[Redditolavoro] INCENERITORE DI CASTIRAGA VIDARDO (LO): La Ecowatt tace e il sindacato Fim CISL farfuglia.
SLAI Cobas Cremona
slaicobascremona at gmail.com
Mon Oct 26 21:29:25 CET 2009
*Sindacato dei Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale *
S.L.A.I. cobas
Comunicato stampa
*INCENERITORE DI CASTIRAGA VIDARDO (LO): *
*La Ecowatt tace e il sindacato Fim CISL farfuglia.*
*I Lavoratori dell’inceneritore di Castiarga Vidardo continuano a non far
sentire la loro voce delegando al confederume sindacale una nota a mezzo
stampa, di viva preoccupazione per le sorti occupazionali. **La Ecowatt tace
e il sindacato CISL farfuglia sulle veline aziendali: "L’ambiente di lavoro
- aggiunge il “sindacalista di mestiere” Aniello D’Errico segretario della
Fim Cisl.** - è stato da poco monitorato, prima del sequestro dell’impianto,
e risulta nei limiti di legge", invita gli enti locali a non “accanirsi
contro lo stabilimento”**, infine invita tutti a considerare (facendo
scaricabarile) il pericolo ambientale dell’ex cartiera confinante, dove c’è
dell’amianto a cielo aperto: “se non si procede con una radicale bonifica,
continuerà a costituire un pericolo per tutta la popolazione”. ** Bene!
Bravo! Bis!*
* *
*Fanno tutti finta di non sapere come si lavorava all’interno
dell’inceneritore di Castiraga Vidardo. Ma dove è stato fino ad ora questo
sindacalista di mestiere? Casca dalle nuvole, ma dalle nuvole di polveri e
fumi tossico/nocivi che gli operai hanno respirato e sono venuti a contatto
per anni. Nulla dice sulle responsabilità di questo scempio e chi dovrebbe
“pagare il conto”. Nulla dice che i lavoratori sono stati avvelenati
irrimediabilmente dalle lavorazioni di incenerimento del CDR, e che
dovrebbero effettuare una sorveglianza sanitaria accurata e un monitoraggio
accurato ambientale. Nulla dice che potrebbero avere inquinato
irrimediabilmente il territorio circostante e avvelenato la popolazione.
Questo sarebbe troppo chiederlo e pretenderlo da lei. *
* *
*I lavoratori che hanno segnalato alcuni problemi sono stati impauriti e
messi al silenzio. Uno di essi è stato indotto al licenziamento, con le
stesse dinamiche avvenute all'inceneritore di Colleferro. I lavoratori hanno
da chiedere ad alta voce i danni patiti contro tutti i responsabili, altro
che mostrare paura per il posto di lavoro. Devono denunciare alla Procura
della Repubblica il tutto, devono tutelarsi, per non essere considerati
complici di chi mette e antepone i profitti, sulla pelle dei
lavoratori*.*Già uno di loro è stato recentemente operato per un
tumore ai polmoni
**e una ciste al fegato** (è un classico dire: "fumava") ...*
* *
*Caro signor Aniello D’Errico sindacalista di mestiere della CISL, noi
facciamo il lavoro per cui siamo stati demandati dai lavoratori, essendo noi
stessi lavoratori, a tutela delle condizioni di vita, di salute e di lavoro
degli operai, cose che voi avete sistematicamente e volontariamente
abbandonato, sedendo al desco dei padroni. *
*Invece di far assemblee sindacali per discutere l'infame contratto dei
metalmeccanici, chieda ai lavoratori come avvenivano i controlli delle
emissioni, di come si possono ottenere risultati nella norma quando nella
norma non sono, come si svolgono le manutenzioni, come si movimentano i
materiali combustibili e le quantità della miscela combustibile quando non
ci sono i controlli e quando vengono fatti i rilevamenti dei microinquinanti
a camino (diossine, metalli pesanti, ecc.). Domandi a chi silente per paura
o per suo comodo, come avviene tutto ciò. Un nostro lavoratore che ha svolto
l'attività di manutentore per 7 anni ha inalato ed ingurgitato polveri di
CDR e scarti di produzione (ceneri fini e pesanti come quelle sversate sul
terreno di fronte l'entrata dell'impianto di incenerimento e poste sotto
sequestro giudiziario) in quantità quantificabili in ettogrammi. Vuole
sapere la composizione altamente nociva delle polveri che lei chiama
impropriamente “ceneri”? Domandi, domandi ai lavoratori, loro ne sanno
molto, loro ne sanno qualcosa.*
* *
*Al loro salario ci dovrà pensare la Ecowatt per sempre!!!*
* *
*Non ce l’abbiamo contro un singolo padrone, ma contro il sistema tutto che
produce questo schifo. abbiamo contro un singolo padrone, ma contro il
sistema tutto che produce questo. di vita e di lavoro degli operai, cose che
voiI lavoratori non sono merce, e la salute non può essere scambiata per un
salario infame.*
*Non vogliamo essere citati solo in un misero necrologio su qualche articolo
di giornale per poi essere dimenticati “bravo padre di famiglia, indefesso
lavoratore”, ma morto per il lavoro. *
* *
26/10/2009
*Slai Cobas *Cooordinamento provinciale di Cremona
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