[Redditolavoro] Metalmeccanici "finalmente" firmato il contratto
slai cobas palermo
cobas_slai_palermo at libero.it
Sun Jan 20 17:55:14 CET 2008
è sempre difficile commentare un accordo di questo tipo e le parole che governo e sindacalisti aggiungono come sovrapprezzo!
riassumiamo:
127 euro su 30 mesi
divise in 3 tranches
1^ 60 euro dal 1° gennaio 2008
2^ 37 euro dal 1° gennaio 2009
3^ 30 euro dal 1° settembre 2009
naturalmente lorde e per il 5° livello
per il 3° livello bisogna scendere di un 20 euro
nemmeno i soldi spesi per gli scioperi!
e vedremo ancora cosa c'è scritto sulle giornate di straordinario e sui permessi retribuiti...
"è buono per la concertazione e la competitività delle imprese" dice Damiano
mentre Bonanni, che è contento e pensa siano contenti soprattuto i lavoratori, conferma che chiuso questo contratto (è l'ultimo di un'era?) nella sostanza si può passare alla riforma della contrattazione.
Rinaldini non si smentisce "... Credo che, a questo punto, fosse l'unico accordo possibile." Ciò che è più importante, e che va nettamente sottolineato, è che abbiamo evitato che venisse realizzato il tentativo degli industriali di far saltare il Contratto.(!!!) Il nostro giudizio su questo difficile accordo è dunque positivo...
E' NECESSARIA UNA CAMPAGNA SUL SALARIO!
dall'ansa di oggi
TUTE BLU: RAGGIUNTO L'ACCORDO, 127 EURO DI AUMENTO
ROMA - E' stato raggiunto l'accordo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici che prevede un aumento di 127 euro al mese su 30 mesi. Lo ha detto il ministro del Lavoro Cesare Damiano. Il ministro ha spiegato che i 127 euro di aumento medio a regime saranno divisi in tre tranche: 60 euro il primo gennaio 2008, 37 euro il primo gennaio 2009 e 30 euro il primo settembre 2009. La rivalutazione della retribuzione destinata ai lavoratori che non hanno un contratto aziendale è di 260 euro e cioé 20 euro mensili per 13 mesi su base annua. L'una tantum sarà erogata in una cifra unica a marzo 2008, ha detto ancora Damiano, di 300 euro.
RISULTATO DI GRANDE RILEVANZA
"Un risultato di grande rilevanza per i lavoratori e per il miglioramento delle loro tutele e per le retribuzioni, fortemente sentito in questo periodo ma è un risultato importante anche per le imprese e per il Paese che ha bisogno di stabilizzazione e certezze". Così il ministro del lavoro, Cesare Damiano, si è espresso sull'accordo raggiunto fra le parti sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici. "La conclusione di un grande contratto nazionale di lavoro come quello dei metalmeccanici - ha aggiunto - apre la strada per il consolidamento delle relazioni sindacali e la concertazione e consente la prosecuzione della concertazione intrapresa dal governo che ci vedrà impegnati prossimamente su altre questioni" come il modello contrattuale, tariffe. Secondo il ministro questa azione di definizione è importante per l'interesse dei lavoratori, ha rilevato Damiano, e al tempo stesso per la competitività delle imprese. A proposito dei contenuti dell'accordo, in particolare sulla flessibilità il ministro ha spiegato che consente un maggior utilizzo del lavoro attraverso i sabati lavorativi e si migliorano le condizioni degli operai che per la prima volta in un contratto di lavoro raggiungono la parità normativa con gli impiegati.
Bonanni: "Bene accordo, ora riformare contratti"
ROMA - L'accordo appena raggiunto per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici è positivo per il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che chiede adesso di aprire il confronto per la riforma del modello contrattuale.
"Siamo contenti - ha detto a proposito dell'intesa per un aumento di 127 euro medi mensili per una durata del contratto di 30 mesi - e penso siano contenti soprattutto i lavoratori. E' una mediazione intelligente. Ma l'accordo raggiunto sul contratto dei metalmeccanici è anche un segnale positivo per il clima positivo del paese. Ora - prosegue il leader Cisl - bisogna chiudere anche il contratto del commercio in modo da cominciare subito a discutere la riforma del modello contrattuale". Secondo Bonanni non si può sprecare questa "occasione storica" dopo anni di tentativi infruttuosi, ultimatum inutili e veti incrociati.
"Il paese - conclude - ha bisogno di maggiore produttività ed efficienza per poter redistribuire più risorse ai lavoratori. Anche il Governatore della Banca d'Italia lo dice. Ma il Governo deve assumersi le sue responsabilità mettendo subito in campo risorse per la detassazione degli aumenti contrattuali".
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