[Ezln-it] Un treno lanciato contro i Maya

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Thu Jan 31 09:19:38 CET 2019




Il bastone del comando

DanielMontañez Pico - 29 Gennaio 2019
Un trenolanciato contro i Maya? Ma come? Se i mega-progetti del governo di AMLOminacciano tanto gli indigeni, perché proprio “gli indigeni” si sono prestati acelebrare il suo insediamento offrendogli il bastone del comando? La domanda è menoingenua di quel che sembra. Fin dai tempi dei conquistadores, il potere sullepopolazioni autoctone sottomesse si fondava su un’organizzazione coloniale dellecomunalitàindigene, un’espressione che potrebbe, in effetti, suonare come del tutto paradossale.Le moltissime e dispersive forme di organizzazione sociale pre-esistenti venivano“riorganizzate” in un nuovo modello: le “repubbliche degli indios”, che avevanopure una qualche autonomia ma, quando c’era un problema serio con il potere centrale,si faceva ricorso ai figli di ex leader indigeni indottrinati fin da piccoli allacultura occidentale nelle scuole degli ordini religiosi. Era un sistema preferibileallo sterminio, utile a organizzare la spoliazione del continente a beneficio dellosviluppo capitalista dell’Europa, che in definitiva contava ben più della vita odella morte degli indigeni stessi. Qualcosa di simile accadeva anche con il poterecoloniale in Africa. La differenza tra “comunalità” coloniali” e comunalità di rotturaaiuta ancora oggi a capire perché alcuni leader dei nostri giorni, come Evo Moraleso Lopez Obrador, promuovano solenni eventi in cui vengono in qualche modo consacratiattraverso la consegna, da parte di esponenti indigeni, del bastone di comando.Si può comprendere che molti popoli indigeni siano entrati nel gioco del sistemacoloniale (o nei partiti) per mantenere i propri sistemi comunitari di vita in uncontesto ostile di “antropofagia culturale”, ma sarà bene chiamare le cose con illoro nome.
Di questitempi, forse, ci sono cose delle quali non si sentiva molto la mancanza. È trascorsopiù di un decennio da quando Evo Morales,dopo essere stato consacrato presidente nel parlamento boliviano, è andato nel centrosacro aymara di Tihuanaco per consacrarsi anche come Mallkue leader spirituale indigeno del paese. Qualcosa di simile ha fattoil primo dicembre 2018 il nuovo presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador, che, dopo la cerimonia ufficiale, ha ricevutoil bastone del comando dalle mani dei popoli indigeni, circondato dal fumo di copal in una cerimonia popolare nello Zócalo di Città del Messico. La differenzaestetica tra i due è evidente: uno è parte delle comunità indigene del suo paesee l’altro no. Però la funzione politica è la stessa. Di fronte a questo evento, entrambi hanno avuto detrattori tra i popoli indigeni.Nel caso di Evo Morales, ci sono stati quelli che l’hanno avvertito che c’era giàun Mallku, Felipe Quispe, la cui ideologia politica era molto più radicalee vicina alle realtà dei popoli aymara della sua. Nel caso di Obrador, i popoliorganizzati attraverso il Congresso Nazionale Indigeno e altre organizzazioni, hannochiarito che AMLO non rappresenta le loro aspirazioni collettive di vita per varieragioni. È solo una piccola dimostrazione di quanto gli indigeni siano diversida ciò che pensano le opinioni egemoniche. Una diversità che possiamo cercare di capire  attraverso la loro stessa storia, a partire dall’invasionespagnola nel XVI secolo...... proseguire la lettura del testo completo: https://comune-info.net/2019/01/il-bastone-del-comando/





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