[Ezln-it] Gilberto Lopez y Rivas: EZLN, 24 anni di dignità e coerenza etica

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Mon Jan 15 11:17:45 CET 2018


EZLN: 24anni di dignità e coerenza etica

GilbertoLópez y Rivas

Il primo gennaio scorso si ècelebrato un altro anniversario della sollevazione dei maya zapatisti a seguitodella quale fu pubblica l'esistenza di un gruppo insorto formato in maggioranzada indigeni che in base all'articolo 39 della Costituzione dichiarò guerra almalgoverno dell'usurpatore Carlos Salinas de Gortari. A 24 anni da quell'avvenimentodai molteplici significati storici che scosse il Messico e il mondo, è attualepiù che mai la Prima Dichiarazione della Selva Lacandona, nella qualel'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) si rivolge così al POPOLODEL MESSICO (con le maiuscole): Noi, uomini e donne integri e liberi, siamocoscienti che la guerra che dichiariamo è una misura estrema ma giusta. Damolti anni i dittatori praticano una guerra genocida non dichiarata contro inostri popoli, e per questo chiediamo la tua decisa partecipazione perappoggiare questo progetto del popolo messicano che lotta per lavoro, terra,casa, alimentazione, salute, educazione, indipendenza, libertà, democrazia,giustizia e pace.

Questa guerra genocida che glizapatisti denunciavano nel 1994 non solo non è cessata, ma si è intensificatafino a fare del Messico il secondo paese più letale, dopo la Siria, secondol'Istituto Internazionale di Studi Strategici di Londra, che segnala unconflitto armato non riconosciuto, una catastrofe umanitaria dove il protrarsidella violenza omicida dura ormai da più di un decennio con intensità costante.Nello stesso tempo, le riforme strutturali promosse dai governi di tradimentonazionale che si sono succeduti in questi anni di regime di partiti di Statoche legalizzano la depredazione ri-colonizzatrice e la denazionalizzazione diterritori e risorse strategiche, così come la Legge di Sicurezza Interna chelegalizza la militarizzazione del paese e la mano dura delle forze armatecontro il popolo, fanno sì che le domande per le quali gli zapatisti sonoandati in guerra siano sempre più attuali e legittime. Il Messico inizia questo2018 nel peggiore delle situazioni che si ricordano dal conflitto armato del1910-1917, che costò la vita ad un milione di persone, quando la popolazionetotale era di 16 milioni di abitanti.

In questi 24 anni, l'EZLN hapersistito nel suo progetto di emancipazione e sempre e in diversi modi e conmolte iniziative invitano tutti e tutte messicani e messicane, ad unirci alloro progetto di trasformare radicalmente la tragica realtà nazionale.Ricordiamo l'apertura alla società civile dei Dialoghi di San Andrés, laConvenzione Nazionale Democratica, la Marcia del Colore della Terra, gliIncontri Intergalattici, la Escuelita, i seminari per stimolare il pensierocritico tra gli intellettuali, gli artisti e gli scienziati, ed i molti modi disolidarizzare con le lotte di quelli che stanno in basso e a sinistra. La SestaDichiarazione della Selva Lacandona è la sintesi della ricerca permanentedell'EZLN di articolare le lotte libertarie nell'ambito nazionale:"Continueremo a lottare per i popoli indio del Messico, ma non solo perloro né solo con loro, ma per tutti gli sfruttati e diseredati del Messico, contutti loro e in tutto il paese (…) Ascolteremo e parleremo direttamente senzaintermediari né mediazioni con la gente semplice ed umile del popolo messicanoe, secondo quello che sentiremo ed apprenderemo, costruiremo insieme a questagente che è come noi, umile e semplice, un programma nazionale di lotta, ma unprogramma che sia chiaramente di sinistra, cioè anticapitalista, cioèantineoliberista, cioè per la giustizia, la democrazia e la libertà del popolomessicano".

Durante tutti questi anni, l'EZLN èstato la coscienza critica incorruttibile di fronte allo Stato ed alla società.È stato lo specchio nel quale la sinistra istituzionale e gli intellettuali disistema hanno visto la loro perdita di principi morali e convinzionianticapitaliste, il loro autismo di fronte alla guerra di pulizia sociale controil popolo, il loro spostamento verso una comoda alternanza che non poneminimamente a rischio il sistema di sfruttamento della forza di lavoro più abuon mercato del pianeta, né la dominazione imperialista esercitata dagli StatiUniti su un paese in rovina. Da qui l'odio viscerale dei pubblici ministerid'ufficio antizapatisti di un'intellighenzia che da molto tempo ha rinunciatoal pensiero critico; che personifica e proietta le sue frustrazioni erisentimenti nella figura del subcomandanteMarcos-Galeano.

In questi anni, i popoli mayaraggruppati nell'EZLN hanno dato un esempio di resistenza propositivacostruendo le loro autonomie, rafforzando i loro governi nei quali si comandaobbedendo e nei quali migliaia di donne e uomini si sono preparati per esserele autorità di una democrazia diretta e partecipata. Le bambine e i bambini,giovani di entrambi i sessi sono stati educati e formati in base ai setteprincipi etici zapatisti: servire e non servirsi, rappresentare e nonsoppiantare, costruire e non distruggere, obbedire e non comandare, proporre enon imporre, convincere e non vincere, scendere e non salire; una concezionedel mondo e della politica, di quel per tutti tutto, per noi, niente, che sisitua al polo equidistante del narcisismo individualista della generazione del selfie.

L'ultima delle iniziative sorte inseno ai maya zapatisti è la proposta assunta dal Congresso Nazionale Indigenodi formare un Consiglio Indigeno di Governo la cui portavoce, María de JesúsPatricio Martínez, Marichuy, sia inserita nella sceda elettorale delle elezionipresidenziali di questo anno. Di nuovo, ci invitano ad organizzarci peraffrontare l'idra capitalista, il malgoverno e la partitocrazia che losostiene. La società civile messicana, i lavoratori, gli intellettuali, lagioventù, principalmente, saranno preparati a questa sfida che gli zapatisti edil CNI ci lanciano? Lasceremo passare l'opportunità di unirci per lottarecontro il malgoverno, per la giustizia, la democrazia e la libertà dei popolidella patria-matria messicana?

Auguri fraterni agli insurgentes e insurgentas, miliziani e miliziane ed alle basi di appoggio dell’EZLN,a 24 anni della guerra contro l’oblio. http://www.jornada.unam.mx/2018/01/12/opinion/017a2pol

Traduzione “Maribel” - Bergamo https://chiapasbg.com/2018/01/15/lopez-y-rivas-24-anniversario/

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