[Redditolavoro] da banchi nuovi napoli - la lotta per il lavoro
cobasta
cobasta at libero.it
Wed Jul 14 07:12:09 CEST 2010
Questa mattina i precari Bros organizzati di Napoli e provincia hanno dato
vita ad una lunga e calda giornata di lotta, mettendo in campo svariate
iniziative intente a dare una svolta alla situazione critica che questa
platea sta vivendo. Si è iniziato con l'occupazione delle stanze del Museo
Nazionale di Napoli, una ventina di precari sono entrati nella struttura che
in tarda mattinata sono stati costretti a lasciare xkè prelevati e portati
in questura, nonostante la già avvenuta identificazione sul posto.
Occupazione che ha prodotto l'incontro in prefettura con la dott.ssa Cerni;
in contemporanea un altro gruppo di precari entrava nella Mostra D'Oltremare
dove era in corso una convention del PDL, e approfittando della presenza del
presidente Caldoro, faceva richiesta di un incontro, cosa a cui, tramite la
segreteria di partito il presidente affermava di dare ampia disponibilità
previa una richiesta scritta formale; ma la protesta continuava nonostante
caldo e repressione in atto, nelle prime ore del pomeriggio era in corso un
tentativo di occupazione della sede di partito del PDL, una quarantina di
donne precarie, eludendo la sorveglianza fuori al portone, riuscivano a
raggiungere l'uscio della porta della sede, ma venivano purtroppo bloccate
da alcuni agenti di polizia che presidiavano la riunione in corso alla quale
partecipavano esponenti noti della politica regionale e nazionale come
Casentino, Rispoli, Cesaro ed altri. Nelle stesse ore la protesta si
spostava stavolta alla sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali in Via Marina, che è stato a sua volta occupato; finalmente nelle
prime ore della sera giunge un primo risultato, da Roma giunge la notizia
che una nostra delegazione giovedì verrà ricevuta al Ministero del lavoro
per dare chiarimenti e ulteriori notizie riguardo al proseguimento del
nostro percorso.
Tutte le iniziative di oggi infatti erano in risposta al mancato rispetto da
parte delle istituzioni regionali dell'impegno a dare corso al tavolo
interistituzionale che deve discutere del futuro di questa platea di
disoccupati. La giunta Caldoro e l'assessore al Lavoro Nappi sembrano aver
scelto di perseguire la via dei loro predecessori della cosiddetta sinistra:
tante promesse, l'arroganza e la chiusura verso i movimenti, la volontà a
mettere sul piano dell'ordine pubblico la vertenza Bros.
Dopo la trasferta romana del 1 luglio a Roma ed il mancato incontro alla
presenza del Ministro del Lavoro Sacconi, i precari Bros avevano in questi
giorni chiesto ripetutamente la convocazione del tavolo per discutere e
valutare l'entità e la consistenza delle ricadute occupazionali per la
platea del progetto bros del piano straordinario per il lavoro a Napoli,
varato nell'intesa tra il governo e la regione Campania.
Invece, ancora una volta il tavolo ci viene negato esasperando la rabbia e
la disperazione di migliaia di disoccupati che, dopo anni di dure lotte per
il diritto al lavoro, sono prossimi a perdere anche quel misero reddito
mensile finora riconosciuto.
Infatti, in un perverso gioco delle parti da un lato il governo non sblocca
i fondi (7,5 milioni) destinati al progetto Bros in attesa di un piano
regionale di stabilizzazione di questi precari, dall'altro le istituzioni
locali non solo non mettono mano a nessun serio piano per il lavoro, ma si
rifiutano di discutere e di prendere in considerazione anche le proposte da
sempre avanzate dai movimenti organizzati. Non permetteremo che la mancanza
di volontà politica, l'inettitudine di chi governa e la difesa di interessi
forti metta in discussione anche il diritto al misero reddito mensile
finora percepito. I 7,5 milioni già destinati devono essere sbloccati
insieme ai fondi necessari per la copertura del reddito fino alla
stabilizzazione lavorativa che questo piano straordinario deve mettere
immediatamente in atto.
Purtroppo ancora una volta la nostra lotta ci costa in termini di
repressione infatti oggi si sono contati oltre una cinquantina di fermi, di
cui 15 disoccupati denunciati e identificati in questura, altri identificati
sul posto dell'occupazione senza contare le intimidazioni degli agenti della
digos a svariati disoccupati che semplicemente camminavano per le strade di
Napoli mentre si apprestavano a raggiungere il resto del movimento. La
determinazione messa in campo oggi, a proseguire nella lotta nonostante
tutto è stato un segnale chiaro dato dal movimento: non avete scalfito la
nostra voglia di lottare x il raggiungimento del nostro obbiettivo né ci
fermerà la vostra repressione.
In contemporanea i precari Bros di Acerra hanno occupato il comune con la
stessa rivendicazione portata dai compagni di Napoli
MOVIMENTO DI LOTTA X IL LAVORO BANCHI NUOVI
Napoli, 12 luglio 2010
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