[Redditolavoro] Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta
18-21/12/07
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Sun Dec 23 16:32:05 CET 2007
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* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta
18-21/12/07 *
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SOMMARIO: 5 morti sul lavoro, Telecontact, Pomigliano,
ThyssenKrupp , Ispezioni sul lavoro, Occupazione nel
comasco, Mario Boselli, Imprese Pulimento, Pomigliano
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18 dicembre 2007
5 MORTI SUL LAVORO
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/
Mentre Torino ancora piange per le vittime della
ThyssenKrupp, in Italia si continua a morire in
fabbrica e nei cantieri, da nord a sud. Cinque le
vittime di oggi ed almeno altrettanti i feriti gravi
in una decina di infortuni diversi.
VENEZIA AllArsenale un operaio di 55 anni, Maurizio
Michielon, di Jesolo (Venezia), è morto travolto dal
crollo di una catasta di travi di legno. Era
dipendente della Iccem (società veneziana di
costruzioni) chiamata al recupero e restauro di una
serie di capannoni della parte civile dellArsenale,
concessi al consorzio di ricerca e servizi Thetis.
ROMA Un operaio di 22 anni, Giovanni Del Brocco, è
morto nellospedale di Albano Laziale, dopo essere
stato colpito da un grosso tubo alla cui messa in
opera stava lavorando a Cecchina, vicino a Roma.
Loperaio era dipendente da solo 12 giorni della ditta
'Preneste Appaltì incaricata della realizzazione di un
impianto fognario.
MELFI Luigi Simeone, operaio di 57 anni, è morto
oggi schiacciato da un macchinario al quale stava
lavorando nel reparto stampaggio dello stabilimento
FIAT di Melfi (Potenza). Era dipendente di una ditta
esterna, la "Merielettra due", con sede in Campania.
ALESSANDRIA In una fornace di Valenza (Alessandria)
della Terreal Italia, Franco Raselli, 53 anni, è
rimasto schiacciato dai carrelli spinti da un
fuochista. Loperaio alla guida di un trattorino
elettrico non si è accorto della presenza del collega,
chinato a raccogliere frammenti di tegole.
Cgil-Cisl-Uil hanno proclamato uno sciopero di otto
ore, dalle 22 di questa sera, nelle fornaci della
Terreal Italia, a Valenza, Castiglion Fiorentino
(Arezzo) e Noale (Venezia).
MODENA Un carpentiere bresciano, Marco Gagliardi, 38
anni, è morto nel pomeriggio precipitando da
unaltezza di circa cinque metri mentre lavorava in un
cantiere per la costruzione di un centro
polifunzionale a Vignola. Secondo le prime
informazioni, che i Carabinieri stanno verificando,
lavorava protetto da una imbragatura che però si
sarebbe sfilato per spostarsi. Sempre oggi altri tre
operai sono rimasti feriti in modo grave in una
fabbrica nel pavese, in una fonderia in Friuli, in un
cantiere edile a Monfalcone ed una bracciante agricola
a Castellaneta (Taranto).
19 dicembre 2007
TELECONTACT: SCIOPERO
http://www.giornaledicalabria.it/
Sciopereranno per cercare di ottenere un part-time di
sei ore venerdì 21 dicembre i lavoratori delle sedi di
Telecontact, società di call center di Telecom Italia.
La mobilitazione, che prevede un sit-in anche in
località San Cono di Catanzaro, è stata indetta dalla
Slc - Cgil. Da più di un anno i lavoratori di
Telecontact si battono per passare da un part-time di
4 ore ad un part-time di almeno 6, raggiungendo così
un livello salariale più dignitoso. Telecontact è una
realtà che impiega diverse centinaia di giovani donne
e uomini nelle sedi di Roma, Napoli, Catanzaro e
Caltanissetta: con 4 ore al giorno é però impossibile
per questi ragazzi mettere su una famiglia e
progettarsi un futuro.
FIAT POMIGLIANO: IN MOBILITA' I LAVORATORI
http://www.rainews24.rai.it/
Gruppi di manifestanti stanno bloccando la
Circumvesuviana, via Nazionale delle Puglie, mentre
altri lavoratori sono riuniti in presidio sotto la
sede del Municipio di Pomigliano d'Arco. L'azienda ha
proceduto a mettere in mobilità forzata circa 100
lavoratori senza alcuna giustificazione. Anche ieri
un centinaio di persone ha manifestato davanti ai
cancelli della Fiat auto di Pomigliano d'Arco per
protestare contro il paventato licenziamento di 94
lavoratori interinali carrellisti in Dhl.
THYSSEN: MORTO IL SESTO OEPRAIO
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/
E' morto Rosario Rodinò, loperaio di 26 anni rimasto
gravemente ferito nellincendio scoppiato
allacciaieria ThyssenKrupp di Torino e ricoverato
presso il reparto grandi ustionati dellospedale Villa
Scassi di Genova. Il giovane aveva ustioni sul novanta
per cento del corpo. Sale così a sei il numero delle
vittime del rogo della ThyssenKrupp di Torino. Il nome
di Rodinò si va aggiungere alla lista che già annovera
Antonio Schiavone, 36 anni, Roberto Scola (23), Angelo
Laurino (43), Bruno Santino (26) e Rocco Marzo (54),
che è deceduto domenica scorsa. Accertate le cause
dellincendio, la procura di Torino sta cercando di
definire le responsabilità. Per ora gli indagati sono
tre, ma alla luce di quanto sta emergendo, il quadro
potrebbe essere modificato. I magistrati contano di
chiudere le indagini entro la fine di gennaio.
20 dicembre 2007
INAIL: DALLE ISPEZIONI 61% LE AZIENDE IRREGOLARI
http://www.laprovinciadisondrio.it/
In quasi tre anni, dal 2005 a settembre 2007, sono
state ispezionate 846 mila aziende, delle quali sono
risultate irregolari oltre 522 mila, circa il 61%; 534
mila i lavoratori irregolari, di cui circa il 63% (337
mila) totalmente in nero. Sono i dati complessivi
delle ispezioni avviate dal personale del ministero
del Lavoro, Inps, Inail e Enpals. Tale attività ha
consentito il recupero di contributi e premi evasi per
oltre 4,2 miliardi di euro, nell'arco dei tre anni.
Nei soli primi nove mesi del 2007 le aziende
ispezionate sono state 241mila, di cui 150mila
irregolari, che hanno fatto registrare un incremento
per entrambi i casi di circa il 21% rispetto allo
stesso periodo del 2006. I lavoratori risultati
irregolari sono stati 195mila (il 42% in più rispetto
ai primi nove mesi dello scorso anno) e totalmente in
nero oltre 99mila (quasi il 10% in più nel confronto
annuo), sempre secondo i dati complessivi di ministero
ed enti. L'attività ispettiva ha portato al recupero
di oltre 1,2 miliardi di euro (+14%). A partire da
gennaio 2008, saranno 281 i nuovi ispettori che
porteranno a 3.761 il totale per il ministero del
Lavoro, mentre la cifra sarà di circa 6.500 unità,
comprendendo anche il personale di Inps, Inail, Enpals
e del comando carabinieri tutela lavoro. Per quanto
riguarda l'edilizia, le ispezioni avviate dal
ministero del Lavoro hanno portato alla sospensione
dei lavori in oltre 2.800 imprese trovate con una
percentuale di lavoratori in nero pari o superiore al
20% del totale dei regolari (su oltre 33mila cantieri
ispezionati) nel periodo agosto 2006-ottobre 2007, in
base al decreto Bersani (36 bis); ciò ha portato ad un
incremento dei contributi riscossi pari a
cinquantasette milioni di euro e di lavoratori
occupati pari a centotrentottomila circa.
SITUAZIONE OCCUPAZIONALE NEL COMASCO
http://www.laprovinciadicomo.it/
Conta più di 180mila addetti (180.827 per la
precisione) e arruola ancora il 43% della manodopera
provinciale, pari a 76.206 addetti. E' il sistema
industriale del comasco, che per quanto segni una
flessione occupazionale dello 0,6% sul 2005, continua
a confermarsi il primo settore produttivo del
territorio. Mentre il manifatturiero raccoglie infatti
il 43% della forza lavoro comasca, commercio e
terziario si fermano rispettivamente al 17% e al 27%,
entrambe in crescita nell'ultimo anno ( +1,66% e
+3,94% rispetto al 2005). Così quello industriale
resta così il comparto produttivo trainante, ma non
mancano le ombre e i segnali di crisi. Ben lontane
sono infatti le performance registrate dal
manifatturiero rispetto a quelle del settore
costruzioni che con 20.165 addetti (l'11% del totale)
e una crescita annua del 4% continua a decollare.
Altri invece di andare avanti, retrocedono. Basta dire
che nel 2001 gli addetti nel manifatturiero erano il
46% della forza lavoro, quelli del terziario il 44% e
quelli delle costruzioni il 10%. Ora invece la
situazione si è capovolta. L'industriale arriva a
sfiorare il 43% (-3% dunque), il terziario il 46% ( +
2%) e l'edilizia è salita all'11%. Ad attestarlo sono
i dati di Smail, il nuovo sistema di monitoraggio
annuale delle imprese e del lavoro che dopo essere
stato sperimentato a Varese, Ferrara e Verbania è
sbarcato anche a Como. Confrontando i dati Smail con
quelli del censimento dell'industria e dei servizi del
2001 emerge complessivamente che le unità locali sono
aumentate del 19,3% e gli addetti del 3,5%. Ma in
comparti trainanti per l'economia comasca come il
tessile, il chimico e il metalmeccanico sono molti gli
elementi di debolezza registrati. A dare i maggiori
segni di declino è l'industria del
tessile-abbigliamento, che negli ultimi cinque anni
registra una flessione occupazionale del 17%. Mentre
nel 2001 contava 23.770 addetti, nel 2006 è scesa a
19.727. Questo nonostante l'incremento di unità
locali, passate dalle 1.731 del 2001 alle 1.820
dell'anno scorso (+ 5,14%). Calcoli alla mano, dunque,
il settore perde per strada 800 addetti circa l'anno
tra lavoratori e imprenditori. Restando nel
manifatturiero, infatti, il peso del
tessile-abbigliamento scende dal 30% del 2001, al 26%
del 2006. Sulla stessa, ma più contenuta, onda di
flessione, il chimico (- 8,17%), passato da 9.145
addetti a 8.398, il cui peso complessivo però cala dal
12% all'11%. E ancora il metalmeccanico, che nel 2001
contava su un organico di 19.635 persone, nel 2006 è
sceso a 18.791 (- 4,3%) e oggi però conserva un peso
economico del 25%. Decollano le costruzioni, con un
+19,16% (da 16.923 a 20.165), il turismo (+ 16,53%),
le imprese di servizio (+ 17.36%) e crescono
sensibilmente anche i comparti credito e finanza
(+4,45%) e trasporti (+4,12%). A registrare invece una
tenuta stabile, con una crescita vicina allo zero, ci
sono legno e mobili (+ 0,07% per la precisione) e
commercio (+ 0,14%). Infine, l'agricoltura, settore da
sempre marginale nel tessuto economico locale, ma che
pure risulta in crescita, l'1,71% rispetto allo scorso
anno, per 3.757 addetti (il 2% del totale). Ma vediamo
ancora più nel dettaglio la fotografia dei trend
occupazionali registrati dai dati Smail. All'interno
del settore industriale la forza lavoro si
distribuisce per oltre un quarto nelle industrie
tessili e dell'abbigliamento. In valori assoluti il
tessile concentra 16.811 addetti e l'abbigliamento
2.916. Entrambi però riportano una sensibile
diminuzione, rispettivamente del 3,8% e del 2%
sull'anno precedente (il 2005). Un altro 14%
dell'occupazione va a confluire nel legno-mobile, che
segna una crescita stabile. E un 23% infine nel
metalmeccanico, che invece risulta in flessione (-
4,3%). Quote ben più basse vengono assorbite invece
nell'industria alimentare (5%), nella gomma-plastica
(4,7%), nella chimica (4%) e nella fabbricazione di
apparecchi medicali-ottici (un altro 4%). Nel
complesso, il 30% del totale dei 180.827 addetti è
costituito da imprenditori, pari a 54.266, in crescita
del 2% rispetto al 2005. La parte restante invece,
126.561 persone, è di lavoratori dipendenti, anche
questi in aumento rispetto a due anni fa dell'1,4%.
Sempre più ridotta, e anzi in flessione, è la quota
della fascia dirigente (appena lo 0,8%, pari a 1.050
unità). In crescita invece risultano essere le
qualifiche medio-basse. Il 57%, pari a 72.231 persone
è inquadrato come operaio, il 37% (46.913) come
impiegato, il 5% è apprendista, fascia quest'ultima in
crescita rispetto al 2005 addirittura del 10%,
arrivata a sfiorare le 6.367 unità. In generale
comunque quasi 6 addetti su dieci appartengono alla
fascia operaia, meno di uno su dieci invece a quella
dirigente. E le imprese del comasco soffrono della
sindrome delle piccole dimensioni: il 90% infatti
conta meno di dieci addetti.
"MARIO BOSELLI": INTESA PER 35 DIPENDENTI
http://www.laprovinciadilecco.it/
Ci sono voluti oltre nove mesi per discutere ed
elaborare un progetto che salvasse lo stabilimento
torcitura della MarioBoselli Yarns & Jersey Spa, ma da
gennaio parte la sperimentazione che potrebbe salvare
circa cinquanta posti di lavoro femminile. A marzo la
MarioBoselli di Garbagnate Monastero annunciò problemi
per il settore torcitura di filati, che occupa 44
dipendenti. Eccessivi i costi di produzione,
soprattutto se confrontati con la capacità produttiva
dello stabilimento che la MarioBoselli ha da qualche
anno attivato in Slovacchia. I sindacati e la
direzione aziendale hanno però trovato un accordo, che
prevede una sperimentazione di tre mesi per verificare
se la produttività riesce ad essere sufficiente ed il
mercato in crescita. A Garbagnate sarà avviata la
torcitura di fili speciali a rinforzo di gomme, un
prodotto che richiede una continua lavorazione, sette
giorni su sette. Per questo i 44 dipendenti dovranno
lavorare una domenica ogni cinque, escluse le
festività. I dipendenti, che sono per lo più donne,
quando saranno di turno la domenica lavoreranno per 33
ore settimanali, recuperando un giorno nella stessa
settimana ed uno in quella seguente, percependo uno
stipendio da 40 ore settimanali. Secondo la Cisl con
questo accordo si riducono drasticamente gli esuberi:
"almeno 35 lavoratori avranno salvo il posto, altri
saranno accompagnati alla pensione e pochissimi
perderanno il posto, attenuando l'impatto sociale.
Alla fine della sperimentazione, cioè a marzo, se la
produttività sarà positiva potremo firmare l'accordo
definitivo. La domenica lavorativa non è piacevole per
le lavoratrici, ma si tratta di un compromesso che
garantisce l'occupazione".
CONTRATTO PER LE IMPRESE DI PULIMENTO
http://miaeconomia.leonardo.it/
Hanno aspettato da maggio del 2005 ma alla fine i
500mila lavoratori, in larghissima parte donne, del
settore delle pulizie sono riusciti a incassare il
rinnovo del contratto nazionale di lavoro, ormai
avevano il record con i giornalisti del contratto
scaduto da più tempo. Da parte loro i lavoratori
avranno un aumento di 115 euro medi a regime al
secondo livello distribuito su 3 tranche, di cui 20,00
euro a titolo di elemento distinto della retribuzione,
che è finalizzato a compensare, per la prima volta in
questo Contratto collettivo nazionale il lungo periodo
della carenza contrattuale.
Cè anche una parte normativa su cui cè stato un
accordo per modificare la legge che regola il cambio
di appalto, su cui i rappresentanti del governo si
sono impegnati a un inserimento nei provvedimenti che
saranno varati in accompagnamento alla Finanziaria
2008. Inoltre è stato trovato un accordo per un
impegno a integrare i decreti attuativi al fine di
garantire il rispetto del costo del lavoro nei
confronti dei committenti; la creazione di un tavolo
istituzionale coordinato dalla cabina di regia contro
il lavoro nero e lillegalità nel settore.
FIAT POMIGLIANO: RIENTRANO I 94 INTERINALI
http://www.denaro.it/
Rientro in azienda dei 94 lavoratori interinali (con
contratti di apprendistato o a termine di 24 mesi)
dopo il periodo di fermo forzato dovuto allo stop
della Fiat di Pomigliano; Cassa integrazione
ordinaria, e contemporanea formazione, per il resto
delle maestranze con un adeguamento di fatto, dunque
al Piano Marchionne. Sono i termini dell'intesa
raggiunta ieri tra sindacati e Dhl, l'azienda di
movimentazione merci il cui stop ha paralizzato, nei
giorni scorsi, l'attività dello stabilimento Fiat Alfa
di Pomigliano, ora regolarmente ripartita. Arriva la
schiarita, dunque, sul sito partenopeo del Lingotto.
Dopo tre giorni di braccio di ferro arriva l'intesa
tra sindacati e Dhl, azienda di movimentazione merci
fornitrice di Fiat, il cui stop si è riversato a
catena sullo stabilimento di Pomigliano del Lingotto,
paralizzando la produzione per due giorni. I sindacati
chiedevano l'adozione del Piano Marchionne: in pratica
Cassa integrazione per i lavoratori per tutta la
durata del fermo di Pomigliano (dal si ferma dal 7
gennaio al 2 marzo 2008) e contemporanei corsi di
aggiornamento professionale. Anche queste
rivendicazioni accolte, ieri, dall'azienda.
Di diverso avviso i Cobas. "La Dhl - riconosce
Vittorio Granillo, del coordinamento provinciale - ha
preso l'impegno di riassumere gli interinali ad inizio
marzo". Granillo, però, sostiene di avere delle
"perplessità" sul futuro occupazionale di tutti questi
lavoratori. "Non siamo certi che il tutto riprenderà
come prima - dice - anzi temiamo il peggio, il che
significa che per le terziarizzate il lavoro
terminerà, lasciando senza un impiego migliaia di
persone".
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