[Redditolavoro] Fw: proposta manifestaz naz a napoli
procomta
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Fri Apr 1 13:31:33 CEST 2011
aderisce proletari comunisti taranto
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Sent: Friday, April 01, 2011 1:30 PM
Subject: proposta manifestaz naz a napoli
Appello per una Manifestazione Nazionale contro la guerra in Libia a Napoli
il 16 aprile
Venerdì 01 Aprile 2011 10:44 Assemblea napoletana contro la guerra
.L'Italia
che a parole ripudia la guerra si è lanciata in una nuova aggressione
militare a senso unico, come le precedenti, questa volta contro la Libia che
rappresenta la "nostra" quarta sponda. La quinta in vent'anni, la terza nel
giro di un decennio in cui si è persa ogni remora nei confronti
dell'intervento
bellico.
Ma a differenza delle altre occasioni pochi sembrano indignarsi, pochi
alzano la voce per gridare che questa, come già altre guerre, ha dei motivi
ben precisi: le immense ricchezze del sottosuolo libico, il gas, il
petrolio, gli affari delle grandi aziende e della grande finanza. Motivi che
stanno causando già centinaia di morti fra i libici, e che ne causeranno
ancora di più, appena l'uranio impoverito, sganciato in quantità, comincerà
a fare effetto. Motivi che potrebbero portare, come già successo nei
Balcani, in Afghanistan o in Iraq, alla devastazione della Libia, alla fine
della sua sovranità, all'occupazione militare di un territorio-chiave per
controllare e addomesticare tutte le rivolte che stanno agitando il Nord
Africa e il mondo arabo.
Come al solito, la prima vittima della guerra è stata la verità: per
giustificare l'uso della forza abbiamo visto squadernarsi tutte le retoriche
guerrafondaie, nelle varianti di destra e di "sinistra". Da un ritrovato e
sfacciato spirito colonialista ("dobbiamo intervenire perché la Libia è casa
nostra") al ritornello della guerra umanitaria ("dobbiamo proteggere la
popolazione contro il tiranno"), passando ovviamente per i cliché razzisti
("dobbiamo intervenire per portare la democrazia ai popoli
sottosviluppati"). Soprattutto si è cercato di neutralizzare l'impatto
emotivo di una nuova guerra, di farla sparire dalla nostra percezione, di
inserirla nel tessuto della quotidianità, parlando di "no-fly zone",
"pattugliamento umanitario", "sostegno ai ribelli".
Dovremmo sapere bene cosa si nasconde dietro questi eufemismi: il profitto
delle multinazionali dell'energia, il desiderio delle potenze occidentali di
accaparrarsi, anche dopo il disastro nucleare giapponese, risorse preziose
in tempo di crisi, la voglia di controllare un pezzo di mondo che si è
risvegliato e cerca da sé la sua libertà. Si interviene in Libia proprio
come si sono sostenuti fino alla fine i regimi di Ben Alì o Mubarack, o come
si appoggia la repressione dei movimenti popolari in Bahrein o nello Yemen.
Ancora una volta il "diritto internazionale" si rivela nei fatti solo la
legge del più forte.
Giusto otto anni fa, contro analoghe menzogne, eravamo in milioni a scendere
in piazza. Oggi il silenzio dei pacifisti e dei movimenti è assordante,
mentre la sinistra istituzionale si nasconde dietro ad una risoluzione ONU
scritta, come già altre volte, ad uso e consumo di USA, Gran Bretagna e
Francia, mentre a spingere per l'intervento ci sono in prima fila il PD ed
il Presidente Napolitano. Ad "opporsi" alla guerra c'è solo la destra
estrema della Lega, che parla di "invasione dei clandestini", lascia marcire
i profughi a Lampedusa, crea strumentalmente un'emergenza umanitaria,
esaspera l'odio contro i più deboli e i "dannati della terra" per
rastrellare voti sotto elezioni.
Forse è giunto il momento di riscattare questa vergognosa Italia, che dal
baciamano a Gheddafi, il "nostro miglior alleato", è passata alle bombe, per
paura di perdere i propri affari in Libia.
È giunto il momento di dire la nostra, mentre riscrivono la storia del
Mediterraneo attraverso le bombe, la violazione dei diritti dei migranti e
la continua militarizzazione del nostro e del loro territorio.
È giunto il momento di affermare che non esistono interessi "nazionali", ma
solo gli interessi degli sfruttati e dei dominati di tutto il mondo contro
quelli dei dominanti e dei regimi di tutto il mondo.
È giunto il momento di proclamare che i popoli, e lo hanno scritto in questi
giorni proprio i tunisini e gli egiziani in rivolta, o si liberano da soli o
non si liberano affatto.
Tutto questo lo vogliamo dire chiaro e forte proprio a Napoli, dove è appena
passato il comando dell'operazione ora a guida NATO. Ed è per questo che
facciamo appello ai movimenti, alle associazioni, ai comitati, alle forze
politiche e sindacali, a tutti i pacifisti coerenti ed a tutti i cittadini a
far crescere in tutta Italia la mobilitazione contro la guerra e costruire
insieme una grande manifestazione nazionale proprio a Napoli, sabato 16
aprile.
Una manifestazione che, schierandosi a fianco del popolo libico e di tutte
le popolazioni in rivolta dell'area, chieda:
. La fine immediata dei bombardamenti e dell'aggressione militare;
. La fine di ogni ingerenza straniera, compresa l'ipotesi di embargo e di
sequestro dei beni libici non meno criminale dell'aggressione militare;
. Il diritto d'asilo per tutti i profughi e i migranti in fuga;
. Il taglio delle spese militari e l'utilizzo di fondi e mezzi per le vere
priorità sociali di un'Italia in crisi: casa, lavoro, servizi sociali,
reddito garantito, provvedimenti a difesa del territorio e dell'ambiente;
Chiediamo a tutte e tutti di diffondere e sottoscrivere quest'appello, per
cercare nelle due settimane che abbiamo davanti di costruire insieme una
grande e determinata manifestazione contro la guerra!
Nel caso questo appello dovesse incontrare come speriamo, il sostegno delle
più significative realtà impegnate nella lotta contro la guerra proponiamo
di tenere il giorno successivo alla manifestazione, domenica 17 aprile, una
Assemblea nazionale del movimento contro la guerra per discutere insieme
come proseguire la lotta contro questa infame politica che va a seminare in
nome dell'umanità e della democrazia morte e distruzione presso altri
popoli, con la vigliacca consapevolezza che questi paesi non hanno nemmeno
le armi per potersi difendere adeguatamente di fronte alle micidiali armi di
distruzione di massa utilizzate.
ASSEMBLEA NAPOLETANA CONTRO LA GUERRA
Per info, adesioni e contatti: assembleanowar.na at gmail.com Questo indirizzo
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