[Internazionale] FILIPPINE: cessate il fuoco?

[Guerre Popolari]

Comunicato stampa
22 dicembre 2007 

Perché non ci può essere il cessate il fuoco?

Prof. Jose Maria Sison
Consulente politico
National Democratic Front of the Philippines

È comprensibile perché non ci può essere un cessate il fuoco tra le forze
armate del Governo della Repubblica delle Filippine (GRP) e quelle del
National Democratic Front of the Philippines (NDFP) durante le feste di
Natale e Capodanno.

Gregorio “Ka Roger” Rosal, portavoce del Partito Comunista delle Filippine
(PCF), ha denunciato il fatto che il Governo vuole che sia soltanto il Nuovo
Esercito del Popolo (NPA) a cessare il fuoco mentre le Forze Armate delle
Filippine (AFP), la Polizia Nazionale delle Filippine (PNP) e le forze
paramilitari hanno tutta la libertà di attaccare il popolo e le forze
rivoluzionarie in nome della “pace e ordine”.

Il falso presidente Gloria M. Arroyo continua a vaneggiare sulla distruzione
del movimento rivoluzionario prima del 2010 e mostra nessun reale rimorso
per il terrore e il trasferimento forzato di più di un milione di persone
dalle loro case e dalla loro terra e per aver causato esecuzioni sommarie,
rapimenti e torture di più di un migliaio di attivisti legali. Il chiasso
che fa sul “cessate il fuoco”, “colloqui di pace locali”, “amnistia e
riabilitazione” servono tutti al suo sogno di distruzione del movimento
rivoluzionario per mano della forza militare.

La vergognosa proposta del capo delle Forze Armate Filippine generale
Esperon di una tregua di tre anni viene vista dal NDFP come un trucco di
guerra psicologica di basso livello per legare le mani del movimento
rivoluzionario armato e permettere alle Forze Armate e alla Polizia e forze
paramilitari del Governo di attaccare il popolo e le forze rivoluzionarie
impunemente.

Il regime Arroyo spande parole senza senso sul “cessate il fuoco” per
oscurare le enormi e sistematiche violazioni dei diritti umani e altri
impedimenti alla ripresa di formali colloqui di pace e lascia da parte la
necessità di andare alle radici della guerra civile con fondamentali riforme
sociali, economiche e politiche attraverso negoziati di pace tra Governo e
Fronte Democratico.

Il cessate il fuoco tra il Governo e il Fronte Democratico è possibile in
ogni momento se il governo: 1) concorda con il Fronte democratico sui dieci
principi nel proposto breve accordo per una immediata pace giusta, 2)
rispetta l’autorità politica e del territorio del governo democratico del
popolo, 3) ritira le truppe delle Forze armate negli acquartieramenti di
divisione e le brigate mobili della Polizia nazionale nelle loro caserme e
scioglie le forze paramilitari, 4) rimuove i 12 ostacoli che impediscono la
ripresa dei colloqui formali e 5) concorda con il Fronte democratico
nell’accelerare i negoziati di pace secondo quanto stabilito dalla
Dichiarazione Congiunta dell’Aia.

Ma il problema con il regime Arroyo è che esso è estremamente
filo-imperialista e ultrareazionario. Esso vuole solo che il popolo e le
forze rivoluzionarie fermino la loro giusta resistenza e capitolino sotto
l’apparenza del cessate il fuoco. I “colloqui di pace locali” vengono
intensi anche questi per frammentare il movimento rivoluzionario,
raccogliere informazioni e individuare le basi delle unità del NEP e le basi
d’appoggio attraverso l’uso di dispositivi GSP nascosti. Lo schema
dell’amnistia e riabilitazione è un logoro trucco degli alti burocrati e
delle Forze armate e degli ufficiali della Polizia che falsificano liste di
persone che si sarebbero arrese per intascare denaro.

REFERENCE:
Ruth de Leon
ExecutiveDirector
NDFP International InformationOffice
Tel.+31-30-2310431
Fax +31-84-7589930
Email:ndf at casema.nl 

http://www.philippinerevolution.net/cgi-bin/statements/statements.pl?author=jms;date=071222;language=eng


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24/12/2007
guerrepopolari at email.it 
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