R: [Redditolavoro] sui "mutanti"
Marco Paquola
marco.paquola at unito.it
Fri May 16 15:50:57 CEST 2008
non intendo essere duro, permettimi però qualche osservazione sparsa
Intanto mi sembra di capire che tu abbia frequentazioni teoriche con un
certo tipo di letture
ad es. Timothy Leary e Arthur Kroker è un'ipotesi eh...si capisce dai
concetti che esprimi confortata dal fatto che hai una certa
dimestichezza con l'informatica e la cybercultura
Ora, dico una cosa - citali! - Cosa c'è di male? Questi signori hanno
una certa visione del mondo che tu condividi e fin lì può andare bene.
Ma non pretendere che quella sia una verità incontrovertibile! Siamo
alle prese con la stessa storia di Tony Negri e del suo Impero. Qualche
tempo fa sembrava che questo signore avesse svelato la verità eterna. Ci
sono state su questa lista chilometriche dissertazioni e pareva che
quelli che non condividevano quelle teorie fossero dei, in ordine:
trogloditi, reazionari, decerebrati, privi di coscienza storica ecc.
ecc. Ora arrivi tu e sembra che questa lista sia frequentata da quelle
stesse categorie. E mi fermo.
Un paio di osservazioni nel merito. Siccome richiederebbe troppo tempo
un'analisi sistematica delle tue affermazioni pesco un po' nel mucchio.
nella società sta avvenendo un
cambiamento biologico
che vuol dire? Allora - la "società" non è un organismo materiale,
fisico. Mi spieghi come può esserci un cambiamento biologico? Sarebbe
ancora più strano che questo avenisse per mezzo di una volontà (Il
Potere. Quale?). A meno che non esista un "dio sociale". Sappiamo che le
mutazioni biologiche avvengono più o meno casualmente. Ma
tralasciamo...non parliamo di mutageni e via di questo passo. Non è il
contesto giusto. Mi starebbe bene se tu avessi definito una metafora e
in quel contesto le "mutazioni biologiche" avessero un parallelo con i
fatti sociali.
Mah...
Sai cosa c'è che non va in quello che dici? Sembra un film sullo stile
di Matrix
non è che noi
decidiamo, bè ora voglio essere analogico , oppure digitale. La metamorfosi
avviene senza che tu ti renda conto, io, tu noi, ci trasformiamo ed
incominciamo a ragionare in maniera diversa
Beh insomma, prendi per buono che veramente esistano categorie umane
reali quali "analogico" e digitale". Mi sta bene se resti nel contesto
di una metafora...
Di nuovo mi fermo qui
non sto ancora dando dei giudizi di merito
Meno male. Ti prego di sospendere il giudizio nel caso ti arrivasse
l'ispirazione.
Ancora una cosetta. Qui proprio non riesco a trattenermi
la lotta di classe era speculare all'esistenza di classi bene definite
> > il proletariato
> > la borghesia
> > il padronato
> > che a me paiono essersi sfarinate tra il 68 ed il 77
Ancora: che vuol dire? Non esistono più i padroni? Non so spiegamelo.
Sono scomparsi con le "buy back" (le azioni dell'impresa date in
pagamento ai dipendenti?) Eh già...il proletario non esiste più perché
può comprarsi "il mercedes". Non so. Non capisco. Eh già le borghesie
sono una categoria del passato.
ma come capite siamo agli albori della formazione di nuove classi sociali
No! Non capiamo. Spiegacelo. Anche perché Sopra parli di classi come
proletariato, borghesia ecc. qui parli di classi sociali. Non c'è dubbio
che tu faccia una certa confusione. Se intendi dire che sul piano
sociologico le classi sociali sono cambiate quello è palese. Sono
cambiate le abitudini, i gusti ecc ecc. Ma non ha a che vedere con le
classi di cui parla Marx. Oltretutto tu generalizzi "mutamenti" che
tuttalpiù fanno parte di un certo tipo di paesi con caratteristiche
sociali ed economiche ben precise.
Ti faccio una domanda come definisci un operaio che guadagna 1200€ con
due figli da mantenere? (a parte "fortunato" perché ha un lavoro, che
poi è sfortunato perché con 1200€ muore di fame. Ma vedi che dipende
sempre dalla prospettiva anche se resta sempre un operaio con 1200€ al
mese comunque tu la voglia girare).
Un'ultimissima cosa che non è una battuta. Perché dici "noi
rivoluzionari?" Ma..."noi" chi?
Salutoni...non prendertela
anna ha scritto:
> Mi vedo ancora costretta a ribadire che io non sto dando giudizi di merito,
> sto solo cercando di analizzare un fatto, e da questo traggo delle
> riflessioni. Non parlo né di "coerenza", né di qualità fra l'essere
> analogico o digitale. Dico solo che nella società sta avvenendo un
> cambiamento biologico, certo non generalizzato, ancora, né totalizzante,
> ancora, ma sta avvenendo una metamorfosi di tipo biologico. Gli "obsoleti" e
> i "mutanti" li ho cosi definiti per licenza "poetica" o per semplicità di
> ragionamento. Ma il fatto importante è che questa mutazione non è voluta da
> noi , ma imposta dal potere, da chi detiene la tecnica. Non è che noi
> decidiamo, bè ora voglio essere analogico , oppure digitale. La metamorfosi
> avviene senza che tu ti renda conto, io, tu noi, ci trasformiamo ed
> incominciamo a ragionare in maniera diversa, approcciamo ai problemi in
> maniera diversa. Quando mi riferivo a Google, mi riferivo ad un metodo ad un
> sistema di conoscenza non più basata sulla specificità e sulla scientificità
> dell'approfondimento, ma alla conoscenza per "senso comune". Ripeto e
> ribadisco, non sto ancora dando dei giudizi di merito, non sto ancora
> dicendo che questo è un bene o un male. Sto solo dicendo che questo è un
> fatto, io credo. E se questo è vero, come io credo,allora quelli che hanno a
> cuore lo sviluppo di una società senza classi, devono trarre le conseguenze
> e rapportarsi con la società, o con coloro che rappresentano il mondo del
> lavoro tenendo conto che la società è cambiata, che il modo di approcciare
> ai problemi è cambiato e che se vogliamo farci non dire capire, ma almeno
> farci ascoltare, dobbiamo sintonizzarci con la stessa frequenza di ascolto.
> Ho fatto l'esempio dei volantini "ciclostilati" attaverso la rete, ti posso
> fare altri esempi di come la sinistra sta sbagliando, al di là dei contenuti
> che vuole veicolare, il modo di approccio per farsi ascoltare, per far
> valere le proprie ragioni.
>
>
>
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