R: R: [Redditolavoro] giornata nazionale di lottacontro ilicenziamentipoliticosindacali, per far cadere le montature giudiziarie, contro ognirepressionedelle lotteoperaie e sociali e delle organizzazioni deilavoratori

[anna]

Non per entrare in contradditorio con te , ma solo per capire. Tu dici che
bisogna , lavorando di fantasia, liberarsi del termine lavoro.Per me per
quanto sforzi possa fare ( mio limite) penso al lavoro liberato, lavoro non
costretto, ma una società in cui il prodotto del tuo lavoro è tuo, decidi tu
cosa e come produrre, che ti appropri del frutto del tuo lavoro. Certo , poi
ci sono le decisioni in comune, fatte da tutti i liberi produttori in cui si
dovrà decidere dove si vuole cha vada la società ( e qui si che ci vuole
fantasia, ma soprattutto vivere per decidere le forme ed i modi della
partecipazione). E quindi al momento , la mia mente vede solo una
distinzione fra lavoro costretto e libera attività liberata ( vedi ho usato
la parola attività e non lavoro). E faccio l'esempio di quando scrivo i
programmi per il mio "datore di lavoro" e quando invece scrivo il
programmino di contabilità familiare o l'inventario dei miei libri. Che
differenza!!! E pur si tratta sempre del frutto della mie conoscenze e della
mia esperienza !! e sempre frutto della mia "forza lavoro"!!! 

 
-----Messaggio originale-----
Da: redditolavoro-bounces at ecn.org [mailto:redditolavoro-bounces at ecn.org] Per
conto di CyberGodz
Inviato: martedì 5 febbraio 2008 9.56
A: redditolavoro at ecn.org
Oggetto: Re: R: [Redditolavoro] giornata nazionale di lottacontro
ilicenziamentipoliticosindacali, per far cadere le montature
giudiziarie,contro ognirepressionedelle lotteoperaie e sociali e delle
organizzazioni deilavoratori

anna ha scritto:
...
> e che vuol di'...
> La tua " necessaria attività" và fatta o no?? e chi la fà??. Quella
> "necessaria attività" si chiama lavoro, cambia il termine, ma rimane la
> sostanza. Puoi liberarti dal lavoro salariato, sfruttato, ma non
> dell'attività umana che suol dirsi lavoro. Lavoro astratto, creativo,
Lavoro
> libero e necessario, ma lavoro.

vuol di' che e' necessaria piu' di quanto si pensi anche una rivoluzione 
dell'immaginario, ecco piu' o meno vuole dire questo.
Se si continua a chiedere "lavoro" (piu' giusto, meglio pagato, con piu' 
diritti ecc.ecc. come e' giusto che sia - ed io sottoscrivo tutto 
questo) non si esce comunque da una spirale infernale che, a mio avviso, 
limita molto le possibilita' reali di cambiamento diciamo "rivoluzionario".
Per questo motivo sarebbe il caso, almeno da parte di chi ha a cuore la 
liberazione comunista, di smettere di parlare di "lavoro".
ciaociao
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