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<blockquote style="BORDER-LEFT: #ccc 1px solid; MARGIN: 0px 0px 0px 0.8ex; PADDING-LEFT: 1ex" class="gmail_quote">RIVOLTA DEL CARA BARI: DIVIDERE PER MEGLIO REPRIMERE<br><br>Mentre in termini burocratici dal vice questore Bellomo vengono<br>
comunicati agli immigranti del Cara di Bari i punti delle micro<br>decisioni prese dal vertice di mercoledì, in un clima che a piccole<br>concessioni (la carotina) si uniscono maxi minacce (il bastone) ove gli<br>immigrati osassero riprendere la loro ribellione, le Istituzioni<br>
nazionali e locali sono impegnate nella repressione e rappresaglia.<br><br>Sono cominciati gli interrogatori, ma la novità è la divisione degli<br>immigrati tra il carcere di Trani, dove sono rinchiusi 15 e quello di<br>Bari, 13. Questa divisione rispecchia più o meno esattamente la nuova<br>
manovra repressiva che gli immigrati devono fronteggiare, quella della<br>divisione tra presunti organizzatori e altri immigrati che sarebbero<br>stati costretti con la forza a partecipare alla rivolta. Gli<br>“organizzatori” sarebbero quelli del Mali, Costa d'Avorio e Ghana, i<br>
“costretti”, indiani, pachistani, del Bangladesh.<br><br>Si tratta di una linea da respingere risolutamente, anche legalmente, e<br>che trova una sponda anche nella illusione presente sia in qualche<br>legale sia in alcuni antirazzisti che così si ridurrebbero i danni,<br>
quando in realtà essa aggraverebbe solo la posizione di alcuni, fermo<br>restando la repressione degli altri arrestati e una nuova ondata di<br>denunce e arresti prevedibili.<br><br>L'obiettivo su cui lavora la Magistratura è sempre quello: l'esistenza<br>
di un piano di rivolta programmato scientificamente per un processo di<br>rappresaglia esemplare, a cui seguirebbe l'espulsione di centinaia di<br>immigrati.<br><br>Gli immigrati hanno già spiegato con la pratica della loro rivolta, con<br>
testimonianze rese ai giornali di come la rivolta sia stata voluta da<br>tutti, di come la resistenza, la divisione dei compiti in essa, sia nata sul campo a fronte dei lacrimogeni e dell'aggressione poliziesca.<br><br>
La realtà comunque è che si vuole nascondere la prima verità: sono gli<br>immigrati parte lesa, lo Stato, le istituzioni operanti in questo campo, i colpevoli di inosservanza del diritto all'asilo, al rapido esame delle loro domande (35 giorni), a fronte di masse di immigrati che hanno rischiato la vita per arrivare sulle nostre coste.<br>
<br>Come si fa a non vedere il nesso che esiste tra la risposta alla rivolta del Cara e la tragedia dei barconi che produce così tante vittime di una guerra che si combatte in Libia coi bombardamenti e che la Nato continua nel Mar Mediterraneo con la mancata assistenza ad uccidere?<br>
<br>Ora basta! Gli immigrati arrestati devono essere liberati!<br><br>Questo processo non sa da fare e se si terrà deve essere un processo ai<br>veri responsabili della rivolta, lo Stato, il governo, il Ministero<br>degli Interni, le presunte organizzazioni dedite alla difesa degli immigrati.<br>
<br><br>______________________________<u></u>_________________<br>Redditolavoro mailing list<br><a href="mailto:Redditolavoro@lists.ecn.org" target="_blank">Redditolavoro@lists.ecn.org</a><br><a href="http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro" target="_blank">http://lists.ecn.org/mailman/<u></u>listinfo/redditolavoro</a><br>
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