[Ezln-it] Juan Villoro: La Nave Va

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Sat Oct 10 18:07:36 CEST 2020


Lanave va

diJuan Villoro* - 9 ottobre 2020

Nellanecessaria rivendicazione dei diritti dei popoli nativi, talvolta sipone l'enfasi sulle loro radici vernacolari e il movimento èlimitato agli interessi locali. Questo non è il caso dei nuovizapatisti. Fin dall'inizio, la loro sorprendente ideologia è stataun'avventura di diversità e inclusione ("Un mondo in cui cistanno molti mondi"), e hanno convocato incontri di ogni tipo,come l'incontro che non hanno esitato a definire "intergalattico".
Nel1996 l'EZLN firmò gli Accordi di San Andrés con i rappresentantidel Presidente Zedillo. La fine del conflitto sembrava in vista;l'autonomia dei popoli nativi era garantita senza violare lasovranità. Si arrivò a questo punto dopo intense discussioni. Chidi noi ha partecipato come consigliere degli zapatisti alle sessioniprecedenti la firma, non può dimenticare il rifiuto delladelegazione governativa di fare proposte e anche di commentare quantosi diceva: "Siamo qui per ascoltare con rispetto",ripetevano come un mantra. Tuttavia, si raggiunse un'apparentesoluzione. Il paradosso è che, mentre i ribelli si fidavano dellaloro parola, il governo si preparava a tradirla.

Quattroanni dopo, quando Vicente Fox vinse le elezioni, gli Accordidivennero lettera morta. Nella sua campagna elettorale, il "candidatodel cambiamento" prometteva di risolvere il problema del Chiapasin 15 minuti e così insisteva durante il suo insediamento.

Glizapatisti lo presero sul serio e iniziarono la Marcia del Coloredella Terra che si concluse nello Zócalo e permise alla ComandanteEsther di parlare nel Parlamento (nonostante l'ardente arringa diFelipe Calderón, allora deputato, per impedire a una donna indigenadi rivolgersi alla nazione). Il messaggio zapatista era chiaro:rispetto della legalità e diritto di partecipare nella Casa dellaParola, il Congresso dell'Unione, cioè, appartenere al paese. Pocodopo, il PRI, il PAN ed il PRD votarono contro la trasformazione inlegge degli Accordi di San Andrés. Così sfumò una possibilitàstorica. Come nel racconto di Kafka "Davanti alla legge",si chiudeva una porta che non custodiva altro che un'illusione.

Glizapatisti si rifugiarono nei loro territori e si dedicarono alcompito, meno spettacolare ma senza dubbio epico, di trasformare lavita quotidiana. In “Giustizia Autonoma Zapatista”, PaulinaFernández Christlieb offre un dettagliato racconto dei lavori delleGiunte di Buon Governo e della democrazia diretta che si esercita neicinque "caracoles" zapatisti.

Inquesta lotta per l'equità è stata decisiva la prospettiva di genereche nel 2018 ha portato all'Incontro Internazionale delle Donne cheLottano (ripreso nel 2019 con la partecipazione di delegate di 49Paesi).

Coloroche hanno meno, hanno fornito una continua lezione sul rispettodell'altro in tempi di polarizzazione, dove il disaccordo è sinonimodi inimicizia. 

Unpaio di giorni fa hanno annunciato che salperanno per l'Europa percommemorare i 500 anni dalla caduta di Tenochtitlan. Non sono animatida un desiderio vendicativo, ma dal desiderio di dialogare nelladifferenza.

Riferendosialla Spagna, partono dal riconoscimento elementare dell'esistenza delmeticciato, così come dal multiculturalismo. È assurdo chiedereagli spagnoli di oggi di rispondere della politica imperiale di CarloI e Filippo II. D'altra parte, i messicani non sono estranei alcontesto spagnolo. Nel loro ampio comunicato, gli zapatisti ricordanoche l'intera specie proviene dall'Africa e che i crimini checondannano sono recenti quanto l'omicidio dell'ambientalista SamirFlores Soberanes, che si opponeva alla centrale termoelettrica di LaHuexca, Morelos.

Latraversata zapatista mostrerà che il realismo magico può esserepratica e che ciò che è alieno migliora ciò che è proprio:“Parleremo al popolo spagnolo. Non per minacciare, rimproverare,insultare o chiedere. Non pretendere che ci chieda perdono ... Percosa ci dovrebbe chiedere perdono la Spagna? Di aver partoritoCervantes?".

Gliscettici parleranno di romanticismo delirante e paranoico dellamanipolazione internazionale. Non sarà la prima volta che un viaggiosenza rotte definite sembri assurdo a chi ignora che il nuovo ècaratterizzato dal non essere accaduto prima.

"Aprileè il mese più crudele", ha scritto T. S. Eliot ne “La TerraDesolata”, una poesia concepita tra due guerre mondiali.

Nell'aprile2021 gli zapatisti proporranno un altro modo di risiedere sullaTerra.

Fonte:https://www.etcetera.com.mx/opinion/la-nave-va/

*JuanVilloro. Scrittore, Premio Herralde de Novela 2004 e del Premio Reyde España per il suo testo "La Alfombra Roja, el imperio delnarcotráfico".

-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML � stato rimosso...
URL: <http://lists.ecn.org/pipermail/ezln-it/attachments/20201010/bdd85fee/attachment.html>


More information about the Ezln-it mailing list