[Redditolavoro] omicidi bianchi

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Sun Jan 20 11:20:59 CET 2008


Non possiamo cadere nella logica della discriminazione tra categorie lavorative!
I portuali come i metalmeccanici come gli edili come gli addetti ai servizi come gli interinali e i precari hanno comuni interessi legati alla sopravvivenza: unire, collegare, cementare le lotte è imperativo per rispondere compatti agli attacchi che la storia ripropone in modo continuo ai danni degli sfruttati che costruiscono tutto e non possiedono niente.


I fatti

ALTRI INCIDENTI IN GIORNATA - L'incidente sul lavoro di Marghera non è stato purtroppo l'unico della giornata. Un carpentiere, Agostino Lorusso, di 31 anni di Andria, è morto in un cantiere edile, precipitando mentre stava lavorando alla costruzione di un opificio. A Belvedere Ostrense (Ancona), un operaio di 21 anni di Coste di Staffolo è rimasto gravemente ferito cadendo da un tetto di una falegnameria dove stava eseguendo lavori di manutenzione. A Castelfiorentino (Firenze), un operaio di 40 anni di origine albanese ha subito l'amputazione parziale del dito mignolo della mano destra, rimasta schiacciata da un coperchio di cemento per pozzetti. Nel Veneto, invece, ieri sera a Padova è morto un commerciante di ghiaia di Bagnoli di Sopra, Francesco Pizzo, 51 anni. per il ribaltamento del camion che stava scaricando.(ANSA)


Alcuni dati


“Dal 2003 al 2006, in Italia i morti sul lavoro sono stati ben 5.252. Un incidente ogni 15 lavoratori, un morto ogni 8.100 addetti. L'edilizia si conferma come settore ad alto rischio, visto che poco meno del 70% dei lavoratori (circa 850) perdono la vita per cadute dall'alto di impalcature nell'edilizia. Fra le cause seguono il ribaltamento del trattore in agricoltura e gli incidenti stradali nel trasporto merci per le eccessive ore trascorse alla guida. L'età media di chi perde la vita sul lavoro è di circa 37 anni. Ogni incidente, dunque, visto che la vita media è di 79,12 anni, comporta una perdita di vita pari a 42 anni.
La provincia con il maggiore tasso di incidenti (anno 2005) è Taranto (11,33), seguita da Gorizia e Ragusa. La Regione con più incidenti mortali in assoluto (anno 2003) è invece la Lombardia, seguita dall'Emilia Romagna. Si tratta, però, di un dato, precisa il rapporto Eurispes, che non tiene conto della dimensione della popolazione a rischio di incidenti, cioè degli occupati. Se si rapporta invece il numero di morti al numero di ore lavoro o al totale degli addetti, la regione con la maggiore incidenza di morti bianche è il Molise, seguita da Basilicata e Calabria e in genere da regioni del Sud.”  Bisogna inoltre tenere conto del fatto che questi dati sono fortemente sottostimati per due motivi : il primo è che si tratta dei dati ufficiali,  spesso quando gli incidenti avvengono dove si lavora in nero ( soprattutto in edilizia ed in agricoltura ) vengono tenuti nascosti. Se poi un clandestino viene trovato morto in un fosso nessuno si fa troppe domande. Il secondo è che se il decesso avviene a distanza di un dato numero di giorni dall’incidente, a termini di legge non è più considerato morte sul lavoro.



Proposte (inoltrate da reddito lavoro)


la rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro si è riunita a Roma 
> nella giornata di sabato e ha deciso di varare la marcia nazionale dalla 
> thyssen a taranto che tocchi 20 luoghi delle morti operaie nell'arco di 
> un mese e mezzo tra marzo e aprile, in ogni città di arrivo vi saranno 
> scioperi e assemblee sui posti di lavoro, occupazioni di massa pacifiche 
> di enti e istituzioni preposti alla sicurezza sui posti di lavoro, 
> concerti e spettacoli teatrali serali organizzati da artisti che 
> sostengono la battaglia contro le morti sul lavoro
> non pensiamo di fare iniziative pietistiche ma di protesta e proposta di 
> massa il più larghe possibile nelle mani dei lavoratori, familiari, 
> operatori impegnati in questa battaglia
> non pensiamo nè a iniziative propagandiste parlamentari, nè minoritarie 
> gruppettare ma ampie combattive e determinate
> partiti e gruppi politici, organizzazioni sindacali confederali e di base 
> saranno invitati ad appoggiare l'iniziativa in tutte le forme possibili 
> nazionalmente e localmente ma non figureranno tra i promotori
> la presentazione pubblica dell'iniziativa è prevista per il 22 o 23 
> febbraio a Roma, con una presenza rappresentativa dei vari promotori e 
> sostenitori della marcia

> la rete nazionale sulla sicurezza sui posti di lavoro
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