[Redditolavoro] Replica allo Slai Cobas di Taranto
Operai Contro
operai.contro at tin.it
Sat Dec 1 19:49:29 CET 2007
Qui non si discute della buona fede. Le parole hanno un senso e delle
conseguenze. Se tu ti limiti a notare un particolare del tutto
insignificante, senza per altro nulla dire sulla totale irrilevanza di
questo particolare rispetto al fatto in questione, che è appunto
l'inqualficabile atteggiamento avuto dallo Slai psdc nei confronti degli
operai licenziati della SATA e nei confronti di Operai Contro, nei fatti, al
di là di ogni professata posizione al di sopra delle parti, spezzi una
lancia a favore di comportamenti che vanno senza alcun dubbio criticati. Se,
a torto o a ragione, non volevi pronunziarti sulla questione, non dovevi
toccarla punto e basta, concentrandoti sull'altro aspetto del tuo
ragionamento, che io ho definito ecumenico. Facendo diversamente mi hai
costretto a quella precisazione polemica, che, credo almeno nel merito tu
condivida, visto che non aggiungi nella risposta nulla a tal proposito.
Per andare invece alla seconda parte del tuo ragionamento, il problema è che
la difesa degli interessi degli operai non la si ottiene con un "vogliamoci
bene" di tutte le organizzazioni "antagoniste". Al contrario, la strada
obbligata che gli operai hanno davanti per raggiungere la loro indipendenza
e politica e sindacale è quella di separare i loro interessi da quelli delle
altre classi, anche quindi, nei confronti della piccola borghesia declassata
e delle sue organizzazioni. Piccola borghesia che storicamente ha sempre
speso la sua influenza fra le file degli operai per rivendicare una migliore
collocazione all'interno del sistema. Se credi che questa sia una mia
esagerazione, pensa un po' alla storia dei gruppetti della sinistra estrema
degli anni '70 e vedrai che non ho torto.
Non mi illudo di averti convinto con queste mie poche battute, ma spero di
essere riuscito a farti comprendere meglio il senso del mio intervento
precedente.
----- Original Message -----
From: "Rapt" <rapt at inventati.org>
To: "Operai Contro" <operai.contro at tin.it>
Sent: Saturday, December 01, 2007 2:24 PM
Subject: Re: [Redditolavoro] Replica allo Slai Cobas di Taranto
> Tanto per cominciare, non voglio far credere nulla a nessuno, anche perchè
> non ho interessi di sorta nella questione; semplicemente, ho notato il
> particolare segnalato. Se poi gli inviti a badare più agli interessi della
> classe che alle diatribe fra organizzazioni ti suonano ecumenici,
> evidentemente a te interessano più i secondi che i primi, per cui affar
> tuo.
> Sinceramente, come operaio e come comunista, comincio ad essere stanco di
> leggere scomuniche, insulti e simili da più parti, non certo solo da parte
> vostra. E sono convinto di non essere l'unico.
> Ad ogni modo, il tono della tua risposta mi fa capire che ti preme più
> aver ragione che discutere.
>
>
> Operai Contro ha scritto:
>> Fai proprio bene a non fare l'avvocato di nessuno!
>> In ogni modo la questione di chi ha "pronunziato" la frase incriminata è
>> del tutto irrilevante e questo per due motivi:
>> 1) non è chiaro, almeno dalla mail, il rapporto che corre fra l'account
>> "stopcriminalizzazione at yahoo.it" e lo Slai psdc, perciò prima di scrivere
>> quello che sostieni nella lettera, dovevi almeno chiarire questo punto,
>> altrimenti era meglio che su questo stavi zitto per evitare ulteriore
>> confusione;
>> 2) anche ammesso che fra l'account e lo Slai psdc ci sia un rapporto di
>> totale indipendenza, non solo formale, in ogni caso ci sembra gravissimo
>> che lo Slai psdc, invece di correggere una notizia palesemente falsa,
>> l'abbia inoltrata nella mailing list così come era, assumendosene in
>> questo modo la totale paternità. Del resto, se le cose stessero come tu
>> vuoi farci credere, perchè mai lo Slai psdc avrebbe risposto nella
>> maniera che conosci al comunicato stampa di Auria e Ferrentino? Di fronte
>> alla loro legittima protesta di vedersi attribuita la paternità di
>> un'iniziativa che non condividevano (sui motivi di questa non
>> condivisione puoi anche non essere d'accordo, non è questo ora il punto
>> in discussione, nè mi interessa qui affrontarlo), l'unica risposta
>> corretta da parte dello Slai era chiedere scusa per l'equivoco,
>> ribadendo, se voleva, i motivi e le ragioni che lo spingevano ad
>> organizzare la scadenza del 1° dicembre. Non solo non l'ha fatto, ma ha
>> preferito la strada della calunnia e dell'invettiva e su questo, malgrado
>> il tuo ecumenico discorso, non hai speso neanche una parola.
>
>
> --
> -(Rapt)-
> www.inventati.org/rapt
>
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