[Internazionale] IN TURCHIA, CHE FARE?

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Fri Jan 22 03:32:02 CET 2010


Servizio di informazione a cura della Associazione nazionale Azad-per la 
liberta' del popolo kurdo 
Roma 22 GENNAIO 2010 ANNO 8° 
Redazione JURI CARLUCCI

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DIFFONDETE E COINVOLGETE ALTRI/E!!!!!!!! PARTECIPATE!!!!!!!!!!

LIBERTA' PER TUTTI I COMPAGNI E LE COMPAGNE KURDI ARRESTATI!!!!!!!

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INSIEME A TUTTE LE NOTIZIE CHE CORRONO NELLA RETE  RELATIVE AD ARRESTI E A 
PERQUISIZIONI
CI SONO NOTIZIE CHE PARLANO PIU' PROPRIAMENTE DI CIO' CHE COVAVA ( E COVA 
ANCORA)  SOTTO LA CENERE. IL GOLPE DI STAMPO RAZZISTA E FASCISTA IN TURCHIA  
UNA RIEDIZIONE DI QUANTO IN TURCHIA  CICLICAMENTE RICORRE  , PERO' MOLTO DI 
PIU' E PIU' SPESSO DA QUANDO IL POPOLO KURDO IN MASSA HA DECISO CHE LA MISURA 
ERA COLMA E SI DOVEVA PASSARE ALLA RIVOLUZIONE, CULTURALE, POLITICA SOCIALE E 
CREDO ANCHE ECONOMICA (USCIRE DALL'ARRETRATEZZA). CHISSA' SE ANCHE IN TURCHIA 
(COME IN ALTRE ZONE DEL MONDO) BASTANO  LE MASSE A DECIDERE COME ORGANIZZARSI 
CON A CAPO UNA PRESIDENZA CHE FUNGE ANCHE DA ISPIRATORE TEORICO (FINORA E' 
STATO COSI' DOPO LA FONDAZIONE DEL PKK, O CON LA FONDAZIONE DEL PKK STESSO) 
OPPURE C'E' BISOGNO DI UNA SPINTA IDEOLOGICA PIU' "FORTE" CON INTELLIGENZE PIU' 
RAFFINATE CHE RACCOLGONO LA SFIDA DA LONTANO( CIOE' DA UN'ALTRA CLASSE) E LA 
TRASMETTONO A CHI NE NECESSITA STORICAMENTE.......
FATTO STA CHE LA SFIDA DOVREBBE ESSERE RACCOLTA, IMMAGINADO PURE CHE LA 
LIBERAZIONE DURI DECENNI, ANCHE SUBITO.  SCRITTORI, POETI, ARTISTI E CRITICI, 
NONCHE' FILOSOFI E SCIENZIATI DEL DIRITTO, DI ESTETICA E MONDO ACCADEMICO 
TUTTO, KURDI E TURCHI DOVREBBERO SCRIVERE UN MANIFESTO O UN ABBOZZO DI 
MANIFESTO  SULLA "CONVIVENZA DEI POPOLI IN TURCHIA". VI SI TROVANO OGGI TUTTE 
LE CONDIZIONI PER NON ATTENDERE OLTRE. MIGLIAIA DI GIOVANI  KURDI E DELLA 
SINISTRA TURCA SONO  TRAMORTITI NELLE GALERE SENZA AVER COMMESSO NESSUN 
DELITTO, NEL PIENO DELL'EUROPA. NON UNA MA PIU' GENERAZIONI ORMAI SONO 
RISUCCHIATE NEL VORTICE DEL FASCISMO TURCO E DA QUI SENZA NUOVE IDEE ED UNITA' 
NON SI ESCE VIVI. 
NON SERVONO MILIONI DI PAROLE PER MUOVERE LE MENTI. E' LA DECISIONE FERMA DI 
UN GRUPPO VASTO, LA UNITA' DICHIARATA E INCONTROVERTIBILE CHE AIUTA CHI NON 
PUO' O NON CREDE SI POSSA FARE. MA NON SI DEVE ATTENDERE OLTRE. DEVE NASCERE DA 
DENTRO LA TURCHIA, SI. ASSOLUTAMENTE. MA IL MONDO DEVE INTERESSARSI. ED 
INTERVENIRE CON SAGGEZZA. TUTTI POSSONO INTERVENIRE A FIANCO DEI KURDI!!
IL FASCISMO IN EUROPA SI STA PRESENTANDO SOTTO QUESTE VESTI QUESTA VOLTA, E 
UNA SOCIETA' PRONTA A RECUPERARE E A CONTRASTARLO, ANCORA IN EUROPA , NON E' 
PRONTA.
ABBIAMO IL DOVERE DI FARE TUTTO QUELLO CHE E' NECESSARIO!


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TURCHIA: STAMPA RIVELA NUOVO PRESUNTO PIANO PER GOLPE 
 
(ANSA) - ANKARA La stampa filogovernativa turca rivela l'ennesimo asserito 
piano dei militari per compiere un colpo di Stato nel Paese tra il 2002 e il 
2003. A parlarne per primo e' il quotidiano filogovernativo Taraf secondo il 
quale il piano aveva lo scopo di creare il caos nel Paese con atti di violenza 
e terrorismo. 

Stando al giornale, il piano (denominato in codice 'Balyoz', ovvero martello) 
prevedeva che i militari facessero esplodere bombe nelle moschee, attaccassero 
con ordigni incendiari i musei e facessero precipitare un aereo di linea turco 
per far sembrare che fosse stato abbattuto da un caccia militare greco. Scopo 
finale del piano, sempre secondo Taraf, era quello di fare pressione sul 
Partito di radici islamiche Giustizia e Sviluppo (Akp) del premier Tayyip 
Erdogan da pochi mesi al potere e screditarlo dimostrando che non era in grado 
di proteggere la popolazione. 

Stando a quanto ha scritto il quotidiano Milliyet, invece, il piano per 
l'asserito colpo di Stato sarebbe stato tracciato dal generale dell'esercito 
Cetin Dogan, oggi in pensione, il quale ha pero' respinto al mittente le accuse 
asserendo che si trattava di un piano preparato per una esercitazione militare 
presentato ad un seminario per militari. Dal canto loro, anche molti media 
indipendenti sono propensi a ritenere che pure questo nuovo asserito piano 
golpista sia una bufala ideata da ambienti filogovernativi per creare maggiore 
simpatia popolare nei confronti dell'esecutivo di Erdogan. (ANSA). MRR 
21/01/2010 12:21 
 
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Turchia, 60 arresti per presunte connessioni con il Pkk
postato 10 ore fa da PEACE REPORTER 

ARTICOLI A TEMAturchia/ leader curdo ocalan dal… turchia: 13 arresti al qaida 
turchia, il ministro degli interni… Altri Nel corso delle operazioni di polizia 
sono state sequestrate armi e munizioni - La polizia turca ha arrestato oggi in 
operazioni simultanee in varie città 60 persone ritenute collaboratori o 
fiancheggiatori del separatista Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk), 
messo al bando da Turchia, Ue e Stati Uniti perché considerato un gruppo 
terroristico. Lo ha reso noto l'agenzia Anadolu precisando che gli arresti sono 
stati effettuati a Diyarbakir, la capitale culturale del Kurdistan, a Batman, 
Van e anche a Istanbul. Nel corso delle operazioni di polizia sono state 
sequestrate armi e munizioni. Dallo scorso luglio il governo di Ankara ha 
lanciato una iniziativa di democratizzazione tesa a risolvere la questione 
curda ma il programma ha subito un brusco arresto in seguito alla decisione 
della Corte Costituzionale di chiudere il  Dtp (Partito per una Società 
Democratica), il principale partito filo-curdo del Paese, perché accusato di 
connivenza con il Pkk.
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LA VISITA DELLA COMMISSIONE EUROPEA ANTI TORTURA DELLA COMMISSION EURPEA


European anti-torture committee to visit Öcalan's new cell

Thursday, January 21, 2010
BARÇIN YİNANÇ 
ANKARA - Hürriyet Daily News

The new imprisonment conditions of the leader of the outlawed Kurdistan 
Workers’ Party, or PKK, will come under international scrutiny as a European 
delegation arrives to visit the facility where Abdullah Öcalan is being held.

A delegation from the Council of Europe Committee for the Prevention of 
Torture, or CPT, will come to Turkey next week to visit İmralı, the island 
prison off Istanbul in the Marmara Sea, the Hürriyet Daily News & Economic 
Review has learned from official sources.

Responding to calls by the CPT, the Turkish government has brought five 
inmates to the island in order to ease Öcalan’s isolation, and moved the PKK 
leader to a new cell to facilitate his contact with the other inmates. But 
Öcalan complained about his new cell, sparking street protests across the 
country by PKK sympathizers.

Last December, the government invited the CPT to come see Öcalan’s new 
conditions, an invitation that the committee accepted. The delegation will be 
headed by the president of the CPT, which is interpreted in Ankara as a sign of 
the importance given to the issue by Europe’s anti-torture committee. Öcalan 
was the sole inmate at the prison on İmralı Island until new prisoners arrived 
last November after the CPT criticized Ankara for violating the PKK leader’s 
human rights by keeping him in solitary confinement.

The government is confident that the high-security prison newly built on 
İmralı Island complies with international standards. The Justice Ministry has 
even released photos of the prison cell to demonstrate its compliance.

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