[Redditolavoro] Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 10/09-29/10/09

Centro Documentazione e Lotta cen_doc_lotta at yahoo.it
Tue Nov 3 14:15:13 CET 2009


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* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 10/09-29/10/09 *
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********* ATTENZIONE CI STIAMO TRASFERENDO SU http://www.cendoclotta.altervista.org CAUSA CHIUSURA DI GEOCITIES ***********

SOMMARIO: Hera, Cnh, Eni, Equipolymers, Nms, Porto Torres, Videocon, Fiat Melfi, Hupac, Monier, Rinascente, Rockwool, Natuzzi, Iman Pack, Eutelia, Tessival, Benfil, Translatte

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10/09/09


GRUPPO HERA EMILIA ROMAGNA http://www.quotidianodelnord.it

"I vertici di Hera (multi utility di servizi) ci hanno garantito che saranno assicurate le attuali attività e le tutele per i lavoratori. Pertanto, dal punto di vista organizzativo il cambiamento sarà davvero poco". Lo afferma Roberto Martinelli, della Femca-Cisl di Bologna, dopo l'incontro con i responsabili dell'azienda per discutere del dopo Sot (le sette società operative territoriali). In passato i sindacati avevano contestato l'operato di Hera in merito al superamento delle Sot e la loro sostituzione con altrettante strutture operative territoriali. La preoccupazione dei rappresentanti dei lavoratori era che l'operazione voluta da Hera peggiorasse le condizioni dei dipendenti (circa 4.000 quelli coinvolti), la qualità del servizio ed il radicamento territoriale della multi utility (Hera comprende anche le aziende Enìa ed Iride, coinvolgendo i territori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Bologna, Forlì). Da qui la richiesta sindacale di 
 approfondire la questione circa le ricadute occupazionali, l'organizzazione ed il funzionamento dell'azienda a livello locale, una volta cancellate le Sot. Le spiegazioni fornite nella riunione dal presidente e all'ad di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano e Maurizio Chiarini "ci hanno rassicurato" -affermano i rappresentanti sindacali-. 

CNH: EVITATA LA CHIUSURA? http://www.viaemilianet.it/ 

Ecco l'accordo firmato ieri al Ministero del Lavoro. "Abbiamo siglato un accordo che va nella direzione giusta: è un primo passo utile e positivo per il futuro della Cnh di Imola". Ieri sera il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani è uscito piuttosto soddisfatto dal tavolo convocato dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi, al quale ha preso parte assieme ai rappresentanti della Fiat e quelli dei sindacati di categoria: Fim, Fiom e Uilm, Ugl e Fismic. Oltre 5 ore di confronto per arrivare ad un'intesa che prevede un anno di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale - e non per cessazione di attività - per i 434 lavoratori dell'azienda del gruppo torinese. Ma anche il mantenimento della produzione in Italia, a Lecce, e la possibilità di trovare soluzioni alternative per la reindustrializzazione del sito romagnolo. Due i risultati che, secondo Enzo Masini della Fiom, "si raggiungono nell'immediato: il primo è che la Fiat 
 manterrà la produzione del settore movimento terra in Italia, la seconda che sullo stabilimento di Imola si esce dalla logica della chiusura e fuga da questa realtà e si potrà quindi costruire una soluzione di natura industriale, oltre a rispondere a un problema di sostegno al reddito".


13 settembre 2009

ENI DI STAGNO (LIVORNO)  http://www.e-gazette.it/

Si è sbloccata la situazione per la raffineria Eni di Stagno, a Livorno, dove da alcuni giorni un presidio di lavoratori impediva alle autocisterne l'uscita e l'entrata dallo stabilimento. I sindacati livornesi hanno comunicato che il prossimo giovedì, 17 settembre, al ministero dello Sviluppo economico si terrà un incontro con l'azienda, presente il ministro Claudio Scajola. I lavoratori hanno quindi acconsentito a far entrare all'interno della raffineria quattro autocisterne che trasportano azoto, materiale necessario per il mantenimento in sicurezza dell'impianto. Da domenica 13, comunque, la produzione dell'impianto è interrotta. La protesta dei lavoratori è nata dalla possibile cessione della raffineria dall'Eni a Klesh & co, un fondo di private equity britannico attivo nell'industria mineraria e leader europeo nell'alluminio. La raffineria di Stagno dà lavoro a 500 persone direttamente e ad altre 400 nell'indotto. Nei giorni scorsi il 
 presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, aveva scritto al ministro Scajola per chiedere "precise garanzie per quanto riguarda il proseguimento dell'attività produttiva, la salvaguardia dell'occupazione e i necessari investimenti".

EQUIPOLYMERS http://www.e-gazette.it/

L’Equipolimers, stabilimento della Dow Chemical che nella zona industriale di Ottana (Nuoro) impiega circa 120 lavoratori nella produzione di materie plastiche, ha annunciato nei gironi scorsi a Ottana Energia di non aver più necessità di energia e vapore a partire dal prossimo 18 settembre. La comunicazione, di carattere tecnico, ha però generato grande allarme fra i sindacati e le maestranze, poiché non viene indicato un termine all’interruzione degli approvvigionamenti, segnale che sembra avvallare l’ipotesi della chiusura definitiva degli impianti. Ecco perché oggi, lunedì 14 settembre, l’area industriale di Ottana e Bolotana si ferma per lo sciopero proclamato dai sindacati. I cancelli di ingresso allo stabilimento chimico restano chiusi e nel piazzale antistante è previsto l’arrivo delle delegazioni di lavoratori da tutte le fabbriche e attività produttive della Sardegna centrale. Ci saranno anche i cassintegrati della Legler, del
  Contratto d’area e di realtà commerciali del Marghine. Intanto, la tensione sale: domenica notte a Macomer è stata incendiata l’auto di un’impresa che opera a Ottana. La chiusura di Equipolimers, senza che si intraveda la possibilità di vendere a un altro gruppo, di fatto provocherebbe la paralisi dell’intera area industriale della Sardegna centrale,con conseguenze drammatiche sui lavoratori ancora occupati nelle poche fabbriche attive.


26 ottobre 2009

NMS: SCIOPERO CONTRO I LICENZIAMENTI http://www3.varesenews.it/ 

"L'Azienda continua nella sua immotivata ed unilaterale Politica Contro i Diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori di Nerviano. Nella tarda mattinata di venerdì scorso l’azienda ha licenziato in tronco tre lavoratrici degli Enti Centrali con la motivazione che l'attività dei loro uffici è stata affidata a società esterne a NMS, che quindi il loro lavoro non era più necessario e le loro professionalità non erano utilizzabili in altre parti dell'azienda". Con queste motivazioni, contenute in un comunicato dell’Rsu del Nerviano Medical Science, i sindacati hanno indetto un’ora di sciopero dalle 11 alle 12 di martedì 27 ottobre. I sindacati chiedono anche la convocazione di un tavolo in Regione sulla situazione dell’Nms.

PORTO TORRES http://www.e-gazette.it/

Sono sempre più profonde le divergenze sul sindacato dopo l’accordo firmato nei giorni scorsi dall’Eni e dai sindacati nazionali sui destini del petrolchimico di Porto Torres. Il segretario della Cgil di Sassari si è dimesso perché quell’accordo sancirebbe la chiusura dello stabilimento turritano senza nessuna valida contropartita. L’accordo con l’Eni non ha superato il primo giorno di prova. Giudizi negativi dai segretari territoriali di Cgil, Cisl e Uil, dai sindaci di Porto Torres e Sassari e dal presidente della Provincia. È uno scontro appena cominciato. Ed è emblematica la posizione di Enzo Costa, segretario della Cgil sarda: "Quell’accordo ha due facce - dice - una legittima, che riguarda la contrattazione per la gestione dello stabilimento che resterà in attività per almeno quattro anni. L’altra, per niente condivisibile, relativa al polo logistico, che poi altro non è che il più grande deposito di idrocarburi del 
 Mediterraneo che la Sardegna non può accettare. Non porta produzione e neppure occupazione, inserisce questioni di rilevanza ambientale che non possono essere decise a un tavolo di stabilimento". Nei prossimi giorni è prevedibile la proclamazione dello sciopero generale del territorio.


27 ottobre 2009

VIDEOCON http://www.ilsole24ore.com/ 

Piccola schiarita nella vicenda Videocon di Anagni, la fabbrica di televisori della omonima multinazionale indiana in crisi da anni. L'incontro di lunedì, al ministero per lo Sviluppo economico ha chiarito innanzitutto che delle proposte d'acquisto presentate una appare più affidabile delle altre perché è l'unica che sembra avere un piano industriale. E' quella presentata da un gruppo di imprenditori guidati da Aurelio Regina, presidente dell'Unione industriali di Roma e provincia. Il giudizio definitivo dei sindacati e delle Rsu verrà espresso nella riunione di martedì 17 novembre, al ministero. La paura dei 1300 dipendenti Videocon è quella di fare la fine dei lavoratori delle società di cui Pugliese, imprednitore che si dice interessato alla Videocon, a vario titolo si è occupato.

FIAT MELFI: CASSA INTEGRAZIONE  http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

Gli operai dello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat saranno collocati in cassa integrazione per una settimana, dal 23 al 27 novembre: lo si è appreso stamani a Potenza dal segretario della Basilicata della Fiom-Cgil, Giuseppe Cillis.
Il sindacalista ha precisato che le organizzazioni dei lavoratori attendono un incontro ufficiale con l’azienda per conoscere i motivi della cassa integrazione.

HUPAC: REINTEGRATO SINDACALISTA

Il dipendente della Hupac di Busto Arsizio licenziato in seguito ad una lite su questioni sindacali dovrà essere reintegrato. Lo ha deciso il tribunale di Busto Arsizio, nella persona del giudice del lavoro dr.ssa Francesca La Russa,  con ordinanza in data 21 ottobre reintegrando un RSU AlCobas-Cub Trasporti licenziato il 17 settembre scorso dalla Hupac di Busto Arsizio, in occasione di una accesa discussione intervenuta  durante una trattativa sindacale per il rinnovo della cassa integrazione. Il  giudice di Busto Arsizio ha  accolto la domanda cautelare del lavoratore e della Cub Trasporti, riconoscendo che  il comportamento addebitato al lavoratore - a prescindere della sua effettiva esistenza - doveva comunque essere valutato all'interno del contesto di acceso conflitto sindacale nel quale erano accaduti i fatti ed il ruolo del delegato sindacale che è sempre rappresentante di interessi contrapposti a quelli imprenditoriali.


28 ottobre 2009

MONIER: CASSA INTEGRAZIONE http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

E' stata sottoscritta oggi a Matera, presso la sede di Confindustria, tra le segreterie territoriali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil e l'azienda, un verbale di accordo per la collocazione in cassa integrazione ordinaria di 39 dei 42 dipendenti della Monier cotto coperture di Salandra (Matera). Il provvedimento, che sarà operativo dal prossimo 9 novembre, avrà la durata di dieci settimane ed è motivato con la contrazione del mercato, in relazione alla crisi dell’edilizia.

RINASCENTE ROMA http://iltempo.ilsole24ore.com/r

Nuova sede a via del Tritone. A rischio 59 dipendenti. Il 24 dicembre la sede di via del Corso chiuderà dopo 115 anni di attività per trasferirsi poco più in là nell'ex galleria Ina. Ma i dipendenti che lavorano nello storico palazzo di via del Corso muoiono di paura e di incertezza. Di mobilità, non vogliono neanche parlare. Paura e orgoglio. Il 24 dicembre la sede di via del Corso chiuderà dopo 115 anni di attività per trasferirsi poco più in là, in via del Tritone, nell'ex galleria Ina, e per lo spostamento ci vorranno un paio d'anni buoni. Dal giorno di Natale, per una cinquantina di dipendenti, scatta la mobilità. L'azienda aveva addirittura assicurato che i dipendenti che non potevano essere mandati via con i pre-pensionamenti sarebbero stati dislocati per il tempo necessario alla realizzazione della nuova sede negli altri negozi, compreso Jam, che fa parte del Gruppo e si trova nella Galleria Sordi. Poi, giorni fa, all'incontro con i 
 cittadini, nel corso del quale è stato presentato l'ultimo progetto, i vertici hanno dato tutt'altra versione. 


29 ottobre 2009

VERTENZA ROCKWOOL http://www.marketpress.info/

La questione Rockwool sarà al centro di un prossimo vertice che vedrà seduti allo stesso tavolo Regione, Ministero dello Sviluppo Economico e le rappresentanze sindacali. Lo ha annunciato ieri mattina l’assessore dell’Industria Andreina Farris nel corso della riunione che si è svolta a Cagliari sulle questioni legate al rilancio della fabbrica che produce lana di roccia, alla quale hanno preso parte le rappresentanze sindacali. Intanto già l’altro ieri la Regione, con l’assessore all’Industria Andreina Farris e l’assessore alla Programmazione e presidente del Comitato Interassessoriale per le emergenze economico sociali Giorgio La Spisa, avevano incontrato i vertici dell’azienda per verificare le loro reali intenzioni riguardo al riavvio della produzione di lana di roccia, nonché valutare la fattibilità dei progetti alternativi, assicurando la tutela del futuro dei lavoratori e la salvaguardia della produttività del sito. I vertici 
 della società si erano detti disposti a rispettare gli accordi presi per sostenere i lavoratori e accompagnare un’eventuale processo di riconversione industriale, con l’utilizzo di formule di ammortizzatori sociali. La Regione Sardegna - è stato rimarcato nel vertice di oggi da Farris e La Spisa - è disposta a lavorare per scongiurare il rischio che possa andare dispersa la preziosa risorsa del capitale umano che, in questi anni, ha acquisito capacità e competenza. In presenza di proposte serie – è stato assicurato dai due esponenti della Giunta - la Regione si attiverà per favorire il rilancio della produzione, attraverso accordi di programma e in collaborazione con il Governo nazionale. 

GRUPPO NATUZZI http://www.marketpress.info/

Il programma strategico del Gruppo Natuzzi, presentato al Ministero per lo Sviluppo Economico, con il ritorno in produzione per 300-400 dipendenti attualmente in Cassa integrazione straordinaria, e l’annuncio del direttore delle risorse umane della Natuzzi che conferma la volontà dell’azienda di un ritorno dell’attività produttiva sul territorio lucano per attivare un sito produttivo specializzato in divani, riaccendono le speranze sul futuro del polo del salotto murgiano. Il Programma strategico prevederebbe un investimento di 26 milioni di euro, (7 milioni cofinanziati dalla Regione Puglia), che per i contratti di programma dispone di un budget di 100 milioni di euro e può intervenire fino al 30 per cento del finanziamento.

IMAN PACK http://www.ilgiornaledivicenza.it

L'Iman Pack viene messa in liquidazione volontaria e la proprietà viene rilevata dai dipendenti. Clamorosa svolta nella trattativa che da qualche settimana vedeva protagonista l'azienda di via Lago di Bolsena, specializzata in macchinari per l'imballaggio, titolare di importanti brevetti relativi alla raccolta differenziata. Messo alle strette dagli istituti di credito, che a settembre hanno chiuso i cordoni della borsa lasciando la ditta in estrema difficoltà, l'imprenditore Antonio Bonotto ha scelto la via più indolore per mollare il timone dell'azienda, che ha fondato nel '75. Fra dipendenti diretti e indotto, rappresentato da tre ditte collegate, sono oltre un centinaio i lavoratori che stanno seguendo con apprensione l'evolversi della vertenza. Dopo la messa in liquidazione volontaria, la Iman Pack sarà rilevata da 6 dipendenti con compiti dirigenziali, sostenuti da un finanziatore svizzero che, a quanto pare, diventerà socio di maggioranza. Ci
  sono commesse da completare, poi nel giro di un anno si ripartirà. La famiglia Bonotto uscirà di fatto dalla proprietà. Per tutti i dipendenti verrà richiesta la cassa integrazione speciale, sino a quando la nuova società non sarà in grado di riprendere. 

EUTELIA: 284 A RISCHIO http://www.italiasera.it/

Da questa mattina i locali dell’azienda Agile/Eutelia ( via Bona 67- zona Tiburtina) sono occupati dai lavoratori che hanno interrotto qualsiasi attività, per chiedere che venga ritirata la procedura di mobilità e subito convocato un tavolo presso la Presidenza del Consiglio. La Fiom Cgil Roma sud al termine dell’assemblea di oggi, che si è tenuta nel piazzale antistante la società, alla presenza di Istituzioni Locali e del mondo politico, ha indetto uno sciopero ad oltranza, con astensione di ogni prestazione comprensiva di reperibilità e disponibilità, sino alla convocazione di un tavolo di crisi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dal Sottosegretario Gianni Letta, a fronte dl licenziamento di
1.192 lavoratrici e lavoratori su un totale di 1.880. 

TESSIVA E BENIFL: CASSA INTEGRAZIONE http://sfoglia.ilmattino.it/

L’impegno a firmare l’intesa è stato ampiamente dichiarato dalla proprietà delle aziende. Ieri, al Palazzo del Governo di Benevento, alla presenza del prefetto Michele Mazza, si sono riuniti il sindaco di Airola, Biagio Supino, l'amministratore delegato della Benfil, Salvatore Setteducati, Sergio Vitale per l’Unione degli industriali e, per la Provincia di Benevento, l’assessore Falato e il consigliere Damiano. Soddisfatto si è detto il sindaco di Airola, Biagio Supino per "l’imminente sottoscrizione di un'intesa che tutela circa 500 lavoratori di Benfil e Tessival".

TRANSLATTE http://sfoglia.ilmattino.it/

La società commercializzava il latte dell’azienda partecipata del comune di Salerno in città e in tutta la zona sud della provincia, fino a Palinuro, ma nel contempo ripuliva i soldi della camorra. Il prefetto di Salerno Sabatino Marchione con i rappresentanti dell'Agenzia del Demanio e dell'assessore provinciale agli Affari legali, Adriano Bellacosa, ha portato alla sottoscrizione dell'atto di transazione per la vendita di due aziende confiscate al clan camorristico Vaccaro, la Translatte e la Milk service, concessionarie della distribuzione di prodotti lattiero-caseari per conto della Centrale del Latte di Salerno. L’atto è stato sottoscritto dal presidente della Centrale del Latte di Salerno Cesareo e dagli amministratori giudiziari delle società confiscate. Si tratta di uno dei primi casi in Italia di riutilizzazione a fini imprenditoriali di beni confiscati alla criminalità organizzata. Ora si arriva all’intesa che consentirà di salvare 
 i posti di lavoro e ripianare i debiti che ci sono La Translatte era al centro del processo per bancarotta fraudolenta nel quale era imputato il titolare Ortensio Vaccaro.

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