[Ezln-it] L'ombra delle elezioni sul caso Ayotzinapa

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Thu Mar 8 16:29:32 CET 2018



MESSICO, L’OMBRA DELLE ELEZIONI SUL CASO AYOTZINAPA

di Christian Peverieri

Il Governo delMessico vuole chiudere il caso Ayotzinapa prima delle elezioni, nonostante non sianostati fatti ulteriori passi avanti nelle indagini ufficiali. È la denuncia dei rappresentantidel Comitato Padres y Madres de Ayotzinapa durante l’udienza di fronte alla ComisiónInteramericana de Derechos Humanos (CIDH) avvenuta a Bogotá il 2 marzo.

L’udienza è statapreceduta la sera prima da una riunione tra i genitori e i funzionari dello stato,che ha lasciato insoddisfatti i genitori. «Ci avevano assicurato che secondo illoro calendario avrebbero arrestato poliziotti e militari, ma questo non è avvenuto,non c’è stato alcun avanzamento», ha dichiarato Epifanio Alvarez, genitore di unodei 43 studenti scomparsi, che ha poi concluso il suo intervento così: «Non vogliamofinire come la nostra compagna Minerva, che se ne è andata senza conoscere cosane è stato di suo figlio mentre le autorità si fanno sorde e mute».

L’incontro diBogotà fa parte di un programma di monitoraggio del Mecanismo Especial de Seguimiento(MES), il gruppo di esperti nominati dalla CIDH per seguire il caso e il cui obiettivoè valutare i progressi delle indagini nella ricerca dei 43 studenti scomparsi. Adaprire la sessione di lavoro è stata Cristina Bautista, madre di Benjamin, che hachiesto un minuto di silenzio per Minerva Bello, madre di uno dei ragazzi scomparsi,deceduta un mese fa a causa di un tumore, aggravato dalla sofferenza di non averenotizie del figlio Everardo da oltre tre anni. Punto fondamentale dell’incontroè la denuncia dei genitori: lo Stato ha intenzione di chiudere il caso prima delleelezioni di luglio. Prova ne è il tentativo delle istituzioni di cancellare la secondaudienza con la CIDH prevista per maggio perché troppo a ridosso dell’appuntamentoelettorale. Per i genitori c’è il rischio che si voglia utilizzare il caso a scopielettorali. Mario Gonazalez del comitato di genitori lancia l’allarme: «È importanteche continui il lavoro del MES, perché è pericoloso lasciare lo Stato senza supervisioneinternazionale».

L’avvocato deigenitori Vidulfo Rosales ha preso la parola per ricordare che «le linee investigativesulle autorità del Guerrero, sulla Polizia Federale e sull’Esercito non hanno fattoprogressi, quando risultati avrebbero dovuto esserci già nell’agosto scorso. Abbiamofatto una proposta per recuperare il tempo perso ma le istituzioni si negano, sembranopiù preoccupate di coprire il crimine che a trovare la verità». La risposta deifunzionari di Peña Nieto è stata effettivamente negativa: secondo loro le propostefatte dai legali delle famiglie potrebbero far ritardare le indagini e inoltre,sostengono, istigano a procedere al di fuori della legge. A queste accuse ha rispostoLuis Ernesto Vargas, membro del MES, il quale ha dichiarato che la proposta di calendariodi attività proposta dai genitori è rispettosa della legge e può essere approvatae anzi esorta lo Stato a farlo.

Gli avvocatidelle famiglie hanno poi ricordato che lo Stato messicano non ha portato a terminegli impegni presi, primo fra tutti abbandonare definitivamente la “verdad historica”,già ampiamente smontata dalle contro inchieste del GIEI, mentre resta sempre dachiarire il ruolo avuto nei fatti del 26 settembre 2014 dallo stato del Guerrero,dalla polizia federale e dalle polizie locali dei vari municipi coinvolti. Inoltredurante l’ultimo anno non ci sono stati arresti inerenti al caso ed è dal dicembre2014 che non ci sono nuovi inquisiti; per finire non c’è nessuno sotto processoper sparizione forzata. A queste accuse i responsabili delle indagini ufficialihanno risposto che gli avanzamenti nelle indagini ci sono stati, in particolaresull’utilizzo di alcuni dei telefoni degli studenti dopo la scomparsa, ma non hannofatto sapere quali perché secondo loro non è possibile renderli noti in un’udienzapubblica.

L’incontro èterminato con l’esortazione della CIDH a seguire le indicazioni e le richieste dellefamiglie e, ancora una volta, con la certezza che la verità e la giustizia passanoattraverso la mobilitazione permanente ferma e radicale del Comitato Padres y Madresde Ayotzinapa e al sostegno irrinunciabile della solidarietà nazionale e internazionale.Questo è l’unico percorso possibile per ritrovare i 43 studenti vittime di sparizioneforzata.

¡Vivos los queremos!


Articolo trattoda Globalprojecthttp://www.globalproject.info/it/mondi/messico-lombra-delle-elezioni-sul-caso-ayotzinapa/21354


 

 
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