[Redditolavoro] Lavoratrici nidi comune di Roma - Interrogazione a Veltroni

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Sat Dec 22 18:25:52 CET 2007


Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Gruppo Consiliare Comune di Roma

 

 

GRUPPO PRC-SE                                                        Alla
Segreteria  Generale

Prot. n. 930 del 20 dicembre 2007                                           
       SERVIZIO CONSIGLIO

 

INTERROGAZIONE URGENTE
 

La sottoscritta consigliera comunale Adriana Spera, Capogruppo del Partito
della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea,

 

 

INTERROGA IL SINDACO

 

con richiesta di urgente risposta scritta/orale

 

PREMESSO CHE

 

·        La scrivente sta ricevendo molte segnalazioni  da parte delle
lavoratrici del settore scolastico-educativo in merito alle verifiche che
verrebbero svolte in queste ultime settimane dal Dipartimento XI sui modelli
organizzativi elaborati dai Gruppi Educativi e dai Collegi Docenti;

·        dalle segnalazioni sembrerebbe che dette verifiche sarebbero
effettuate dai funzionari dipartimentali che, utilizzando  un foglio di
calcolo, inserirebbero il dato relativo al numero di lavoratrici in organico
e il numero di bambini per fasce di frequenza;

·        ad ogni casella corrisponderebbe una lavoratrice ed il
corrispettivo numero di bambini: una educatrice ogni 6 bambini per i nidi,
una insegnante ogni 25 bambini per la scuola dell’infanzia; 

·        tale griglia sarebbe elaborata ad incastro. Se, ad esempio, in un
nido alle 7,00  i bambini sono dodici, le caselle dovrebbero essere due: ad
ogni casella deve corrispondere una educatrice e sei bambini;

·        se il modello elaborato dal Gruppo Educativo prevedesse invece la
presenza di un numero superiore di educatrici verrebbe chiesto di modificare
la griglia perché il calcolo non corrisponde; 

·        detta operazione sarebbe meramente numerica ed  i modelli
verrebbero così sempre bocciati quando ad una casella non corrisponderebbe
il dato voluto; a nulla varrebbe spiegare che, per esempio, i bambini siano
di diverse sezioni, di età diversa ed abbiano diverse figure di riferimento;

·        seguendo tali meccanismi si costringerebbero le insegnanti ad
accorpare le sezioni negli orari di entrata e di uscita spostando i bambini
come pacchetti e  favorendo, nei fatti,  un accorciamento dell’orario di
servizio, con i genitori che non trovando l’insegnante o l’educatrice del
proprio bambino,  posticipano di fatto l’ingresso o anticipano l’uscita del
bimbo;

·        con detto meccanismo la flessibilità diverrebbe talmente esasperata
e svincolata dalle dinamiche educative che anche il personale in appoggio
sui bambini diversamente abili verrebbe utilizzato per “tappare i buchi”
scoperti;

·        potrebbe quindi accadere che in un nido le funzionarie del
Dipartimento sarebbero capaci di consigliare di coprire il turno pomeridiano
con l’educatrice inviata in appoggio su un bambino in difficoltà, anche se
poi quel bambino frequenterebbe solo di mattina;

·        appare chiaro che la valutazione sarebbe  fatta esclusivamente sui
numeri e non importa  che vengano  esplicitate in maniera  chiara le
valutazioni pedagogiche  che hanno portato alla definizione dei modelli; 

·        tali interventi sarebbero, se praticati, in netto contrasto con gli
 indirizzi dati dal Regolamento Comunale dei Nidi e dal Regolamento della
Scuola dell’Infanzia,  i quali ribadiscono l’autonomia dei Gruppi Educativi
e dei Collegi Docenti nella programmazione delle modalità di funzionamento
del servizio;

·        nell’incontro con il Sindaco e le rappresentanze sindacali di base
delle lavoratrici, svoltosi lo scorso 5 novembre in Campidoglio, sembrava
che si potesse cogliere un primo segnale di attenzione da parte
dell’Amministrazione Capitolina su queste importanti questioni. Il Sindaco
si era impegnato, infatti, a rivedere il sistema delle sostituzioni
part-time e della figura di sostegno specializzata, mentre le lavoratrici e
le rappresentanze sindacali avevano chiesto rispetto per la loro autonomia
didattica, autonomia che, in quell’incontro, è stata loro riconfermata;

·        alle promesse ed agli impegni presi dall’Amministrazione Capitolina
non sarebbe  ancora corrisposto nessun atto concreto: le sostituzioni
sarebbero quasi sempre part-time al 50%, le insegnanti di sostegno
verrebbero ancora utilizzate per coprire le carenze ed il Dipartimento XI
continuerebbe ad imporre le turnazioni orarie, a dispetto di una
programmazione elaborata nel rispetto dei bisogni espressi dalle famiglie e
dai bambini;

·        le lavoratrici sarebbero quindi esasperate poiché ormai 
consapevoli che le scelte piovono solo dall’alto, non sarebbero propense a
subire e sarebbero intenzionate a riprendere la mobilitazione, se non
saranno presi  impegni concreti perchè i servizi tornino a livelli migliori
di funzionamento, di programmazione, di gestione e perché venga riconosciuta
realmente l’autonomia del personale scolastico ed educativo che verrebbe
seriamente compromessa dalle frequenti interposizioni del Dipartimento XI.

 

TUTTO CIO’ PREMESSO

SI INTERROGA IL SINDACO E L’ASSESSORE COMPETENTE

PER SAPERE

 

·        se non ritengano opportuno intervenire con urgenza per garantire:
il pieno rispetto degli impegni assunti dall’Amministrazione Comunale; il
ristabilimento dei livelli migliori di funzionamento, di programmazione e di
gestione dei nidi e delle scuole dell’infanzia, unitamente al riconoscimento
della piena autonomia didattica del personale scolastico ed educativo; il
ripristino degli organici di diritto nei nidi, il rispetto dei rapporti
educatori bambini; la garanzia di condizioni di lavoro dignitose per i
titolari e le supplenti; il ristabilimento certo delle sostituzioni per
l’intero orario di servizio e non part-time in caso di assenza del personale
titolare;

·        se non ritengano necessario, alla luce del prolungarsi dello stato
di evidente difficoltà nel funzionamento del sistema fin qui adottato,
riaprire un confronto con tutte le OO.SS. sulle parti dell’accordo del 7
novembre 2006 e del 28 maggio 2007 che, di fatto, stanno provocando la grave
situazione di decadimento dell’offerta scolastica-educativa nei nidi e nelle
scuole dell’infanzia comunali, oltre all’ulteriore impoverimento e
precarizzzazione del personale supplente.

 

Roma, 20 dicembre 2007

 

                                                                    La
Capogruppo PRC-SE

                                                                            
Adriana Spera   

                   

 

 



 
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