[Redditolavoro] senza bandolo e senza matassa

marku at inventati.org marku at inventati.org
Thu May 15 11:06:24 CEST 2008


io personalmente non credo che ci sia nè un bandolo nè tantomeno la
matassa
vedo qui scrivere da una parte di governo operaio e dall'altra di lotta di
classe

il governo operaio andava bene alla fine dell'ottocento primi del novecento
quando esisteva la classe operaia ben strutturata e dorganizzata

la lotta di classe era speculare all'esistenza di classi bene definite
il proletariato
la borghesia
il padronato
che a me paiono essersi sfarinate tra il 68 ed il 77 

oggi sinceramente a me pare che l'ipotesi tutta propagandistica di un
governo operaio sia anche simbolicamente l'anticamera
della disfatta politico militare

mentre per la lotta di classe se qualcuno di voi riesce a distinguere ed
essere sicuro di poter scegliere i compagni di viaggio, nella melassa
appiccicosa quanto indistinta dell'attuale società, chi appartiene a chi e
a che cosa,
allora potrebbe avere sì un senso

ma come capite siamo agli albori della formazione di nuove classi sociali

i garantiti con privilegi di natura economico sociale incorporati ed in
continua espansione
delle loro prerogative
quindi stipendi e rendite ogni giorno più laute e meno tassate, abitazioni
full comfort, scuole private, sanità privata
cibo e divertimenti di qualità, accesso al credito etc. etc.
possiamo annoverare tra questi personaggini ad esempio
dall'operaio quadro (tipo caposquadra full-time) che ambisce
all'avanzamento sociale, all'avvocato ladro, al sindacalista
aziendal-aziendalista al politikante di qualsiasi rango e figura 

i non garantiti
i professionisti della precarietà
quelli che ogni giorno perdono un pezzetto di garanzie
la coscienza di essere una parte di società con una storia ed un avvenire,
la garanzia invece di essere un consumatore in balia del caro prezzi
il reddito fisso, la sicurezza sul lavoro, la sanità inefficiente, i
trasporti tipo
carrobestiame ed a caro prezzo, la scuola azienda a caro prezzo e svuotata
di contenuti umanistici,
sanità ogni giorno più cara e più scadente, la sensazione mediatica di
vivere in una società insicura
di tutti contro tutti con i turchi ottomani alle porte pronti a fare strage
di bimbi e violentare le donne,
il dolore infine di capire che quelli tra quelli dell'altra parte ci sono a
pieno titolo quelli che un tempo parevano essere i paladini del popolo, i
delegati alla nostra rappresentanza ed al nostro benessere.

io come leggete sempre sono un semplicista e/o un sempliciotto
e credo che il bandolo ritroverà da sè la matassa quando il
momento storico riuscirà a farli ritrovare, quando le giovani generazioni
dei non garantiti prenderanno coscienza da sè stessi di essere quel che
sono
o che gli altri perpetuano il dovrebbero essere
allora forse
essi riprenderanno in mano il loro destino e con le loro forze
decideranno forme e modi della loro lotta

a noi genti del presente, chi può e chi vuole, non resta altro da fare
che agevolare con le nostre storie e con le nostre vite che tutto ciò se
deve accadere
(ed è matematico che accadrà) accada nel tempo più breve possibile
che gli errori passati siano di possibile insegnamento (soprattutto
nell'individuare i traditori
i voltagabbana e quelli che puntualmente nella storia salgono solo ed
esclusivamente sul carro dei vincitori)
mentre abiurare il passato così come magnificarlo non è altro che il
rotolarsi nel fango delle nostre sconfitte, così come il perorare la causa
solo e soltanto del nostro vicino ideologico

io uomo del duemila non ho la forza di cambiare il mio destino
e visti gli attuali rapporti di forza, figuriamoci quello di una
generazione
diamo quindi tempo al tempo
e lavoriamo per costruirci un futuro
o perlomeno far rivivere un utopia
dove non vi sia spazio alcuno per lor signori
e i loro cani da guardia

solo i giovani possono dirsi rivoluzionari
tutti gli altri al massimo assenti giustificati



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