R: R: [Redditolavoro] giornata nazionale di lottacontro ilicenziamentipoliticosindacali, per far cadere le montature giudiziarie, contro ognirepressionedelle lotteoperaie e sociali e delle organizzazioni deilavoratori

CyberGodz cybergodz at ecn.org
Tue Feb 5 10:59:31 CET 2008


anna ha scritto:
> Non per entrare in contradditorio con te , ma solo per capire. Tu dici che
> bisogna , lavorando di fantasia, liberarsi del termine lavoro.
...
per dire la verita' non e' semplicemente un "lavoro di fantasia"  quello 
secondo me richiesto per liberarsi del dominio (non solo semantico) del 
lavoro. Si tratta di una liberazione un po' piu' complessa, per la quale 
tuttavia e' necessario liberarsi anche dal "dispositivo di potere" 
lavoro, inteso come vero e propria gabbia anche semantica all'interno 
del quale oggi ci muoviamo, sia che ne facciamo capitalisticamente 
apologia tout court sia che combattiamo per esso (per riformarlo, per 
renderlo piu' giusto e megio pagato, per renderlo piu' umano, per 
renderlo insomma piu' tollerabile).
Uscire dal paradigma lavorista, quale sia la salsa con lui lo si 
condisce, e' a mio avviso un presupposto essenziale del comunismo. 
Uscire da questo paradigma significa anche uscire, come mi pare abbia 
osservato con una certa acutezza GB chiedendoti di quotare meglio - ma 
in realta' facendo osservazioni sul lavoro che condivido completamente - 
da un orizzonte produttivistico tout court, un orizzonte cioe' che 
condanna appunto a produrre tutta la vita montagne di merci non si 
capisce bene perche' (se non per produrre valore nel senso capitalistico 
del termine) ed essere imprigionati entro questa trappola per topi. 
Sembra che il comunismo debba essere la stessa cosa, pero' con un 
semplice cambio di segno, ovvero la' dove i mezzi di produzione sono in 
mano ai pochi (capitalisti e parassiti del lavoro altrui), si passerebbe 
ad un piu' legittimo possesso di questi stessi mezzi da parte dei 
produttori stessi (gli operai e i lavoratori) che cosi' potrebbero 
giustamente godere del frutto del loro lavoro. Se poi questi ultimi 
vengono efficacemente rappresentati da uno stato che ne protegge 
interessi e condizioni, si trova la quadratura del cerchio e les jeux 
sont faits.
Mi sono dilungato un po' troppo, e il lavoro (figurati se non veniva a 
rompere l'anima, specie ora che si parla male di lui :-) ) mi reclama.
Alla prossima (magari entriamo ancora meglio nel merito)
max


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