[Redditolavoro] licenziato rls caterpillar

Slai Cobas Taranto cobasta at libero.it
Sat Nov 24 07:58:26 CET 2007


Documento degli RLS della CATERPILLAR


Sono Roberto Sarti, ho lavorato per oltre trent'anni nel settore 
metalmeccanico come operaio, sono RSU dal 1988 e RLS dal 1998. L'Azienda in 
cui lavoravo fino all'anno scorso prima di essere licenziato produce 
macchine per la pavimentazione stradale. Si chiamava Bitelli S.P.A. fino a 
maggio 2000 e Caterpillar poi "multinazionale americana che produce macchine 
movimento terra".

Già dal 1995, RSU e RLS hanno lavorato in azienda e collaborato per la 
costruzione del contratto interno di 2° livello. Abbiamo chiesto ed ottenuto 
la garanzia di poter partecipare a tutti gli eventi che trattano e parlano 
di sicurezza fino ad esaurimento del monte ore spettante (60 ore) a spese 
aziendali, compresi mensa e mezzo di trasporto. Anche nell'ultimo contratto 
interno, firmato a settembre 2005, abbiamo inserito una pagina solo a 
salvaguardia della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente.

Tutto sommato in questi otto anni di operato (settembre '98 - novembre '06) 
ho collezionato circa una ventina di attestati di frequenza e partecipazione 
che l'Azienda con orgoglio "a parole" ha esibito alla commissione 
certificatrice come prova che non si dorme, ma bensì che tutta la 
forza-lavoro è in costante formazione durante qualsiasi periodo dell'anno. L'azienda 
è già certificata VISION 2000 ed ISO 9001. Da quando questa multinazionale 
ha preso le redini dell'azienda ne sono successe di tutti i colori, l'unica 
cosa costante è il bilancio di fine anno, che segna sempre rosso.

Nel 2003, durante il giro periodico che si fa in azienda ogni 6 mesi, con il 
medico competente, il RSPP ed il RLS verbalizziamo che l'azienda CATERPILLAR 
potrebbe, in futuro, richiedere l'uso indiscriminato nei reparti produttivi 
degli occhiali di protezione per tutto il turno lavorativo.

Subito in contatto con le RSU ed il sindacato territoriale, ci siamo mossi 
ed insieme abbiamo fatto capire all'azienda che non eravamo d'accordo e 
bisognava quindi discuterne per evitare spiacevoli sorprese.

Ci siamo informati anche da un legale che ci ha rassicurati, per modo di 
dire "Non fasciatevi la testa prima di averla rotta, se l'azienda andrà 
avanti per i suoi passi, noi impugneremo il provvedimento, fino ad allora 
non si può fare niente".

A febbraio 2006 l'azienda CATERPILLAR convoca una riunione a cui partecipano 
RSU, RLS e sindacato territoriale e ci comunica che dal 1° aprile in tutti i 
reparti produttivi ci sarà l'obbligo di usare gli occhiali per tutto il 
turno lavorativo. Noi ribadiamo che non siamo d'accordo e che la legge 626 
del '94 non dice così. In aprile incominciano i primi richiami scritti.

Come RLS con l'aiuto del SIRS di Bologna, scriviamo una lettera firmata dai 
tre dipendenti che hanno ricevuto il richiamo che spiega all'azienda che non 
possiamo accettare il provvedimento perché la legge 626 del '94 prevede l'uso 
dei DPI solo quando sussiste il rischio e la valutazione dei rischi della 
Caterpillar prevedeva l'uso degli occhiali solo quando si usa l'aria 
compressa.

Continuano i richiami e partono le sospensioni di un giorno dal lavoro per i 
tre dipendenti che hanno firmato la lettera spedita all'azienda dal SIRS.

RLS ed RSU contattano via fax l'ente preposto alla sorveglianza di zona, l'ASL 
di San Giorgio di Piano. L'ASL manda per raccomandata in triplice copia: 
RSU, Azienda e RLS una lettera in cui spiega le sue valutazioni sulla mappa 
dei rischi e dichiara di essere disponibile in qualsiasi momento, ad 
incontrare la direzione aziendale per costruire insieme un percorso congruo 
con la legge vigente riguardante la materia.

L'incontro con la direzione aziendale è avvenuto il 15 luglio e dopo vari 
tentativi di conciliare il dialogo tra le parti l'ente preposto alla 
vigilanza si dichiara neutrale alla discussione e si prende l'impegno di 
testimoniare nelle opportune sedi il comportamento a suo avviso 
ingiustificato della controparte aziendale.

A fine riunione la dirigenza dichiara apertamente di voler proseguire per la 
sua strada senza curarsi di niente o di nulla che possa ostacolare il suo 
progetto (se così si può definire). Continuano i richiami per due delle 
persone firmatarie della lettera del SIRS, la terza è momentaneamente tenuta 
in sospeso.

Arriviamo al 13 novembre 2006, alle ore 16,55 veniamo chiamati dal capo 
officina all'ufficio personale, io e un mio collega, il direttore generale 
ci consegna personalmente la lettera di licenziamento (in tronco!) dicendoci 
che per la CATERPILLAR la sicurezza è importantissima e si meraviglia anche 
perché nella mia posizione di RSU-RLS abbia tenuto una comportamento del 
genere.

Io ringraziandolo della lettera gli ho risposto che più bell'esempio di così 
ai miei colleghi di lavoro non si poteva dare, in oltre trenta anni di 
lavoro, più di 22 in questa azienda di infortuni, fortunatamente, non ne ho 
avuti di alcun genere.

Di nuovo grazie.

Queste sono le domande che vorrei rivolgere ai soggetti competenti:
. Come mai l'azienda non rispetta ciò che ha firmato e insiste invece nel 
dire che la legge non vieta di fare qualcosa in più?
. Come mai le firme del RLS sui documenti di valutazione vanno bene, ma la 
prima volta che ci sono delle diatribe l'azienda li licenzia?
. Come siamo tutelati noi RLS dalle istituzioni se, come in questo caso, l'azienda 
fa orecchie da mercante e licenzia senza ascoltare gli enti presi a 
riferimento che si occupano della materia?






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