[Redditolavoro] proposta manifestaz naz a napoli

procomta ro.red at libero.it
Fri Apr 1 13:30:46 CEST 2011


Appello per una Manifestazione Nazionale contro la guerra in Libia a Napoli 
il 16 aprile
Venerdì 01 Aprile 2011 10:44 Assemblea napoletana contro la guerra    .L'Italia 
che a parole ripudia la guerra si è lanciata in una nuova aggressione 
militare a senso unico, come le precedenti, questa volta contro la Libia che 
rappresenta la "nostra" quarta sponda. La quinta in vent'anni, la terza nel 
giro di un decennio in cui si è persa ogni remora nei confronti dell'intervento 
bellico.

Ma a differenza delle altre occasioni pochi sembrano indignarsi, pochi 
alzano la voce per gridare che questa, come già altre guerre, ha dei motivi 
ben precisi: le immense ricchezze del sottosuolo libico, il gas, il 
petrolio, gli affari delle grandi aziende e della grande finanza. Motivi che 
stanno causando già centinaia di morti fra i libici, e che ne causeranno 
ancora di più, appena l'uranio impoverito, sganciato in quantità, comincerà 
a fare effetto. Motivi che potrebbero portare, come già successo nei 
Balcani, in Afghanistan o in Iraq, alla devastazione della Libia, alla fine 
della sua sovranità, all'occupazione militare di un territorio-chiave per 
controllare e addomesticare tutte le rivolte che stanno agitando il Nord 
Africa e il mondo arabo.

Come al solito, la prima vittima della guerra è stata la verità: per 
giustificare l'uso della forza abbiamo visto squadernarsi tutte le retoriche 
guerrafondaie, nelle varianti di destra e di "sinistra". Da un ritrovato e 
sfacciato spirito colonialista ("dobbiamo intervenire perché la Libia è casa 
nostra") al ritornello della guerra umanitaria ("dobbiamo proteggere la 
popolazione contro il tiranno"), passando ovviamente per i cliché razzisti 
("dobbiamo intervenire per portare la democrazia ai popoli 
 sottosviluppati"). Soprattutto si è cercato di neutralizzare l'impatto 
emotivo di una nuova guerra, di farla sparire dalla nostra percezione, di 
inserirla nel tessuto della quotidianità, parlando di "no-fly zone", 
"pattugliamento umanitario", "sostegno ai ribelli".

Dovremmo sapere bene cosa si nasconde dietro questi eufemismi: il profitto 
delle multinazionali dell'energia, il desiderio delle potenze occidentali di 
accaparrarsi, anche dopo il disastro nucleare giapponese, risorse preziose 
in tempo di crisi, la voglia di controllare un pezzo di mondo che si è 
risvegliato e cerca da sé la sua libertà. Si interviene in Libia proprio 
come si sono sostenuti fino alla fine i regimi di Ben Alì o Mubarack, o come 
si appoggia la repressione dei movimenti popolari in Bahrein o nello Yemen. 
Ancora una volta il "diritto internazionale" si rivela nei fatti solo la 
legge del più forte.

Giusto otto anni fa, contro analoghe menzogne, eravamo in milioni a scendere 
in piazza. Oggi il silenzio dei pacifisti e dei movimenti è assordante, 
mentre la sinistra istituzionale si nasconde dietro ad una risoluzione ONU 
scritta, come già altre volte, ad uso e consumo di USA, Gran Bretagna e 
Francia, mentre a spingere per l'intervento ci sono in prima fila il PD ed 
il Presidente Napolitano. Ad "opporsi" alla guerra c'è solo la destra 
estrema della Lega, che parla di "invasione dei clandestini", lascia marcire 
i profughi a Lampedusa, crea strumentalmente un'emergenza umanitaria, 
esaspera l'odio contro i più deboli e i "dannati della terra" per 
rastrellare voti sotto elezioni.

Forse è giunto il momento di riscattare questa vergognosa Italia, che dal 
baciamano a Gheddafi, il "nostro miglior alleato", è passata alle bombe, per 
paura di perdere i propri affari in Libia.

È giunto il momento di dire la nostra, mentre riscrivono la storia del 
Mediterraneo attraverso le bombe, la violazione dei diritti dei migranti e 
la continua militarizzazione del nostro e del loro territorio.

È giunto il momento di affermare che non esistono interessi "nazionali", ma 
solo gli interessi degli sfruttati e dei dominati di tutto il mondo contro 
quelli dei dominanti e dei regimi di tutto il mondo.

È giunto il momento di proclamare che i popoli, e lo hanno scritto in questi 
giorni proprio i tunisini e gli egiziani in rivolta, o si liberano da soli o 
non si liberano affatto.

Tutto questo lo vogliamo dire chiaro e forte proprio a Napoli, dove è appena 
passato il comando dell'operazione ora a guida NATO. Ed è per questo che 
facciamo appello ai movimenti, alle associazioni, ai comitati, alle forze 
politiche e sindacali, a tutti i pacifisti coerenti ed a tutti i cittadini a 
far crescere in tutta Italia la mobilitazione contro la guerra e costruire 
insieme una grande manifestazione nazionale proprio a Napoli, sabato 16 
aprile.

Una manifestazione che, schierandosi a fianco del popolo libico e di tutte 
le popolazioni in rivolta dell'area, chieda:

. La fine immediata dei bombardamenti e dell'aggressione militare;
. La fine di ogni ingerenza straniera, compresa l'ipotesi di embargo e di 
sequestro dei beni libici non meno criminale dell'aggressione militare;
. Il diritto d'asilo per tutti i profughi e i migranti in fuga;
. Il taglio delle spese militari e l'utilizzo di fondi e mezzi per le vere 
priorità sociali di un'Italia in crisi: casa, lavoro, servizi sociali, 
reddito garantito, provvedimenti a difesa del territorio e dell'ambiente;

Chiediamo a tutte e tutti di diffondere e sottoscrivere quest'appello, per 
cercare nelle due settimane che abbiamo davanti di costruire insieme una 
grande e determinata manifestazione contro la guerra!

Nel caso questo appello dovesse incontrare come speriamo, il sostegno delle 
più significative realtà impegnate nella lotta contro la guerra proponiamo 
di tenere il giorno successivo alla manifestazione, domenica 17 aprile, una 
Assemblea nazionale del movimento contro la guerra per discutere insieme 
come proseguire la lotta contro questa infame politica che va a seminare in 
nome dell'umanità e della democrazia morte e distruzione presso altri 
popoli, con la vigliacca consapevolezza che questi paesi non hanno nemmeno 
le armi per potersi difendere adeguatamente di fronte alle micidiali armi di 
distruzione di massa utilizzate.


ASSEMBLEA NAPOLETANA CONTRO LA GUERRA


Per info, adesioni e contatti: assembleanowar.na at gmail.com Questo indirizzo 
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