[Ezln-it] SubMoises-SupGaleano: 300. Terza ed ultima parte.

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Sat Aug 25 10:07:16 CEST 2018


300. Terzaed ultima parte:

UNA SFIDA, UNA AUTONOMIAREALE, UNA RISPOSTA, DIVERSE PROPOSTE, E QUALCHE ANEDDOTO SUL NUMERO “300”.

E poi cosa viene?

Remare controcorrente. Niente di nuovoper noi, nosotroas, zapatiste, zapatisti.

Noi lo vogliamo ribadire - ci siamo consultaticon le nostre comunità -: qualunque caposquadra deve essere contrastato,chiunque; e non solo chi propone una buona amministrazione ed una correttarepressione - cioè, questa lotta alla corruzione ed il piano di sicurezzabasato sull'impunità -; anche chi dietro sogni avanguardisti vuole imporre lasua egemonia ed omogeneizzarci.

Non cambieremo la nostra storia, il nostrodolore, la nostra rabbia, la nostra lotta, per il conformismo progressista edil suo correre dietro al leader.

Forse qualcuno lo dimentica, ma noi nondimentichiamo che siamo zapatisti.

E riguardo alla nostra autonomia - con lafaccenda che sì la si riconosce, o no non la si riconosce -, noi abbiamo fattoquesto ragionamento: l'autonomia ufficiale e l'autonomia reale. Quellaufficiale è quella riconosciuta dalle leggi. La logica sarebbe questa: haiun'autonomia, ora la riconosco in una legge e quindi la tua autonomia dipendeda questa legge e comincia a non mantenere più le sue forme, poi, quando cisarà un cambio di governo, allora devi appoggiare il governo "buono"e votare per lui, promuovere il voto per lui, perché se arriva un altro governoabolirà la legge che ti protegge. Quindi diventiamo i peones dei partiti politici, come è successo con i movimentisociali in tutto il mondo. Non importa più quello che si sta facendo nellarealtà, quello che si sta difendendo, ma quello che la legge riconosce. Lalotta per la libertà si trasforma così nella lotta per il riconoscimento legaledella lotta stessa.
Abbiamo parlato con i nostri capie capi. O piuttosto con le comunità che ci danno il passo, la direzione e ladestinazione. Con il loro sguardo guardiamo a ciò che sta arrivando.
Ci siamo consultati ed abbiamo detto: bene, senoi diciamo questo, che cosa succede?

Rimarremo da soli, ci diranno che siamomarginali, che stiamo rimanendo fuori dalla grande rivoluzione… dalla quartatrasformazione o dalla nuova religione (o come vogliano chiamarla) e dovremoremare un'altra volta controcorrente.

Ma non c'è niente nuovo, per noi, nel rimaneresoli.

Allora ci siamo chiesti, bene, abbiamo paura direstare soli? Abbiamo paura di restare nelle nostre convinzioni, di continuarea lottare per esse? Abbiamo paura che chi era a favore, ci si metta contro? Abbiamopaura di non arrenderci, di non venderci, di non cedere? Ed alla fine abbiamoconcluso: insomma, ci stiamo domandando se abbiamo paura di essere zapatisti.

Non abbiamo paura di essere zapatisti econtinueremo ad esserlo.

È così che ci siamo fatti una domanda e cisiamo risposti.

Noi pensiamo che insieme a voi (le reti), contutto contro, perché non avevate i media, né il consenso, né la moda, né isoldi - avete perfino dovuto metterci i soldi di tasca vostra - con tuttoquesto, attorno ad un collettivo di originari e di una donna piccoletta, dipelle scura, del colore della terra, abbiamo denunciato un sistema predatore edabbiamo difeso la convinzione di una lotta.

Stiamo dunque cercando altre persone che nonabbiano paura. Cosicché vi domandiamo (alle reti): avete paura?
Domandatevelo e se avete paura, cercheremo daun'altra parte..................Testo completo: https://chiapasbg.com/2018/08/25/300-terza-parte/
Traduzione“Maribel” – Bergamo
Testo originale: http://enlacezapatista.ezln.org.mx/2018/08/22/300-tercera-y-ultima-parte-un-desafio-una-autonomia-real-una-respuesta-varias-propuestas-y-algunas-anecdotas-sobre-el-numero-300-subcomandante-insurgente-moises-supgaleano/



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