una sponda anche nella illusione presente sia in qualche
> legale sia in alcuni antirazzisti che così si ridurrebbero i danni,
> quando in realtà essa aggraverebbe solo la posizione di alcuni, fermo
> restando la repressione degli altri arrestati e una nuova ondata di
> denunce e arresti prevedibili.
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> L'obiettivo su cui lavora la Magistratura è sempre quello: l'esistenza
> di un piano di rivolta programmato scientificamente per un processo di
> rappresaglia esemplare, a cui seguirebbe l'espulsione di centinaia di
> immigrati.
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> Gli immigrati hanno già spiegato con la pratica della loro rivolta, con
> testimonianze rese ai giornali di come la rivolta sia stata voluta da
> tutti, di come la resistenza, la divisione dei compiti in essa, sia nata
> sul campo a fronte dei lacrimogeni e dell'aggressione poliziesca.
>
> La realtà comunque è che si vuole nascondere la prima verità: sono gli
> immigrati parte lesa, lo Stato, le istituzioni operanti in questo campo, i
> colpevoli di inosservanza del diritto all'asilo, al rapido esame delle loro
> domande (35 giorni), a fronte di masse di immigrati che hanno rischiato la
> vita per arrivare sulle nostre coste.
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> Come si fa a non vedere il nesso che esiste tra la risposta alla rivolta
> del Cara e la tragedia dei barconi che produce così tante vittime di una
> guerra che si combatte in Libia coi bombardamenti e che la Nato continua nel
> Mar Mediterraneo con la mancata assistenza ad uccidere?
>
> Ora basta! Gli immigrati arrestati devono essere liberati!
>
> Questo processo non sa da fare e se si terrà deve essere un processo ai
> veri responsabili della rivolta, lo Stato, il governo, il Ministero
> degli Interni, le presunte organizzazioni dedite alla difesa degli
> immigrati.
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