[Redditolavoro] Fatti di Pistoia, un dossier mostra i legami fra questura e fascisti. Scarica il dossier
clochard
spartacok at alice.it
Mon Sep 27 15:43:06 CEST 2010
Sebbene poco sensibile - con distinguo, ovviamente - al tema dell'antifascismo (che non a caso conduce a trovarsi accanto all'Idv, Anpi ecc, e comunque merita una discussione complessa) faccio circolare questo materiale di valida controinformazione.
e
----Messaggio originale----
Da: cristian c.
Data: 25/09/2010 18.22
A: circ.pro.g.landonio at tiscali.it
Ogg: Comunicato + d.
Giovedì 23 Settembre 2010 16:47
Fatti di Pistoia, un dossier mostra i legami fra questura e fascisti. Scarica il dossier
Questa mattina a Livorno si è svolta una conferenza stampa del "Comitato parenti e amici degli arrestati livornesi per i fatti di Pistoia". Il Comitato ha consegnato alla stampa un dossier che mostra attraverso i profili di facebook i legami personali che ci sono in quella città fra esponenti di Casa Pound, poliziotti e esponenti del centrodestra. Nel dossier sono presenti anche alcuni stralci di intercettazioni all'interno della stanza della questura dove erano in stato di fermo le persone prelevate dall'assemblea al Circolo 1 maggio lo scorso 11 ottobre. Da queste intecettazioni, fatte dalla questura senza che gli indagati (poi imputati) ne fossero a conoscenza, emerge che essi stessi non sapessero perchè erano lì.
Non c'è altro da aggiungere se non invitare chi è interessato a leggersi il dossier che spiega senz'altro meglio di qualunque articolo la situazione che si è creata a Pistoia circa un anno fa e che ha portato a processo e a lunghi mesi di misure cautelari 7 persone estranee ai fatti.
red. Senza Soste. 23 settembre 2010
Scarica il dossier http://www.movimentoantagonistalivornese.org/images/stories/dossierquestura.pdf
Il video di presentazione del dossier
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>21.09.10
>
>Processo agli antifascisti a Pistoia: è stato assestato un altro colpo alla
>montatura del Questore Maurizio Manzo!
>Mobilitiamoci in massa per la prossima, e probabilmente conclusiva udienza,
>del 1° ottobre!
>
>Il 17 settembre si è tenuta nel Tribunale di Pistoia l’ennesima udienza del
>processo agli antifascisti accusati dell’irruzione nel covo fascista di
Casa
>Pound. Ormai ad un anno di distanza dagli arresti la montatura ordita dal
>Questore Maurizio Manzo e sostenuta dal PM Luigi Boccia si è completamente
>sgretolata. Un segnale chiaro della difficoltà in cui si trova l’accusa
sono
>state le dimissioni (imposte o volontarie che fossero) del PM Boccia che
ormai
>aveva perso ogni credibilità agli occhi del Tribunale e dell’opinione
pubblica.
>Su di lui in particolare pesa la responsabilità di aver tenuto (facendo
>pressione sui giudici) gli imputati in carcere, agli arresti domiciliari ed
>infine al confino per mesi sulla base di un reato, quello di devastazione e
>saccheggio, che poi si è rivelato inesistente. Il PM ha insistito con
>ostinazione ed arroganza su questa linea persecutoria e antidemocratica,
>nonostante l’atteggiamento scettico del Giudice Costantini e soprattutto
anche
>dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato infondata l’
accusa
>grave di devastazione e saccheggio. Poi con la conferma di questa sentenza
>anche da parte del Tribunale del Riesame di Firenze la linea persecutoria
del
>PM non ha avuto più strada.
>
>Nell’udienza del 17 i nostri avvocati hanno presentato una prova
fotografica
>(il simbolo di Casa Pound dipinto all’interno della pizzeria di Lucarelli e
>Ramondia) che dimostra che anche i due testimoni che il PM ha cercato di
>presentare come “neutri”, altro non sono che fascisti legati a Casa Pound.
> Sono stati sentiti anche gli ultimi due testimoni: ne sono emerse
ulteriori
>denunce delle irregolarità commesse dalla polizia, sempre per tenere in
piedi
>una montatura senza fondamenta. In particolare i testimoni hanno parlato
del
>caso inquietante della fidanzata del consigliere Alessandro Tomasi (che si
>trovava nel covo fascista di Casa Pound quell’11 ottobre) che, senza averne
>alcun titolo, era presente in questura in mezzo ai compagni fermati e che
>pareva proprio “schedarli”, prendendo appunti su un quaderno,
presumibilmente
>per rendere possibili i successivi riconoscimenti (da parte dei tre
fascisti).
>Gli avvocati hanno denunciato anche le manipolazioni (anche in questo caso
>sotto le pressioni del PM Boccia) fatte sulla perizia delle intercettazioni
>ambientali con il preciso intento di nascondere elementi che potevano
>scagionare gli antifascisti. E poi questa non è persecuzione! Il Giudice
>Costantini ha riconosciuto che non si poteva accettare una perizia di quel
>genere e si è riservato di decidere se basarsi su quella presentata dalla
>difesa (e comunque costata 2.800€ agli imputati!!) o disporne una ulteriore
d’
>ufficio.
>Il Procuratore Capo Renzo Dell’anno, che ha preso il posto del
dimissionario
>PM Boccia, non ha fatto nessuna opposizione: dal suo comportamento in
questa
>ultima fase del processo si capirà se avrà deciso di prendere le distanze
dalla
>linea imposta dal Questore, oppure se anche lui, come il suo predecessore,
si
>prenderà la responsabilità dell’attacco a quel che resta dei diritti politici
e
>dell’autonomia della Magistratura rispetto all’esecutivo.
>Il processo è stato quindi rimandato al 1° ottobre: questa potrebbe essere
l’
>ultima udienza del processo in primo grado.
>Il 1° ottobre abbiamo la possibilità di dare un duro colpo a quella
operazione
>che era mirata a mettere a tacere l’opposizione alle misure reazionarie e
>razziste del governo Berlusconi. Volevano colpire sette antifascisti per
>bloccare tutto un movimento che stava prendendo forza: quello contro le
ronde
>di Maroni e contro l’apertura dei covi fascisti nelle nostre città. L’11
>ottobre il Questore Maurizio Manzo ha pensato di costruire una montatura,
>creando prove che non aveva, inducendo dei fascisti legati per varie
ragioni
>alla questura a testimoniare il falso, facendo pressione sul Tribunale
>attraverso il suo complice PM Luigi Boccia.
>
>Ma il nostro caro Questore si è scontrato con una forza che sicuramente non
si
>aspettava, si è scontrato con la solidarietà di miglia di antifascisti,
sinceri
>democratici, lavoratori, studenti, pensionati, persone di ogni età che in
>questo ultimo anno si sono messe in gioco e si sono mobilitate per
difendere
>quei valori di civiltà e democrazia conquistati con la Resistenza
Antifascista.
>Tutto questo slancio ha come motore la volontà di difendere un patrimonio
>collettivo, come quello dell’antirazzismo e dell’antifascismo, uno slancio
che
>non ha niente a che vedere con il carrierismo, la malafede, l’avidità e la
>corruzione che caratterizzano la classe dirigente marcia che governa il
nostro
>Paese. Questo slancio è un qualcosa che loro non possono comprendere e che
per
>questo temono profondamente.
>
>In questa battaglia di democrazia hanno dato il loro contributo partiti
come
>il PCL, la Federazione della Sinistra – Verdi, l’IDV, alcune sezioni dell’
ANPI,
>tantissimi collettivi, associazioni, anche esponenti delle istituzioni come
i
>Consiglieri ed esponenti della Federazione della Sinistra – Verdi,
attraverso
>una conferenza stampa organizzata nel Palazzo della Regione (in cui è stata
>dichiarata anche l’intenzione di produrre una mozione da presentare al
>Consiglio Regionale). Sono stati un esempio positivo del ruolo che devono
avere
>gli eletti nelle istituzioni: li invitiamo a continuare su questa strada
sempre
>con maggiore determinazione!
>
>Il 1° ottobre scendiamo in piazza, nel presidio che si terrà davanti al
>Tribunale di Pistoia a partire dalle ore 9, per difendere i valori di civiltà
e
>democrazia conquistati con la Resistenza, denunciamo il tentativo del
Questore
>Manzo di creare un clima di persecuzione per gli oppositori alle politiche
>reazionarie promosse dal governo Berlusconi. Il Questore Manzo va cacciato:
chi
>sostiene i fascisti deve essere fermato!!!
>
> Denunciamo la presenza di elementi apertamente fascisti all’interno delle
>forze dell’ordine come Giorgio Cantini (carabiniere della caserma di Pisa)
che
>provocò con saluti romani ed aggredì a colpi di sedia alcuni partecipanti
alla
>ronda popolare antifascista del luglio scorso a Marina di Massa (ci sono
>filmati e foto che testimoniano questo fatto) e come Andrea Carobbi
(poliziotto
>della Questura di Pistoia) che è legato alla Fondazione RSI di Terranuova
>Bracciolini, nata per esaltare l’esperienza criminale del fascismo!!!
>Invitiamo tutti a farsi promotori, ognuno nel proprio collettivo, dell’
>importanza di questa battaglia e quindi della partecipazione più estesa
>possibile. Partecipazione con una presenza al presidio, ma anche attraverso
>comunicati e prese di posizione pubbliche.
>
>
>Allegato (comunicato del Comitato amici e parenti di Alessandro Della Malva)
>Ieri, venerdì 17 settembre, si è svolta l’ennesima udienza del processo
>contro gli antifascisti coinvolti nei fatti di Pistoia. L’udienza e’ stata
>relativamente corta ma, secondo noi, molto significativa. C’e’ stato infatti
il
>passaggio di testimone tra il PM Luigi Boccia e il Procuratore Generale
Dell’
>Anno. Apparentemente, la condotta tenuta in aula del Procuratore Generale,
e’
>stata molto diversa da quella tenuta, fino ad ora, dal PM Boccia. Il
>Procuratore non ha infatti posto obbiezione alcuna alle richieste fatte
dalla
>difesa. Le richieste sono state di mettere agli atti i tabulati telefonici
>degli accusati e il riesame delle intercettazioni ambientali fatte durante
la
>lunga notte passata in questura dai compagni l’11 ottobre 2009. In
particolare
>questa intercettazione ha fatto si che l’udienza fosse rinviata al primo di
>ottobre visto che la prima perizia portata in aula dal PM Boccia era
viziata
>nella trascrizione. Era diciamo cosi stata sbobinata in modo piuttosto libero
e
>ad arte per estrapolare frasi che viste da sole potevano sembrare a sfavore
>degli imputati. Il giudice ha riconosciuto questa irregolarità e si e’
>riservato di decidere se lo sbobinamento fornito dalla difesa sia accettabile
o
>se si dovrà effettuarne un terzo e questa volta definitivo. Le
intercettazioni
>sono infatti chiaramente a favore degli imputati e dimostrano chiaramente
che
>nessuno sapeva il motivo per cui erano stati sottoposti a quella
deportazione
>in questura.
>Altro fatto rilevante per il processo e’ stata una foto che la difesa ha
>fornito al giudice….foto in cui si vede molto chiaramente uno stencil sul
>bancone della pizzeria di proprietà di uno dei principali accusatori dell’
>accusa che ritrae la tartaruga di Casa Pound…il giudice dopo averla vista l’
ha
>definita “ piuttosto eloquente….”
>Dunque concludendo possiamo, forse dire, che il Procuratore Generale Dell’
>Anno, visto il suo atteggiamento in aula, ha deciso o sta decidendo di
>schierarsi dalla parte della giustizia e di non voler appoggiare o
avvallare,
>con il suo comportamento, la montatura, organizzata e portata avanti fino a
>questo momento, dal questore Manzo e dal PM Boccia. Noi ci auspichiamo che
sia
>davvero cosi e attendiamo l’udienza(forse conclusiva) di questo processo.
>Rileviamo con un po’ di dispiacere, di delusione non si può parlare perchè
>forse ce lo aspettavamo, che le interviste fatte fuori dal tribunale
venerdì
>mattina sono state interamente censurate….forse a qualcuno ha dato fastidio
che
>siano stati denunciati i legami tra un poliziotto(ma forse non solo uno) di
>Pistoia e la Fondazione R.S.I. di Terranova Bracciolini…
>Infine, Alessandro Della Malva, ha sporto denuncia presso la caserma dei
>Carabinieri di Pistoia contro Marco Lucarelli per falsa testimonianza..anche
in
>questo caso dobbiamo rilevare che Alessandro la denuncia se l’e’ dovuta
sudare
>, visto che, un sedicente Carabiniere sosteneva che Alessandro non poteva
fare
>la denuncia adducendo scuse e motivazioni assurde. Dunque dopo aver assistito
a
>svariati soprusi durante questo anno assistiamo anche ad un tentativo di
>impedire una denuncia di un libero cittadino.
>Chiediamo a tutti gli antifascisti e a tutti i sinceri democratici di
>partecipare in massa il primo ottobre presso il Tribunale di Pistoia alle
ore
>9.00 del mattino, per assistere, all’ultima udienza di questo processo che
e’,
>forse, l’ultimo atto di una storia che dimostra chiaramente quello che e’
>oggi la Repressione contro gli antifascisti ma e’ anche l’esempio di cosa
vuol
>dire e di quanto puo’ essere forte e decisiva la mobilitazione popolare.
>COMITATO AMICI E PARENTI DI ALESSANDRO DELLA MALVA
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