[Redditolavoro] solidarietà ai macchinisti processati

Slai Cobas Taranto cobasta at libero.it
Sat Nov 24 08:01:33 CET 2007



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> 3. ANCORA UN PROCESSO A DUE MACCHINISTI
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> MASSIMA DIFFUSIONE AL PRESENTE MESSAGGIO SU TUTTE LE LISTE.
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> LA VERTENZA CONTRO L'UOMO MORTO DOBBIAMO CONTINUARE A SOSTENERLA TUTTI 
> INSIEME.
> DIMOSTRIAMO LA NOSTRA SOLIDARIETA'  A MASSIMO E GIACOMO ANCHE SOLO 
> ACCOMPAGNANDOLI IN QUESTO GIORNO COSI PARTICOLARE .
> Dante De Angelis
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> NON LASCIAMOLI SOLI !
>
> STIAMO VICINI A MASSIMO E GIACOMO
>
> Martedi 27 novembre, 2007 alle ore 9.00
>
> tutti a Udine ad assistere alla prima udienza del processo ai nostri
> due compagni di lavoro,
>
> presso Il Tribunale di Udine, Largo Ospedale Vecchio, 1
> Giudice, dott. LAZZARA
>
> ED ESPRIMERE LA NOSTRA RICONOSCENZA, LA NOSTRA
> VICINANZA E LA NOSTRA CONDIVISIONE A DUE COMPAGNI DI LAVORO CHE  - SOLO 
> PER CASO E PER UNA MAGISTRATURA DISTRATTA - STANNO SUBENDO UN INGIUSTO 
> PROCESSO. SAPPPIAMO BENE CHE OGNUNO DI NOI POTEVA TROVARSI NELLA STESSA 
> CONDIZIONE.
>
> ORGANIZZIAMO DELEGAZIONI
>
> CI ASPETTIAMO UN PARTICOLARE CONTRIBUTO DI PRESENZA DAI MACCHINSITI DEL 
> NORD E DEL NORD-EST
>
> INDOSSARE LA DIVISA
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> ANCORA UN PROCESSO A DUE MACCHINISTI PER IL RIFIUTO DELL'UOMO MORTO
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> Massimo Scarpati e Giacomo Petris, macchinisti di Udine sono stati 
> inspiegabilmente condannati per interruzione di pubblico servizio, con 
> decreto penale, per essersi rifiutati di utilizzare il pedale dell'uomo 
> morto.
>
> Come centiania di altri macchinisti in tutta Italia si erano
> opposti alla reintroduzione di questo barbaro sistema di lavoro, 
> riconosciuto nocivo dagli Organismi  Istituzionali, semplicemente 
> rifiutandosi di utilizzarlo.
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> Il decreto di condanna - una sorta di contravvenzione con valore di 
> condanna penale emessa senza processo - è stato impugnato di fronte al 
> Tribunale di Udine per il suo annullamento.
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> Siamo fermamente conviti dell'insussistenza del
> reato: perché hanno tenuto un limido e giustificato comportamento di 
> autotutela, hanno fatto le stesse cose di altre centianaia di noi, l'hanno 
> fatto nell'ambito di una vertenza sindacale finalizzata alla difesa della 
> salute e sicurezza e perché negli altri casi ci sono già state esemplari 
> sentenze di archiviazione.
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> In questo momento, per loro comunque difficile, abbiamo il dovere di 
> fargli sentire che ci siamo !
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