[Redditolavoro] Fiat Chrysler classe operaia vai...all'inferno
Oliva VITTORIA
huambos at virgilio.it
Fri May 1 18:28:29 CEST 2009
E' veramente sorprendente il dibattito attualmente in corso, rispetto alla
ridefinizione del capitale per superare la "crisi epocale", in merito
all'immissione di "elementi di socialismo nel mercato".
Dato che parlando di questa crisi si fa riferimento alla precedete "crisi
epocale" degli anni venti. e trenta,
sarà cosa utile puntualizzare alcune cose.
La grande crisi che gelò il mondo nell'ottobre del 29, si manifestò negli
Stati Uniti in prima battuta , per estendersi poi anche in Europa, In Italia
la ricaduta più pesante si ebbe negli anni 30 34: negli anni 30 i titolo
azionari crollano del 40% , nel 32 il prodotto lordo dell'industria
manifatturiera scende all'85% rispetto a quello del 29.La disoccupazione
tocca circa un quarto della forza lavoro nell'industria.
Come superò la crisi il sistema capitale in quegli anni? ricorrendo sia
nella democratica America che nella dittatoriale fascista Italia con le
normative keneysiane, modellate secondo il sistema o democratico o
rimodellate secondo il fascismo al potere, in effetti la sostanza era la
stessa : lo Stato doveva intervenire e regolamentare i processi economi e
produttivi affinché da fattore puramente economico assumessero anche una
valenza sociale: in America il New Deal di Roosevelt "il capitalismo
diretto dall'alto"; nei regimi nazionalfascisti la socializzazione: in
entrambi i casi o per amore o per forza è necessaria la collaborazione delle
masse e il coinvolgimento della forza lavoro.
A me sembra che nella crisi attuale si sia fatta la scelta della
socializzazione ovunque, tanto è alcuni critici di Obama gli rimproverano di
non essere sufficientemente
Roosevelt.
La Carta del lavoro che definì i principi basi dell'ordinamento corporativo
fascista fu emanata nel 27 anche se sostanzialmente si sviluppò negli anni
30, con lo scopo di superare lo scontro frontale tra captale e lavoro
tramite lo strumento delle categorie rappresentate nelle corporazioni che
erano organi dello Stato di fatto.Vanto del regime fascista era
"l'originalità" della sua esperienza che si poneva come terza via tra il
liberismo e l'economia socialista: pare di sentire Tremonti e pare di
sentire tanti "sinistri" che parlano di liberismo sfrenato e di neo
liberismo, mai di capitalismo. Nell'Italia fascista la cosa si sostanziò con
una serie di organismi burocratici IMI ed IRI sopratutto che operavano in
diversi comparti dell'economia e dell'organizzazione sociale: bonifica
territoriale, mediazione fra competitività di produttori, controllo
annonario e dei prezzi al dettaglio, CONTROLLO BANCARIO, consorzi
obbligatori.
Tutte cose che non ebbero poi la loro rilevanza sul piano economico, ma
sortirono l'effetto di placare il conflitto sociale in un periodo
economicamente duro sul piano interno ed internazionale. O New Deal o
dottrina corporativa a quello miravano sopratutto per impedire che la crisi
portasse a delle rivoluzioni che già si erano viste in Germania, o ad azioni
sindacali dure che si erano avute negli USA, basta pensare alla nascita
della giornata internazionale del primo maggio.
"....la dottrina corporativa può essere considerata come studio dei sistemi
d'ingerenza diretta e indiretta dello stato, nella preordinazione e nello
svolgimento della vita economica nazionale, nonché delle forme d'intervento
indiretto e diretto dello Stato stesso nelle iniziative private, nell'intento
di dirigere e dominare le azioni e le reazioni che lasciate in dominio del
caso ben di rado riescono a creare posizioni di equilibrio. (.) l'iniziativa
privata degli imprenditori e delle loro imprese, a cui è affidato il compito
concreto della produzione, è controllata, diretta e unificata, negli scopi e
nei mezzi, dall'organismo base dell'ordinamento corporativo: la
corporazione."(Ceccherelli 1937: 13)".
Naturalmente questo passaggio fu possibile con le sconfitta della classe
operaia e delle sue organizzazioni sia in America che in Italia. Il
sindacato negli USA non era facilmente domabile, ed anche se Stato
Democratico secondo uno studio di Patricia Sexton tra il 1877 e il 1968 700
operai furono uccisi migliaia feriti per la loro attività sindacale, lei
stessa ammette che la cifra è per difetto per mancanza di fonti in merito,
del resto basta pensare ad A Carneige(1892) che ingaggiando crumiri azzerò
A.A.I.S.W (sindacato dei lavoratori dell'acciaio), e proprio negli anni
trenta c'è la scalata della mafia italo-americana ai sindacati degli USA.
In Italia invece, pestai, uccisi, i sindacalisti, date a fuoco camere del
lavoro e libri, si affermano le commissioni di fabbrica del sindacato
fascista (23-24).
Cosicché Alfredo Giarratana in un articolo comparso sul quotidiano "Il
Popolo di Brescia" il 18 maggio 1923: poté dire «Gli industriali hanno oggi
un dovere se vogliono dimostrarsi amici nostri: cercare di mantenere la
situazione al livello al quale siamo; cercare di mantenere quel minimo di
condizioni morali e materiali che noi domandiamo in nome delle maestranze
che oggi lavorano.gli industriali volevano ordine, disciplina e lavoro e
oggi questo esiste».
IL REGIME, PRESE ATTO DI QUESTA POSITIVO RISULTATO E......RESE LE MAESTRANZE
PARTECIPI AGLI UTILI DELL'AZIENDA.
Malgrado le sue lotte e i suoi tentativi di riscatto, le sue organizzazioni
sindacali, la classe lavoratrice sempre si è trovata nelle condizioni di
fare da motore trainante del sistema capitale, o in dittatura o in
democrazia, infatti dopo la liberazione dal fascismo : art.1 l'Italia è una
repubblica fondata sul lavoro, e prima a lavorare e guerreggiare per la
dittatura poi a lavorare e guerreggiare per la democrazia. E i sindacati
sempre nell'ottica del corporativismo e della socializzazione.
con la sola eccezione del biennio rosso e degli anni che vanno dal 69 alla
fine anni settanta.
E così continuerà finché i lavoratori non arriveranno al punto di
rifiutarsi al lavoro salariato
In merito all'accordo Fiat Chrysler tranquillamente si può dire nulla di
nuovo sotto il sole quindi.
Eppure bisogna parlarne.
Parlare degli operai, sopratutto.
Di quella che era aristocrazia operaia in America.
Cosa proverà in queste ore un operaio di Detroit a sapere che alle tute blu
toccherà il 55% del capitale?
si chiederà il 55% a noi operai o ad Uaw? io e i miei compagni siamo Uaw o
no? Uaw "lavora" per noi o per la Chrysler? starò pigliando un'altra
fregatura come con il muto per la casa? mi stanno affibbiando un 55% di
bancarotta? a leggere e sentire i media di regime pare che siano tutti
felicissimi di fare delle auto bellissime, pure ecologicamente corrette! e
cosa debbono dire rispetto a quello che erano le prospettive a venire?
Fino a poco tempo fa la "catena" gli permetteva figli al college, una o
persino due case! gli assicurava un salario del 95% (bank job) in caso di
chiusura dell'impianto, assistenza sanitaria completa, in America! cinque
settimane di ferie, e la pensione,ora pesanti tagli alla paga, straordinario
pagato solo dopo 40 ore settimanali,niente feste nemmeno il lunedì di
pasqua! ora deve produrre ancora di più per salvare la...sua fabbrica:
doppia "catena".
Del resto o finire così o dentro una tendopoli.
Curiosa legge del contrappasso: tolsero ai nativi americani le loro tende ed
ora si trovano...attendati loro.
Beh, la Storia li fa questi scherzi.
E giù un altro sorso di American Drink all'Obama questa volta, senza
allegria, col magone, questa volta e col rischio che vada di traverso.
http://www.youtube.com/watch?v=5YbjzztYbUo
E intanto gli operai di Torino della Cnh che producono trattori per la Fiat
non sanno che fine faranno, lo stesso gli operai di Pomigliano che
fabbricano Alfa, che prospettive possono avere in fabbriche dove si produce
solo cassa integrazione? Perchè poi la realtà vera è che la Fiat è piena di
debiti come la Chrysler, che loro sul risiko del mercato spostano i loro
debiti e gli affibbiano ai lavoratori e a tutti noi, e Melfi e Mirafiori che
fine faranno nel risico dell'accentramento dell' industria automobilistica?
quei pochi lavoratori del settore che resteranno, nella 4 o 5 fabbriche che
continueranno a produrre, si dovranno accollare tramite i sindacati i debiti
di questo accentramento e...diventare padroni lavorando come i lavoratori
polacchi anche il sabato e la domenica a paga dimezzata per
la...socializzazione.
Grande vittoria perchè le quattro banche con cui Crhysler è indebitata Jp
Morgan, Goldman Sachs, Morgan Stanley e Citigroup hanno ridotto il loro
dovuto da 6,8 a 2 miliardi di dollari! non si tiene il conto dei miliardi
sommersi tratti dal plusvalore del pluslavoro degli schiavi alla "catena" a
doppia mandata, morale della non favola: se un lavoratore ha un debito gli
tolgono la casa se un colosso dell'auto e una Banca ha dei debiti o dei
titoli "tossici" tutti noi dovremmo salvarle strapagandole e stralavorando:
per che cosa? per continuare a stare alla catena, per non essere più operai
e tornare schiavi, schiavi moderni a cui si da l'illusione di essere padroni
della fabbrica, quando non si è più padroni della casa, ma ti illudono che
sei padrone della fabbrica e la TUA fabbrica va trattata con garbo, come
trattavi la casa che ti hanno tolto e come non tratti la vita che ti è
negata.
Le soluzioni illusorie non possono reggere più di tanto:
http://www.youtube.com/watch?v=xsbo9JFQdCo&feature=related
vittoria
L'Avamposto degli Incompatibili
www.controappunto.org
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